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Bradley P. Beaulieu - Umbra - 03-03-2013 Bradley P. Beaulieu è un autore molto promettente del fantasy contemporaneo. Trovate qui il suo sito personale: http://quillings.com/ E' autore del ciclo The Lay of Anuskaya, di cui ha pubblicato finora The Winds of Khalakovo e The Straits of Galahesh. A breve dovrebbe uscire The Flames of Shadam Khoreh. Da ora in poi, sentitevi liberi di parlare di lui in questa discussione. ________________________________________ Ripropongo qui, ampliata, la mia recensione di The Winds of Khalakovo: NO SPOILER Strano libro da recensire: lo trovo pieno di difetti eppure mi continua ad intrigare a un mese dal termine della lettura. In generale posso dire che la lettura è stata faticosa e non mi sento di consigliare questo libro di 850 pagine, scritte peraltro in un inglese ostico. L'ambientazione ricorda molto la Russia medievale (con tanto di alcune parole in russo) e l'autore usa una miriade di riferimenti ad altri autori: vi è una lotta per il trono alla Martin, navi volanti alla Brooks, la magia deriva dal legame con spiriti (fra Stroud e Bujold). La storia ha tre protagonisti che ho letteralmente amato: Nikandr è un giovane uomo adorabile, pieno di dubbi e incertezze, che cerca solo di fare la cosa giusta; è un personaggio semplice, spogliato dai topoi del genere, eppure straordinariamente efficace. Rehada è una donna piena di sorprese e mistero, sa che cos'è il dolore e la vendetta: fino all'ultimo ho nutrito sentimenti contrastanti nei suoi confronti. Atiana, bellissima, dimostra una forza implacabile e la capacità di donarsi, nonostante all'inizio non sembri un personaggio di spessore. Le loro storie si intrecciano, coinvolgono le loro famiglie, sorprendono il lettore. Detto questo, perché un autore così bravo, che crea personaggi tanto avvincenti e sa citare i maestri del genere con il dovuto rispetto, deve incasinare tutto sul piano magico? Diversi sistemi magici si sovrappongono e intrecciano, non si capisce bene la differenza fra evocare gli spiriti e usarne i poteri, né il diverso approccio di ogni gruppo etnico; Nasim - un bambino prodigioso attorno cui ruotano tutti gli eventi - è un coacervo di contraddizioni e confusione che non giovano alla trama (lo avrei ucciso molto volentieri, lo giuro). Ho inoltre trovato del tutto assurda, per non dire inutile, l'interminabile parentesi in una Faerie ispiegabile: sarà che io non amo le fughe dalla realtà nei romanzi fantasy e quindi difficilmente mi convincono - per dire, se un tale Tolkien scrive di Lorien e segna un modello talmente alto, poi nessuno si lamenti se sono schizzinoso. In conclusione, un editor intelligente sarebbe dovuto intervenire con decisione. La capacità dell'autore di valorizzare i personaggi e i giochi politico-familiari avrebbe dovuto prevalere sulla confusione totale del soprannaturale, che fagocita ogni cosa e dà luogo a deus ex machina poco credibili, risolvendosi in pagine e pagine noiose e inconcludenti. Il mio giudizio è pertanto 3/5 e non so se leggerò il seguito. Anche se monta in me la curiosità. marco RE: Bradley P. Beaulieu - Unexist - 03-03-2013 Grazie per aver aperto il thread Aggiungo le copertine, sono tutte molto belle. Le immagini seguenti si riferiscono alle cover modificate da Beaulieu per la ripubblicazione delle versioni ebooks in "formato" autopubblicato. RE: Bradley P. Beaulieu - Umbra - 21-05-2013 Recensione positiva del terzo romanzo della serie: http://fantasyhotlist.blogspot.it/2013/05/the-flames-of-shadam-khoreh.html marco RE: Bradley P. Beaulieu - Umbra - 24-05-2013 Altra recensione abbastanza positiva di "The Flames of Shadam Khoreh", che non nasconde le difficoltà che si incontrano nel leggere l'intera serie: http://aidanmoher.com/blog/review/2013/05/the-flames-of-shadam-khoreh-by-bradley-p-beaulieu/ marco