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Io mi fido di Robin Hobb - Versione stampabile

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Io mi fido di Robin Hobb - Umbra - 18-06-2014

Io mi fido di Robin Hobb

Oggi, mentre aspettavo il tram sotto un sole finalmente estivo, un pensiero mi ha colpito: io mi fido di Robin Hobb.
L'assunto potrebbe sembrare banale, ma ogni lettore attento sa che la fiducia è un elemento fondamentale per la Hobb, ed ecco che il mio pensiero mi appare più di un colpo di calore.
Ma facciamo un passo indietro, a stamattina al tram. L'ipod, traditore, in modalità casuale (o forse causale) mi ha fatto ascoltare una tenerissima canzone di Simone Cristicchi in cui il custode di un museo si innamora di una statua di pietra della dea Venere. Ecco, a quel punto ho pensato, in fondo irrazionalmente, a Blood of Dragons e ho capito che davvero mi fido di Robin Hobb.
Molti lettori hanno trovato il Ciclo delle Giungle della Pioggia meno interessante degli altri, a tratti lento, in certi passaggi forzato, e non tutte queste critiche possono liquidarsi come infondate. Eppure, il primo ricordo che io ho di quelle pagine è legato a un dubbio che serpeggiava nella mia mente: 'Dove mi sta portando Robin Hobb?'
Vedete, è difficile mantenere coerenza all'interno di una saga che copre tredici romanzi e svariati racconti senza crepe, soprattutto se si cerca di spingere la storia al di là dei confini conosciuti nei primi romanzi, come accade ne Le Giungle. Fossimo rimasti nei Sei Ducati, avremmo ritrovato i luoghi tanto amati, le usate compagnie, e l'autrice non avrebbe rischiato nulla, non avrebbe rischiato di creare incoerenze nella sua opera.
Eppure ha deciso di rischiare, e io l'ho seguita per tutte Le Cronache. Come ho detto, ho a tratti dubitato - perché la mia fiducia non è fede - ma alla fine mi sono dovuto ricredere: non solo ho trovato soggettivamente Blood of Dragons uno splendido romanzo, ma oggettivamente in esso combaciano tutti i fili sparsi dall'autrice nelle trilogie precedenti, compresi quelli relativi alla statua di pietra e richiamati alla mia mente dalla canzone di Cristicchi.
Ora, questa vicenda è solo un esempio fra i tanti che potrei fare, il più vicino cronologicamente (la storia del tram di stamattina è vera) che mi riporta a dire che di Robin Hobb mi fido, proprio nel senso hobbiano del termine.
Come ho cercato di evidenziare, per la Hobb la fiducia implica la momentanea sospensione del giudizio a favore della persona di cui ci si fida, sicuri che saprà guidarci verso il meglio. Una fiducia ben riposta genera fedeltà: se un personaggio si affida totalmente al giudizio di un altro, ad esempio del suo re, e capisce che questi compie le scelte migliori anche se spesso incomprensibili e lo fa agendo lealmente, allora inizierà a nutrire per lui rispetto, dal rispetto amore, e alla fine nutrirà fedeltà.
Io mi sento così, in questo momento, nei confronti di Robin Hobb. Non ho fede in lei - la fede è qualcosa di estraneo all'assetto valoriale dominante nei suoi romanzi, solo Kennit può avere fede cieca in qualcosa, la sua fortuna. Io mi fido di lei, perché non mi ha mai deluso come lettore, e ho imparato ad amarla, a rispettarla, e da ultimo mi posso dire fedele a lei come lettore.
Ciò implica che le darò sempre il beneficio del dubbio, mi lascerò sempre guidare da lei in nuovi mondi fantastici e in nuove avventure. Se poi non saranno all'altezza - ed è successo, ad esempio con Il Figlio Soldato - ne prenderò atto, sicuro che un simile disaccordo non intaccherà il nostro rapporto di fiducia e non farà venire meno la mia fedeltà, perché riconoscerò la lealtà di Robin nel presentarmi le cose così come sono, non un regalo splendente e profumato come un'esca.
Oggi, all'alba di una nuova trilogia che temo almeno quanto aspetto, potrei dire "no, non la leggo"; potrei dire "no, Robin vuole solo fare cassa"; potrei dire, letto il primo romanzo o avuta qualche anticipazione, "no, Robin si sta ripetendo, non ha nulla di nuovo da dire".
Potrei, ma non l'ho fatto e non lo farò, perché mi fido di lei. Perché tutte le volte che ho dubitato, come ne Le Cronache, alla fine le ho dovuto darle atto di essere non solo una grande scrittrice, ma anche una persona leale, che non tratta il lettore come un bancomat cui attingere. E questo è successo anche nei lavori che mi hanno convinto meno.
Mi fido di Robin e ringrazio Cristicchi per avermi fatto riflettere su questo punto. Mi fido e le sono fedele, e attenderò con ansia - che dico, con fame! - i suoi prossimi romanzi. Perché quando ero un bastardo di sei anni che rotolava con i cani e nessuno voleva, lei mi ha salvato, mi ha dato una spilla, mi ha rivestito e mi ha fatto suo.
Uomo della regina, uomo di Robin Hobb.



marco


RE: Io mi fido di Robin Hobb - Ambra - 18-06-2014

Bellissimo, Marco! Trovo molta emotività nelle tue parole.

Sai, Robin Hobb è davvero la prima autrice che mi ha portato a questa tua stessa riflessione: io mi fido di te.
Mi fido delle scelte che farai, dei passi che farai muovere ai tuoi personaggi e dei luoghi in cui porterai le tue trame. Da quando Fool's Assassin è diventata una realtà, evito di fare supposizioni su cosa dovrebbe accadere, perché la logica e la fantasia di Robin sono inafferrabili come le nuvole e mai potrei pensare di avvicinarmici. Voglio vedere quelle nuvole fin dove possono arrivare: qualunque cosa deciderà di scrivere, mi starà bene, perché rispetto le sue scelte di scrittrice così come lei ha sempre rispettato noi lettori in quanto tali.

Fino a questo momento non mi ha mai delusa e ho fiducia che non succederà.


RE: Io mi fido di Robin Hobb - The Fool - 19-06-2014

Mai ho avuto dubbi su Robin Hobb.

Mai ho dubitato del suo profondo rispetto per sé stessa e per i suoi personaggi; di riflesso, questo comporta anche un profondissimo rispetto verso i lettori, anche se non tutti sono dello stesso avviso. Robin è una scrittrice nel senso più puro. Tecnicamente non perfetta — è infinitamente più brava come Megan Lindholm — ma una grande, grandissima narratrice. E sa far vivere le sue creature.

Se non mi fossi fidata di lei già dopo l'ultima pagina di Fool's Fate, non avrei mai preso parte al progetto Blood Memories. E, per come la vedo io, il nostro sito è la massima attestazione di stima e fiducia che possiamo tributare a una donna tanto speciale. Siamo parte della sua Confraternita.


RE: Io mi fido di Robin Hobb - Tiz - 01-07-2014

Io invece non ho alcuna fiducia in Robin Hobb.

Per un motivo molto semplice: è una autrice. Questo è il suo lavoro. Non mi fido che il cassiere del supermercato mi dia il resto giusto, o il tassista non faccia un incidente, o che il mio meccanico mi rimetta a posto i freni.

Posso dire che il default mode è "ciascuno faccia bene il suo lavoro". Ma non la definirei "fiducia". Fiducia è un termine più profondo.

Posso dire "XY non ha fatto bene il suo lavoro e quindi non mi servirà più da lui/lei". Ma questo non è "avere fiducia/non avere fiducia in XY". Fiducia si basa su una relazione personale, ed io non conosco Robin Hobb (nè il mio cassiere, o il mio tassista o il mio meccanico in effetti Linguaccia )

Personalmente, trovo che il fatto che questa discussione esista sia assai interessante però. Nel senso non si vede molta gente andare in giro a dire "Io ho fiducia che il mio meccanico mi riparerà i freni!" Linguaccia lo si vede un po' come di default, nevvero?

I miei pensieri riguardo a Robin Hobb come autrice li sto tenendo, come da regole del forum, dentro di me fino al 12 (è il 12 giusto? ò.ò) di Agosto. Al 13 verrà il ban, ma il 12 sappiate che avrete una dettagliata * descrizione di quello che ne penso. Evil

*Ho avuto molto tempo per pensarci u.u


RE: Io mi fido di Robin Hobb - The Fool - 01-07-2014

(01-07-2014, 18:42)Tiz Ha scritto:  Personalmente, trovo che il fatto che questa discussione esista sia assai interessante però. Nel senso non si vede molta gente andare in giro a dire "Io ho fiducia che il mio meccanico mi riparerà i freni!" Linguaccia lo si vede un po' come di default, nevvero?

Io, infatti, il problema — fidarsi o meno — non me lo sono mai posto. :-)
E no, scrivere non è sempre soltanto un lavoro.


(01-07-2014, 18:42)Tiz Ha scritto:  I miei pensieri riguardo a Robin Hobb come autrice li sto tenendo, come da regole del forum, dentro di me fino al 12 (è il 12 giusto? ò.ò) di Agosto. Al 13 verrà il ban, ma il 12 sappiate che avrete una dettagliata * descrizione di quello che ne penso. Evil

Nel rispetto del regolamento — oltre che dell'autrice — chiunque può scrivere tutto quello che vuole. In quanto componente dello staff, mi preme soprattutto che si segnalino attentamente gli spoiler e che non si faccia spam selvaggio.


RE: Io mi fido di Robin Hobb - Chance - 03-07-2014

(18-06-2014, 22:03)Umbra Ha scritto:  
Io mi fido di Robin Hobb


Mi fido di Robin (...) Perché quando ero un bastardo di sei anni che rotolava con i cani e nessuno voleva, lei mi ha salvato, mi ha dato una spilla, mi ha rivestito e mi ha fatto suo.
Uomo della regina, uomo di Robin Hobb.



marco

Adoro quello che hai scritto, soprattutto la parte finale e concordo: mi fido di Robin!


RE: Io mi fido di Robin Hobb - Umbra - 05-07-2014

@Chancina: Occhiolino grazie, ne sono contento Occhiolino

@Tiz&Fool: non concordo, ovviamente. Per me uno scrittore non è semplicemente qualcuno che mi vende un servizio e/o prodotto, è un po' come un medico. Mi ci devo fidare, almeno al ventesimo libro.

Occhiolino


marco