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Robin Hobb e il tempo - Assassin - 01-06-2010
In questi giorni, essendo presa dai tentativi di preparare uno straccio di scaletta per parlare dignitosamente della Hobb il 17 giugno (ovviamente sempre in modalità
e 
...
) mi ero fermata un po' a riflettere sui personaggi, le dinamiche dei libri, il filo comune di tutte le saghe ecc....E, beh, chiacchierandone un po' a destra e a manca, mi sono resa conto di particolari cui non avevo personalmente fatto caso prima. Soprattutto stavo pensando alla concezione di Robin del tempo. Cioè, voi ci avete fatto mai caso? Eppure assume sempre un'importanza tale che forse andrebbe considerato come personaggio a parte
Faccio qualche esempio:
Il tempo per Fitz: quante volte ripete che è un vecchio intrappolato in un corpo giovane? Quante volte ripensa all'infanzia rubata da apprendistati nell'ombra? Per non parlare della fortissima differenza fra il tempo "umano" e quello del mondo animale... Rileggevo in questi giorni il tempo da Lupo, per entrare nell'eterno presente, senza contare le lamentele di Occhi-Di-Notte per gli affanni umani nel costruire cose che non servono per il giorno che stai vivendo... Anche nella frase nella mia firma "L'esercizio per concentrarsi è semplice. Smetti di pensare a quello che intendi fare. Smetti di pensare a quello che hai appena fatto. Poi smetti di pensare che hai smesso di pensare a queste cose. Allora troverai il Presente, il tempo che si allunga eterno, ed è davvero l'unico tempo che c'è. Lì, in quel luogo, finalmente avrai tempo di essere te stesso." il tempo diventa protagonista assoluto.
Il tempo per il Matto: questa poi, non ne parliamo! Se dovessi commentarlo ci impiegherei pagine e pagine, mi capite no?
Il tempo come ingranaggi, e nel momento di perfetto incastro un Profeta e un Catalizzatore per deviarne il corso...E fin qui mi sono limitata soltanto al ciclo dell'Assassino! Se entriamo nel merito dei Mercanti di Borgomago ogni personaggio è coinvolto col Tempo in una maniera del tutto peculiare, che sia Althea
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E beh, la battaglia fra tempo e serpenti si rivela in tutta la sua drammatica durezza nella Saga delle Giungle delle Piogge...
Insomma, in realtà non so dove possa portare questa discussione, tuttavia mi è saltato all'occhio sta cosa che mi pare tutto meno che secondaria...
Voi che ne dite?
RE: Robin Hobb e il tempo - Wintrow - 01-06-2010
Dico che la tua è un'osservazione decisamente interessante e sarebbe altrettanto interessante leggere un articolo più dettagliato sul tema!
RE: Robin Hobb e il tempo - Tintaglia - 01-06-2010
E' per quello che nascono gli Elderling.
Gli umani sono un battito di ciglia nel tempo immenso che viviamo e ricordiamo, nelle generazioni che in noi si raccolgono; loro vengono toccati dai Draghi, e per un poco - non molto - ci dilettano.
@Assassin: bellissimo intervento, sarebbe bello vederlo approfondito.
RE: Robin Hobb e il tempo - Beloved - 01-06-2010
Gran bella osservazione, brava
A me ha sempre affascinato quest'idea della Ruota, del tutto che si ripete con ciclicità, e gli uomini possono commettere di nuovo gli stessi errori, e poi ancora e ancora, all'infinito....almeno che, ad un crocevia storico, un Profeta e un Catalizzatore non riescano a spostare la Ruota, scardinandola anche di poco dal proprio corso...
Fa sentire molto piccoli, no?!
RE: Robin Hobb e il tempo - Jaelle - 02-06-2010
"[...] Dubitavo del Matto quando mi diceva che tutto il tempo è una grande ruota, e che siamo condannati per sempre a ripetere il passato. Ma più invecchio, più vedo che è vero. Allora pensavo che intendesse un grande cerchio che ci intrappola tutti. Invece penso che ciascuno nasca nel suo cerchio personale. Come un puledro legato a una fune d'attestramento, trottiamo nel nostro giro preordinato. Andiamo più veloci o più lenti, ci arrestiamo a comando e ricominciamo. E ogni volta pensiamo che il giro sia nuovo.
[...]Ogni cerchio descrive un altro cerchio. Ognuno sembra nuovo ma in realtà non lo è. E' solo in nostro più recente tentativo di correggere vecchi errori, sopprimere antiche ingiustizie subite e rimediare a cose trascurate. In ogni ciclo possiamo correggere gli errori, ma penso che ne compiamo altrettanti di nuovi. Eppure qual'è l'alternativa? Commettere di nuovo gli stessi? Forse avere il coraggio di trovare un percorso migliore significa a vere il coraggio di rischiare nuovi errori."
Da La furia dell'assassino, Epilogo.
Ho sempre adorato questa riflessione di Fitz che chiude il libro. E appena ho letto l'intervento di Assassin... Mi è subito venuto in mente
Davvero nei libri della Hobb il tempo è un personaggio a parte. Sarà interessante riconsiderare i libri in questa chiave, grazie dello spunto
RE: Robin Hobb e il tempo - Beloved - 02-06-2010
(02-06-2010, 11:46)Jaelle Ha scritto: [i]"[...] Dubitavo del Matto quando mi diceva che tutto il tempo è una grande ruota, e che siamo condannati per sempre a ripetere il passato. Ma più invecchio, più vedo che è vero. Allora pensavo che intendesse un grande cerchio che ci intrappola tutti. Invece penso che ciascuno nasca nel suo cerchio personale. Come un puledro legato a una fune d'attestramento, trottiamo nel nostro giro preordinato. Andiamo più veloci o più lenti, ci arrestiamo a comando e ricominciamo. E ogni volta pensiamo che il giro sia nuovo.
Da La furia dell'assassino, Epilogo.
Questo passaggio mi ha sempre tolto il fiato...non è facile dargli torto...
RE: Robin Hobb e il tempo - Umbra - 03-06-2010
Bellissimo topic, Assassin, davvero!
Secondo me il tema tempo è legato a quello del destino e della possibilità di sceltà di ciascuno di noi...
marco
RE: Robin Hobb e il tempo - Assassin - 03-06-2010
...Fra l'altro, anche nella saga del Figlio Soldato si torna sullo stesso argomento!
Che sia Nevare
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Cioè, alla fine questo argomento è davvero una cosa sterminata
Ci devo studiare di più...
Però son contenta se è una cosa condivisa
(urkaaaa 5 stelline alla discussione!!! troppo forte! XD)
RE: Robin Hobb e il tempo - Messer Esagerato - 06-06-2010
Aggiungerei allora anche il tempo "di Occchi-di-notte" che ci offre spunti per parlare del Kronos e soprattutto, parlando del lupo, dell'Aion greco.
Visto che, tanto per intercalare tra una lettura e l'altra, ho ricominciato "L'Apprendista"... farò caso ad eventuali riferimenti utili.