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Guardando al futuro - Versione stampabile

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Guardando al futuro - Tintaglia - 07-07-2011

Quali saranno secondo voi gli scrittori o le singole opere che diventeranno "classici"?
E intendo sia in senso assoluto che classici di genere (chessò, Robert E. Howard è un classico del fantasy, Manly Wade Wellman no).


RE: Guardando al futuro - Umbra - 07-07-2011

E' un pronostico difficile da fare... PArlo solo del genere fantasy...

Sinceramente credo che rimarranno classici la Rowling, Martin e Brooks; do buone possibilità a Pullman, forse Pratchett, non credo purtroppo Robin o Lynn o altri autori che apprezzo molto...


marco


RE: Guardando al futuro - Tintaglia - 07-07-2011

Per il fantasy io do Martin per certo, Brooks lo escludo, e la Rowlings la do come possibile.

Ma sono d'accordo che Robin no passerà, come non scommetto su Abraham - anche se è troppo presto per fare pronostici su di lui.

Per la narrativa mainstream, scommetto invece su Garcia Marquez (per quanto non mi piaccia), Yehoshua e Margaret Atwood; possibile Murakami (Haruki).


RE: Guardando al futuro - The Fool - 07-07-2011

È una domanda tutt'altro che semplice. Sulla narrativa contemporanea sono tristemente limitata, ma per il genere fantasy il nome che vien subito da fare è effettivamente quello di George Martin, sempre se porterà mai a termine le Cronache. La serie di JK Rowling è già diventata un classico, ma nell'ambito della letteratura per ragazzi (sì, è un termine odioso che non significa nulla) piuttosto che come saga fantasy. Ed entrambi gli autori devono in gran parte la loro fama (presente e futura, meritata o meno) al fenomeno mediatico nato intorno alle loro opere, specie la signora.

(I romanzi di Robin non diventeranno classici di genere, ma dal punto di vista stilistico sono già dei termini di confronto inevitabili per chiunque voglia scrivere fantasy con l'io narrante. Stesso discorso potrebbe essere fatto per Pratchett, che ha costruito un intero sottogenere.)


RE: Guardando al futuro - Tintaglia - 07-07-2011

Martin sarà un classico a prescindere, secondo me: anche se lasciasse la saga a mezzo (e io ci metto la mano sul fuoco) ha talmente rivoluzionato i canoni classici che non può non entrare nella storia.
C'è il fantasy priam e dopo Martin: e gli autori che non se ne sono resi conto (ciao, Licia! Ciao) nascono già vecchi, IMHO.


RE: Guardando al futuro - Assassin - 07-07-2011

Garcia Marquez (che anch'io amo poco) è considerato già un classico vivente della letteratura latino-americana..
Com'è che Brooks lo escludi?


RE: Guardando al futuro - Tintaglia - 08-07-2011

(07-07-2011, 23:14)Assassin Ha scritto:  Garcia Marquez (che anch'io amo poco) è considerato già un classico vivente della letteratura latino-americana..
Com'è che Brooks lo escludi?

Non è abbastanza innovativo, e non è stilisticamente abbastanza bravo per rimediare.
La Bradley non mi piace ma ha fondato un sottogenere, Books no, IMHO.




RE: Guardando al futuro - Coligne - 08-07-2011

Non credo lo apprezzi molto...
Per quanto mi riguarda è già un classico del fantasy.


RE: Guardando al futuro - Tintaglia - 08-07-2011

(08-07-2011, 09:26)Coligne Ha scritto:  Non credo lo apprezzi molto...

Non apprezzo neanche Marquez, o la Bradley, ma su di loro scommetterei.




RE: Guardando al futuro - The Fool - 08-07-2011

(08-07-2011, 09:25)Tintaglia Ha scritto:  
(07-07-2011, 23:14)Assassin Ha scritto:  Com'è che Brooks lo escludi?

Non è abbastanza innovativo, e non è stilisticamente abbastanza bravo per rimediare.
La Bradley non mi piace ma ha fondato un sottogenere, Books no, IMHO.

Condivido il metro di Tintaglia: per diventare un vero classico, che resti tale anche negli anni a venire, bisogna saper lasciare il segno o smuovere le acque introducendo qualcosa di nuovo. Per quanto possa piacere, la produzione di Brooks si colloca in un filone già esistente e non ha peculiarità tali da essere elevato agli onori degli altari.