Il segnalibro
cosa state leggendo?
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20-09-2011, 19:03,
Messaggio: #1721
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RE: Il segnalibro
(20-09-2011, 17:44)Umbra Ha scritto: Ora sono terribilmente indeciso su cosa cominciare, e questo non è bene, visto che ho almeno 5 romanzi da leggere... ma come si fa a iniziare qualcosa dopo Robinuccia? Io uso sempre il sorteggio per decidere... ma potresti far decidere a noi con un bel sondaggino! Un Lagnister paga sempre i propri debiti. (24-06-2013, 20:33)Chance Ha scritto: Tu. sei. un. mostro. (26-12-2014, 13:52)Umbra Ha scritto:(26-12-2014, 13:14)Adelasia Ha scritto: Non sono la persona più brava del mondo a esprimere sentimenti... |
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21-09-2011, 13:06,
Messaggio: #1722
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RE: Il segnalibro
(20-09-2011, 19:03)Adelasia Ha scritto:(20-09-2011, 17:44)Umbra Ha scritto: Ora sono terribilmente indeciso su cosa cominciare, e questo non è bene, visto che ho almeno 5 romanzi da leggere... ma come si fa a iniziare qualcosa dopo Robinuccia? Alla fine mi sono deciso per la cosa più 'diversa' da quello che ho letto nell'ultimo periodo, quindi Una casa alla fine del mondo di Michael Cunningham: se è bello solo un terzo de Le ore ho fatto un affarone (20-09-2011, 18:02)Tintaglia Ha scritto:(20-09-2011, 17:44)Umbra Ha scritto:(19-09-2011, 18:30)Tintaglia Ha scritto: Adesso sto leggendo L'allieva di Alessia Gazzola (divertente medical thriller all'italiana: prorpio da stacco neuronale, ma erano le sei del mattino, ero sveglia dalle quattro e affrontare qualcosa di più complesso sarebbe stato impari...) Domani sarà lei a presentare l'incontro con Deaver marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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21-09-2011, 16:05,
Messaggio: #1723
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RE: Il segnalibro
Finito Blue della Gier! Carinissimo! Adoro la protagonista (e anche il protagonista )
Ora sto leggendo Torment di Lauren Kate |
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24-09-2011, 14:30,
Messaggio: #1724
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RE: Il segnalibro
Finito, finalmente con Angeli e Demon... ergh, cioè, con L'Ultimo Catone, ora posso dedicarmi a La Paura del Saggio, di un certo Patrick Rothfuss...
---- Non esistono armi pericolose, solo uomini pericolosi ----
Robert A. Heinlein - Fanteria dello Spazio |
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29-09-2011, 11:40,
Messaggio: #1725
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RE: Il segnalibro
Girando per Roma con una pletora di loschi figuri ( ) mi sono imbattuto ne Il linguaggio della notte, saggi di fantasy e fantascienza di Ursula Le Guin: è una raccolta di articoli, discorsi e prefazioni degli anni settanta della notissima autrice sul mestiere dello scrittore, sui generi di cui è regina e sulla sua esperienza. Alcuni sono davvero divertenti, altri un po' cerebrali, nel complesso un'opera imperdibile.
Ora comincio, sempre della stessa autrice, I reietti dell'altro pianeta marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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29-09-2011, 14:25,
Messaggio: #1726
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RE: Il segnalibro
Finito "la paura del saggio", a malincuore. Ora inizio con...mmh...non lo so!
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29-09-2011, 17:09,
Messaggio: #1727
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RE: Il segnalibro
Io ho iniziato le rilettura de La maschera e le tenebre della Carey, così poi continuo con la trilogia di Imriel (finalmente!).
Intanto ho iniziato anche il racconto Blue Boots di Robinuccia nostra. |
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30-09-2011, 09:12,
Messaggio: #1728
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RE: Il segnalibro
(29-09-2011, 11:40)Umbra Ha scritto: Ora comincio, sempre della stessa autrice, I reietti dell'altro pianeta Fammi sapere com'è. Probabilmente sarà una delle mie prossime letture. @iku: a me mancano 40 pagine. Anzi, corro subito a finirle. ---- Non esistono armi pericolose, solo uomini pericolosi ----
Robert A. Heinlein - Fanteria dello Spazio |
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30-09-2011, 15:49,
Messaggio: #1729
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RE: Il segnalibro
Le emozioni difettose, di Laurie Halse Anderson
La notte è il tempo di Kate: la notte che la accoglie mentre corre, che vede la sua insonnia scaricarsi nelle pulizie, nelle lavatrici, davanti ai vecchi film di fantascienza, e sulle strade solitarie che percorre un passo dietro l’altro, di corsa, finchè i tendini piangono e il petto duole. Un passo dopo l’altro, nel tentativo di lasciarsi alle spalle la morte inutile e sciocca della madre (“passioni: i frattali e il ricamo”), morta di polmonite; la fede del padre, benintenzionato pastore protestante; la lettera d’ammissione al MIT che tarda ad arrivare… Un passo dopo l’altro nel tentativo di lasciarsi alle spalle la realtà di una vita che non la rende felice, nonostante gli amici, la famiglia, l’amore sincero per la scienza, un amico/nemico/sogno erotico che le vuole bene e a cui voglia bene. Nonostante tutto, Kate corre. Finchè l’incendio della casa dei vicini e la necessità di confrontarsi con una vita completamente diversa dalla sua, con problemi lontanto e tengenti, con la solidarietà, l'egoismo, la morte la costringono a fermarsi. E a respirare. Un romanzo di rara intensità, che nella complessa, vivissima psicologia di Kate e di tutti i comprimari (Teri, Mickey, Toby, Mitch) rispecchia un mondo intero costruito di dolori, speranze, illusioni, un modno ben lontano dalla chimica che Kate ama, e che con tocco di genio scandisce tutti i capitoli della storia, specchio immutabile di un’interiorità in continuo mutamento. Con Melinda Qualcosa (“un amezza celebrità da queste parti”) come guest star, cosa che mi ha fatto sorridere con vero piacere. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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05-10-2011, 09:55,
Messaggio: #1730
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RE: Il segnalibro
Il vino della solitudine, di Irene Nemirowsky
Sinceramente, se duecento pagine mi deprimono così tanto, come posso pensare di affrontare la Suite francese? :cry2: Bellissimo, accuratamente spietato nell'analisi della bellezza e della schiavitù che ne deriva, di un rapporto madre/figlia marchiato fin dall'infanzia dall'indifferenza e dall'odio, di una vita sradicata eternamente in viaggio, e insieme vissuta come una schiavitù. ma che tristezza infinita. La vita come viene, di Anne-Laure Bondoux Mi è piaciuto molto di più di Figlio della fortuna, anche se avrei menato la cara, squinternata Patty con una spranga, prima e dopo la gravidanza. Ma è una bella rappresentazione di ome vita e morte si intreccino, e di come il lutto per chi abbiamo amato non passi, ma si possa continuare a vivere, a crescere, a evolvere. Adesso ho in lettura Ruggine, di Stefano Massaron Ben scritto, forse un po' barocco, ma non so se lo finirò: mi disturbano veramente molto (troppo?) i capitoli visti dalla parte del pedofilo. Non sono di animo delicato, ma il desiderio di prendere in prestito il lanciafiamme di Spelly si fa più forte a ogni parola. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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