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La premessa del Profeta Bianco sembra semplice. Costui voleva indirizzare il mondo su un percorso diverso da quello in cui girava da tanti cicli di tempo. Secondo lui il tempo si ripete sempre, e in ogni ripetizione ognuno commette la maggior parte degli errori sciocchi che ha sempre commesso. Tutti vivono di giorno in giorno cedendo ad appetiti e desideri, convinti che ciò che fanno non sia importante nel quadro più grande. Secondo il Profeta Bianco, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Ogni minima azione generosa dà una spintarella al mondo avviandolo su un percorso migliore. Un accumulo di piccoli atti può cambiare il mondo. Il suo destino può imperniarsi sulla morte di un solo uomo. O girare in modo diverso se sopravvive.

Il destino dell’assassino - prologo
Descrizione
Fool’s Fate è il romanzo conclusivo della trilogia L’uomo ambrato (The Tawny Man Trilogy). La prima edizione fu rilasciata nel Regno Unito il 20 ottobre 2003 dalla HarperCollins; nel 2004 ottenne la candidatura al premio Locus. In Italia fu pubblicato nel settembre 2008, con il titolo “Il destino dell’assassino” (anziché del Matto, come nella versione originale).

Questo capitolo finale si svolge nella lontana isola di Aslevjal, una distesa di ghiaccio e di segreti nelle gelide acque del nord. Il Catalizzatore, come predetto dal Profeta Bianco, è chiamato alla più importante delle sue scelte: se restare fedele ai Lungavista nell’interesse dei Sei Ducati o prestare ascolto alle parole di un amico. Perché “certi bambini, fin da quando sono piccoli, guardano su nel cielo azzurro d’estate e aspettano qualcosa che non arriva mai,” qualcosa che solo FitzChevalier ha il potere di riportare indietro. Su questa decisione si impernieranno le sorti di Fitz, del Matto e del mondo intero, perché a volte “avere il coraggio di trovare un percorso migliore significa avere il coraggio di rischiare nuovi errori...”
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