Mi sveglio ogni mattina con l’inchiostro sulle mani. A faccia in giù sul mio tavolo da lavoro, in una confusione di carte e pergamene. Quando il ragazzo entra con il vassoio, a volte osa rimproverarmi perché non mi sono trasferito a letto la sera prima. Altre volte mi guarda in viso e non si azzarda a parlare. Non cerco di spiegargli perché lo faccio. È un segreto che non si può affidare a un uomo più giovane; deve guadagnarselo, impararlo da solo. Un uomo deve avere uno scopo nella vita. Adesso lo so, ma mi ci sono voluti i miei primi vent’anni per capirlo. In questo non credo proprio di essere unico. Eppure è una lezione che una volta imparata è rimasta con me. | |||
Il viaggio dell’assassino - prologo |
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Descrizione | |||
Assassin’s Quest è il romanzo conclusivo della trilogia dei Lungavista di Robin Hobb. Edito per la prima volta dalla HarperCollins il 3 marzo ’97 nel Regno Unito, fu candidato quello stesso anno al British Fantasy Society Award e nel ’98 al premio Locus. In Italia è stato pubblicato dalla Fanucci nel gennaio 2005, con il titolo “Il viaggio dell’assassino”. FitzChevalier, emerso dall’oblio in cui era precipitato, è chiamato ancora una volta ad anteporre ai suoi desideri i doveri verso la corona, intraprendendo un difficile viaggio al di là del Regno delle Montagne: deve raggiungere il suo re per aiutarlo a scongiurare definitivamente la minaccia delle Navi Rosse. Il libro introduce personaggi importanti quali l’anziana Ciottola e Stornella Dolcecanto, accresce la nostra comprensione dell’Arte e dello Spirito, ci regala fuggevoli immersioni nel mito degli Antichi e infittisce ancora di più il mistero del Matto. Ma, soprattutto, mostra la forza del legame che unisce Fitz ai suoi compagni e racconta la dedizione incrollabile di un re nei confronti del suo popolo... |
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