Torna al forum!
I 4 accordi - Versione stampabile

+- Blood Memories Forum (http://www.bloodmemories.it/forum)
+-- Forum: Forum Generici (http://www.bloodmemories.it/forum/forumdisplay.php?fid=20)
+--- Forum: La Sala dei Mercanti (http://www.bloodmemories.it/forum/forumdisplay.php?fid=6)
+--- Discussione: I 4 accordi (/showthread.php?tid=999)


I 4 accordi - Iku - 13-11-2012

[Immagine: 4-51-660x327.jpg]

Salve!
Visto il successo del Pozzo del Sole vorrei condividere con voi i Quattro Accordi di Miguel Ruiz.
Si tratta di massime ispirate alla saggezza Tolteca che permettono di migliorare la propria vita e di rivoluzionare il modo di relazionarsi con gli altri. Ve le scrivo qui sperando che possano servirvi.

1. SII IMPECCABILE CON LA PAROLA
Parla con integrità. Di’ solo quello che intendi dire. Evita di usare la parola per parlare contro te stesso e per sparlare degli altri. Usa il potere della parola in direzione della verità e dell’amore.

2. NON PRENDERE NULLA IN MODO PERSONALE
Niente di ciò che fanno gli altri è a causa tua. Ciò che gli altri dicono e fanno è una proiezione della loro realtà, del loro sogno. Se sei immune alle opinioni e alle azioni degli altri non sarai vittima di un’infinita sofferenza.

3. NON SUPPORRE NULLA
Trova il coraggio di fare domande e di esprimere ciò che vuoi realmente. Comunica con gli altri con la maggiore chiarezza possibile, per evitare fraintendimenti e drammi.

4. FAI SEMPRE DEL TUO MEGLIO
Il tuo meglio cambia di momento in momento, è diverso se sei malato o se sei in salute. In qualunque circostanza, fai semplicemente del tuo meglio ed eviterai i giudizi su te stesso, l’abuso di te stesso e il rimpianto.


E ora passiamo ad una spiegazione un po’ più pratica.

Il primo accordo riconosce il vero potere della parola. Nel libro l’autore fa l’esempio di una madre che, in un momento di stanchezza, intima in malo modo alla figlia canterina di stare zitta perché “hai una voce orribile”. Nonostante l’amore della donna per la figlia queste sue parole la feriscono, creano dolore nella sua anima e la spingono a stipulare un accordo con se stessa: non cantare mai più. Allo stesso modo un commento superficiale può influenzare, in maniera subdola e sottile, la psiche di una persona, spingendola a pensieri inconsci che la minano dall’interno. Anche il semplice commento “che stupido che sono!”, in certi casi, è dannoso per la nostra “anima”: dobbiamo volerci bene ed essere i primi a prenderci cura di noi stessi nel momento del bisogno. Per quanto stupido possa sembrare, una versione più amorevole “hai sbagliato a causa della tua disattenzione, la prossima volta stai più attento” rivolta a noi stessi ha risultati migliori. E non ditemi che non ha senso: chi di voi è effettivamente abituato a farlo?

Il secondo accordo è complicato e sottile da afferrare. Ogni azione e parola che parte dal cuore di una persona è influenzato dal suo modo di essere, di vivere, di vedere il mondo. Due persone che mi conoscono possono avere due diverse opinioni di me, anche se io mi comporto allo stesso modo con entrambe, e questo perché hanno storie diverse, caratteri diversi, mentalità diverse. Per cui, perché prendersela se una delle due mi considera sfacciata e l’altra no? Non dipende da me, bensì da loro. Dovrei interessarmi solo della considerazione che ho di me stessa, e definire da sola se sono sfacciata o no. Se lo sono non sto facendo del mio meglio, e questo si ricollega al quarto accordo. Se una persona mi accusa per qualcosa che ho fatto, e io ho fatto del mio meglio, non ho nulla da rimproverarmi. In caso contrario non sto seguendo bene il quarto accordo.

Il terzo accordo non ha bisogno di grandi spiegazioni: mi interessa solo portare un esempio del libro, che riguarda la coppia. Molti litigi nascono perché uno dei due partner si aspetta che l’altro capisca una determinata cosa senza saperlo, o suppone che entrambi abbiano la stessa idea su qualcosa, la pensino allo stesso modo. Capite bene quanto sia difficile che gli altri capiscano il nostro dolore, il nostro disagio, le nostre necessità ecc, se non siamo noi per primi a manifestarli apertamente. Ci sono ovviamente delle eccezioni, ma in linea di massima paga di più essere diretti, specifici, curiosi, piuttosto che accusare l’altro di negligenza e incomprensioni. La comunicazione è tutto, siate impeccabili con la parola (non a caso, primo accordo).

Il quarto accordo non ha bisogno di essere spiegato, naturalmente: se si fa del proprio meglio non si avrà nulla di cui rimproverarsi, ci si sentirà più sicuri e inattaccabili a tutto il veleno emozionale che ci succhia energie. La società, la paura dell’opinione degli altri, l’abitudine al pettegolezzo e altri simpatici veleni ci impediscono di vivere tranquillamente, di trovare la serenità, di realizzarsi.

Ok, ho concluso.
Volevo condividere con voi questi ragionamenti perché li ho trovati molto utili: sono grata alla persona che me li ha fatti conoscere e li giro a voi perché vi voglio bene e vorrei vedervi felici. Se queste regoline funzionassero anche solo per un paio di voi…beh, ne sarei immensamente felice.

Io faccio del mio meglio per seguirli: chi mi conosce sa che non so fingere tranquillità che non provo, che cerco sempre di spiegarmi al massimo, che mi butto nelle cose e faccio sempre del mio meglio. Ci sono momenti in cui bisogna un po’ fregarsene e sapersi rivolgere a noi stessi e dire:
“Molla la presa, hai fatto del tuo meglio”. Ciò che vi raccomando è di prendervi cura di voi stessi, di volervi bene, di sapervi rivolgere, ogni tanto, parole di consolazione e di lode. Inutile dire che, se farete del vostro meglio, questo amore non si tramuterà mai in pigrizia, egoismo, egocentrismo o superbia.

Fate vostri i quattro accordi, e fate sempre del vostro meglio.


RE: I 4 accordi - The Fool - 13-11-2012

Sorellina, grazie! ♥

Ci avevi regalato i quattro accordi in auto, al ritorno da Montecatini, ma è davvero bello vederli anche su BM. Io come sono messa? Mah. Sono sempre stata piuttosto brava nel 2° accordo (non prendere nulla in modo personale), vittima storica del 1° (sii impeccabile con la parola), alle prime armi nel 3° (non supporre nulla) e disperatamente al lavoro sul 4° (fai sempre del tuo meglio).

Ora cerco di spiegarmi riferendomi agli esempi.

(13-11-2012, 19:12)Iku Ha scritto:  Il primo accordo riconosce il vero potere della parola. Nel libro l’autore fa l’esempio di una madre che, in un momento di stanchezza, intima in malo modo alla figlia canterina di stare zitta perché “hai una voce orribile”. Nonostante l’amore della donna per la figlia queste sue parole la feriscono, creano dolore nella sua anima e la spingono a stipulare un accordo con se stessa: non cantare mai più. Allo stesso modo un commento superficiale può influenzare, in maniera subdola e sottile, la psiche di una persona, spingendola a pensieri inconsci che la minano dall’interno.

Mi sono definita vittima del 1° accordo perché subisco molto il potere della parola. Mia madre lo usò con me quando avevo sì e no 12 anni; io non volevo cedere alle pettegole insistenze di alcune zie e lei, imbarazzata per il mio "maleducato" silenzio, prese a raccontare ad alta voce di come ogni giorno, all'uscita da scuola, la tediassi raccontandole tutto quello che avevo fatto e visto e pensato. E la tediavo perché a lei "non poteva importare meno" e si limitava a "fingere di ascoltare" mentre invece pensava ai fatti suoi. È stata in assoluto la mortificazione peggiore della mia vita, e da quel giorno non le ho mai più raccontato nulla di me... fino a questa estate. Vent'anni di silenzio mi ha causato quell'episodio.

È una ferita che mi ha condizionato mostruosamente, convincendomi che tutto ciò che mi riguardava non interessasse realmente a nessuno e trasformando quella ragazzina estroversa e chiacchierona in una persona molto chiusa e diffidente. Inoltre, sempre mia madre mi aveva reso praticamente incapace di piangere; il suo disprezzo per le lacrime, quando da piccola avevo paura di qualcosa o avevo dei dispiaceri, mi ha sì reso forte... ma fin troppo, quasi granitica. Inidonea a esprimere i miei sentimenti, sia coi gesti che con le parole. E quindi mi ha danneggiato anche nel 3° accordo:

Citazione:Capite bene quanto sia difficile che gli altri capiscano il nostro dolore, il nostro disagio, le nostre necessità ecc, se non siamo noi per primi a manifestarli apertamente. Ci sono ovviamente delle eccezioni, ma in linea di massima paga di più essere diretti, specifici, curiosi, piuttosto che accusare l’altro di negligenza e incomprensioni. La comunicazione è tutto, siate impeccabili con la parola (non a caso, primo accordo).

Però ci sto provando tantissimo a liberarmi di quei vecchi condizionamenti, e alcuni di voi lo sanno già :-) Mi becco della "rammollita" almeno dieci volte al giorno ( >.< ), però sono contenta di essere diventata più aperta, più diretta, meno orgogliosa, meno non-ho-bisogno-di-nessuno-faccio-benissimo-da-me. Sono più vera, ma il percorso è ancora molto lungo... come recita il 4° accordo, bisogna sempre fare del nostro meglio.

Grazie ancora, Iku ♥


PS: Ci tenevo a dire che mia madre non è un mostro, tutt'altro. Ha un cuore gigantesco, e mi ha trasmesso i più bei valori a cui possa pensare. Semplicemente, ha avuto un'infanzia molto difficile in cui non poteva permettersi il lusso di confidarsi ed essere consolata, quindi è stata portata a replicare questo aspetto anche con noi figli. Oggi la capisco, e in gran parte la giustifico, ma allora non avevo la maturità di farlo e ne sono rimasta scottata. Comunque, non la cambierei mai :-)


RE: I 4 accordi - Ambra - 20-11-2012

Carissima Iku, grazie di cuore per questo post!
Anche io, con il prestigio di condividere la stanza con te a Lucca, ho avuto modo di prendere tra le mani quel libricino colorato e intelligente che ci insegna I Quattro Accordi.
E sì, se veramente seguissimo questi consigli le nostre vite migliorerebbero tanto, i rapporti con gli altri ne gioverebbero, la felicità sarebbe una condizione molto più facile da raggiungere. E l'amore la protagonista della nostra vita.

Per quanto mi riguarda, mi ritengo un disastro su tutti i quattro accordi - e il solo pronunciare questa frase è una negazione del primo accordo! Quindi, ci riprovo: per la prima volta in vita mia qualcuno mi sta insegnando i quattro accordi, è normale che non li abbia mai applicati prima, almeno non in maniera consapevole. (Meglio? Occhiolino )

Citazione:1. SII IMPECCABILE CON LA PAROLA
Ho capito solo recentemente quanto sia importante un uso corretto della parola. Anche io come Barbara ho subito molto l'influenza di mia madre da bambina: il suo uso scorretto della parola, che mi faceva sempre sentire giudicata, mi ha portato ad una introversione piuttosto profonda, al punto che molto più spesso preferivo tenermi tutte le cose per me (compresi dolori fisici che non rivelavo finché non stavo veramente male). Lei cercava di rendermi la figlia modello e io cercavo di esserlo, la conseguenza è stata sviluppare un senso di inadeguatezza e bassa autostima che mi porto ancora dietro.
Quindi è fondamentale cominciare il prima possibile a lavorare sulla parola, perché è fin troppo facile ferire o danneggiare le persone che amiamo con una parola di troppo (o in meno, vedi terzo accordo). E, incredibilmente, proprio con quelle persone è più difficile trovare le parole giuste. Purtroppo la mia sviluppata introversione aiuta molto poco, ma ci lavorerò!


Citazione:2. NON PRENDERE NULLA IN MODO PERSONALE
Se ti senti inadeguata, inevitabilmente prenderai sempre qualcosa in modo personale; se senti di dover sempre accontentare tutto e tutti, conseguentemente ti sentirai la causa dei problemi degli altri. E anche questo l'ho fatto per tanto tempo, ma mi ci sto già lavorando con risultati soddisfacenti. E' fondamentale provare stima per sé stessi in questo caso, con l'aggiunta di un po' di SANO menefreghismo ed egoismo!

Citazione:3. NON SUPPORRE NULLA
Dal mio punto di vista è strettamente collegato al primo accordo: lavorare su uno significa lavorare quasi automaticamente sull'altro, poiché quando si usano le parole giuste si chiariscono anche tante cose, impedendo le supposizioni e quindi limitando le incomprensioni.

Citazione:4. FAI SEMPRE DEL TUO MEGLIO
Portata come sono all'autocritica, ho sempre avuto la tendenza a credere che non esista un limite a quel "meglio": magari sto sputando sangue ma sto comunque pensando che non sia abbastanza. Ecco, bisogna sempre relazionarsi alle situazioni, capire se la cosa che si sta facendo è importante per te o per gli altri, se ne vale veramente la pena oppure no. Quindi è facile dire "fai sempre del tuo meglio" ma è molto importante che quel "meglio" sia ben dimensionato. Oggettivamente se negli altri accordi devo lavorare in più, su questo punto posso anche rilassarmi un attimo Occhiolino


Hey, non sono poi così disastrosa su questi accordi Linguaccia Occhiolino


RE: I 4 accordi - Iku - 24-11-2012

Credo che a questa discussione vada data una spintarella.
Quattro accordi? Io li sperimento da un bel po’ di tempo, ma ecco i miei due cents su ciascuno di essi…
  • Sii impeccabile con la parola
Su questo non ci sono dubbi: faccio del mio meglio per esserlo e qualcuno di voi conosce anche gli sproloqui che mi escono quando faccio del mio meglio per essere precisa e impeccabile. Forse, proprio per questo, uso un sacco di parole…purtroppo una delle mie paure peggiori è non farmi capire, fino alla più piccola sfumatura di significato. Dubito di riuscirci veramente, alla fine, però intanto faccio del mio meglio.
  • Fai sempre del tuo meglio
Anche su questo non ci sono dubbi: proprio perché credo sempre in quello che faccio (altrimenti non lo farei) lo faccio nel migliore dei modi. Se una cosa mi interessa lotto fino all’ultimo, se mi viene chiesto di fare qualcosa ci metto la massima cura. E’ l’unico modo per non avere rimpianti.
…purtroppo devo confessare che sono anche una ruminatrice incallita…sempre a chiedermi “ma se io avessi detto qualcosa di diverso magari avrei risolto la situazione” o simili…
  • Non supporre
Purtroppo qui casca l’asino: io suppongo. Un sacco, e non riesco mai a fermare la mia mente dal farlo. Proprio per questo, però, so dare il giusto peso alle mie supposizioni…se non faccio altro che supporre tutto il giorno so bene che si tratta solo di ipotesi, e do’ loro il peso che meritano. Non è un’abitudine che mi interessa cambiare: dato che mi considero creatrice di storie supporre è un po’ il mio lavoro.
  • Non prendere mai nulla sul personale
Questo mi riesce benissimo, forse anche troppo: quando qualcuno mi apostrofa seccamente, quando un cassiere è sgarbato, quando qualcuno mi mette il muso, per me è un attimo pensare “E’ affar tuo, io ho fatto del mio meglio”. Credo che, in effetti, funzioni proprio così…se uno fa del suo meglio gli altri possono aver poco da rimproverargli.

Detta così mi dipinge come una menefreghista insensibile…magari lo fossi!
Chi mi conosce sa che mi butto anima e corpo nelle cose a cui tengo, fin troppo…infatti, per quanto sia capace di mettere un limite alla mia “responsabilità” nelle questioni (conosco persone che si danno la colpa di tutto: bisogna essere obiettivi), ciò non vuol dire che io non soffra quando, nonostante il mio impegno, le cose naufragano ugualmente.
Una cosa è guardare la situazione e dire “ho fatto del mio meglio”, un’altra è mettersi il cuore in pace e lasciarsi tutto alle spalle. Ecco, se questo fosse un accordo, io lo topperei in pieno.


RE: I 4 accordi - Niji - 24-11-2012

Interessante! Precisamente questi quattro accordi non li conoscevo, ma ho letto/sentito di altre "versioni", diciamo, altre linee guida per vivere bene e in fin dei conti, quando qualcosa è sensato, spesso è comune a diverse "filosofie", no?

Sul primo punto devo dire che mi impegno. Non sono brava con le parole e ne sono consapevole, per cui cerco di spiegarmi anche ripetendo più volte e quando mi rendo conto di poter essere fraintesa cerco sempre di chiarire. Ho sempre molto paura delle conseguenze dei fraintendimenti perciò ci tengo a chiarire sempre quello che sto dicendo, e inoltre non è la prima volta che sento dell'importanza di non usare certe parole anche nei confronti di se stessi.
Sugli altri, andiamo un po' peggio. Faccio fatica a non leggere critiche nei miei confronti nelle azioni di chiunque (insicurezza, la mia malattia) e le critiche dirette le prendo comunque male. Anche se poi, dopo il giusto momento di autocommiserazione, sono brava a rialzarmi, prendere quello che c'è da prendere e poi passare oltre.
Sulla supposizione, quindi, casco un po' dal lato del cercare di leggere le azioni e le motivazioni altrui (anche se devo dire che questo riguarda soprattutto le persone che non conosco bene, con quelle con cui mi sento a mio agio a parlare, chiedo spiegazioni!), invece non mi aspetto che le persone capiscano quello che non dico, quindi diciamo che la parte più legata al primo punto mi va meglio.
Sul fare del proprio meglio, penso che la mia difficoltà sia accettare che il "proprio meglio" non è la perfezione. Io ho sempre aspettative troppo alte nei confronti di me stessa e da qui l'insicurezza.

Insomma, c'è da lavorarci Linguaccia


RE: I 4 accordi - Ambra - 26-11-2012

(24-11-2012, 20:14)Niji Ha scritto:  Sul fare del proprio meglio, penso che la mia difficoltà sia accettare che il "proprio meglio" non è la perfezione. Io ho sempre aspettative troppo alte nei confronti di me stessa e da qui l'insicurezza.

Oh sì. Ora rimembro che siamo nate lo stesso giorno. Mannaggia alle Vergini perfezioniste Zzz


RE: I 4 accordi - Niji - 26-11-2012

ahahah è vero!! XD


RE: I 4 accordi - FefeFarseer - 26-11-2012

Allora ... Mi sa che io e questi quattro accordi siamo agli antipodi Linguaccia
1. Sii impeccabile con la parola: Ma come faccio? Come posso sapere se è meglio tacere o dire qualcosa che potrebbe ferire l'altro? In più, io il più delle volte a parlare non ci riesco proprio. Mi si svuota la mente, mi mancano la voce e le parole. Ciò che voglio dire finisce per essere sempre inquinato dalla mia paura. In più, penso sempre che l'altra persona non capirà mai esattamente cosa intendevo.
E poi, se la verità è che io sono una stupida, o che tipo tale è uno stupido, che faccio? Posso evitare di dirlo, ma se devo essere sincera e qualcuno me lo chiede la cosa verrà fuori, magari in un modo più delicato, ma il succo sarà quello.
2.Non prendere nulla in modo personale: Esattamente il contrario di ciò che faccio. E' anche per questo, credo, che molte volte celo il mio vero carattere: così, se gli altri mi criticano, posso fingere che stiano criticando a vuoto perché in realtà non mi conoscono. Ma stanno pur sempre criticando me. E a me fa male anche il solo fatto che non mi si critichi, ma non mi si dica nulla. Ovvero il fatto di non avere talento mi brucia tantissimo, e finisco sempre per detestarmi anche solo per qualcosa che non so fare, che non ho, che non ho fatto. Quindi figurarsi se vengo insultata come la prendo!
3. Non supporre nulla: Io suppongo sempre, ma non ho intenzione di smettere e francamente non penso che dovrei farlo. Che c'è di male in un'umile supposizione, se si sa che è solo una supposizione? Almeno, agisci basandoti su qualcosa, anche se magari con cautela. Io ho ben poche occasioni (e coraggio) di fare domande dirette, perciò preferisco suppore ed eventualmente scoprire di aver visto giusto in seguito.
4. Fai sempre del tuo meglio: a volte lo faccio, ma poi mi sento come se avessi fatto il mio dovere e niente di più, era ciò che avrei dovuto fare e non merito nessuna lode per questo. In più come posso, in una situazione, sapere quale sia il mio meglio? A volte ci sono più "meglio", ma se ne scelgo uno finisco per chiedermi se non fosse sbagliato. E mi rispondo sempre di sì. Inoltre io mi giudico molto molto più duramente e perdo molta più autostima se faccio del mio meglio, perché finisco per reputarlo sempre mediocre. Mentre, se non mi impegno, posso fingere che in realtà avrei potuto fare molto di più. Anche se non è mai così.
Scusate tantissimo, ho finito Linguaccia


RE: I 4 accordi - Ambra - 26-11-2012

Cara FeFe, credimi se ti dico che capisco molto bene come ti senti perché ero anche io così fino a poco tempo fa. In buona parte lo sono ancora, se vogliamo essere sinceri. Però leggo troppa mancanza di autostima in queste tue parole: sono una stupida, non ho talento, mi detesto.
E sentirle mi fa provare il desiderio di prenderti per mano così come io avrei tanto voluto che qualcuno lo facesse con me. La verità è che probabilmente non afferrerai nessuna di quelle mani tese, finché non sarai tu stessa a cominciare a credere di più in te. Comincia col dirti che sei intelligente, hai talento e ti vuoi bene: è la chiave di tutto. Un grande abbraccio!


RE: I 4 accordi - The Fool - 28-11-2012

(26-11-2012, 20:20)Ambra Ha scritto:  Cara FeFe, credimi se ti dico che capisco molto bene come ti senti perché ero anche io così fino a poco tempo fa. In buona parte lo sono ancora, se vogliamo essere sinceri. Però leggo troppa mancanza di autostima in queste tue parole: sono una stupida, non ho talento, mi detesto.
E sentirle mi fa provare il desiderio di prenderti per mano così come io avrei tanto voluto che qualcuno lo facesse con me. La verità è che probabilmente non afferrerai nessuna di quelle mani tese, finché non sarai tu stessa a cominciare a credere di più in te. Comincia col dirti che sei intelligente, hai talento e ti vuoi bene: è la chiave di tutto. Un grande abbraccio!

Nessuno avrebbe potuto dirlo meglio :-)
Ambra ha ragione, ha ragione da vendere. Se non siamo noi per prime a credere in noi stesse, o anche solo a voler credere in noi stesse, c'è poco da fare: non cambierà mai nulla, perché i cambiamenti devono partire da noi... non possono piovere dal cielo! Non ho il piacere di conoscerti, purtroppo, ma mi sembri tanto, troppo severa con te stessa... dovresti concentrarti sui pregi e non sui (presunti) difetti, sono certa che ne hai più di quanti tu creda :-)

PS: E non scusarti, anzi... grazie di aver scritto cose tanto personali ♥