Di liberta' di espressione e follie Self...
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31-05-2015, 21:21,
Messaggio: #12
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RE: Di liberta' di espressione e follie Self...
Francy ll tuo punto di vista e'sacrosantissimo.Â
E' vero che come dici tu se uno si sta facendo una reputazione il commento negativo puo' essere dannoso, Il problema come dice una mia amica e' che TANTA gente  confonde Il proprio gusto personale, con quella che e' l'obiettivita' delle cose. Per cui se mi dici che "Questo.romanzo mi e' piaciuto da impazzire, la storia mi ha commosso ed emozionato" anche se io l'ho trovato buono per accendere il camino hai tutto Il mio rispetto, se pero' aggiungi " E''un prodotto di qualita'" quando e'pieno di errori grammaticali, sintattici e di formattazione che nemmeno un bambino di dieci anni farebbe allora no, non ci capiamo,  perche'Il gusto puo' essere soggettivo, ma l'italiano non e'un opinione. Quando una persona decide di esporsi su Internet in qualsiasi modo credo debba anche imparare a convivere con I rischi del mestiere che sono per l'appunto il non essere apprezzato/capito per I piu' svariati motivi, senza che si debba ossessivamente pretendere una spiegazione di duemila righe perche" Se non argomenti nel dettaglio.non hai DIRITTO di criticare Il mio romanzo".o peggio aggrapparsi a ragionamenti folli del tipo " Hai fatto un errore di battitura, non puoi dirmi che sbaglio I congiuntivi". Io non sono certo perfetta, sono un anonima bloggher come mille altre, le mie recensioni sono uno sputo nel mare di Internet, io sono meno di uno sputo in quel mare, pee questo ribadisco SEMPRE agli autori di non prendersela per una mia opinione negativa, perche' nel giro di due giorni ce ne saranno altre mille che mi daranno torto, eppure questo concetto non passa mai, ed ogni volta e' una guerra. So che ci sono autrici che mi detestano come Il sale nel caffe' ma hanno avuto Il coraggio di dirmelo in faccia e con educazione, senza ricoprirmi di insulti o farsi spalleggiare dal gruppetto con atteggiamenti tipici del bullismo telematico ed io per queste persone provo solo RISPETTO, perche' dato che siamo in democrazia hanno tutto I'll diritto di pensare che io non capisca un h e che le mie recensionisiano immondizia. Ma quando mi trovo davanti a persone che pretendono che Internet sorrida con loro perche' hanno deciso cosi' e pur di riuscirci utikizzano questi mezzi di stampo mafioso divento una bestia, perche' a farne le spese non sono io che mi faccio grasse risate di questa pochezza, ma persone piu' deboli ed indifese che temono di perdere le amiche conosciute su un gruppo FB se non dicono sempre e solo quello che altri hanno deciso per loro, o peggio avendo paura della legge temono DAVVERO che dire una propria libera opinione possa avere delle conseguenze. Per intenderci un po' come se qui a bordo I mod dicessero " Chi non giudica 5 stelline I'll romanzo della Hobb se ne puo' anche andare" . Poi sono d' accordo nel dire che tanti di quelli che criticano dovrebbero solo stare zitti e guardarsi allo specchio, ma non gli si puo' mettere un bavaglio perche' appunto la nostra legge garantisce a tutti la liberta' di esprimere Il proprio libero pensiero. La soluzione? Fregarsene, prendere quello che c' e' di utile nei commenti costruttivi e lasciar perdere le critiche fini a se' stesse. Tieni presente che se un editor di una CE legge un romanzo e vede un buon lavoro e soprattutto possibilita' di guadagno ci si soffia Il naso coi commenti negativi, cosi' come io se reputo bello un libro faccio pubbpicita' in tutti I modi possibili e mi preoccupo ben poco di chi pensa che faccia schifo. Non saranno le mie due stelline su Amazon ad impedire a chiunque di diventare il novello Stephen King, se è destino che succeda, certo che se poi questa stessa persona utilizza la mia opinione per ridicolizzarmi ed offendermi in modo gratuito, allora le cose cambiano parecchio. Un mio carissimo amico, che per anni ha fatto l'editor in una piccola casa editrice mi ha spiegato che uno dei criteri con cui le grandi CE scelgono gli autori da promuovere e lanciare è accertarsi che i suddetti  siano in grado di gestire le critiche, e resistere all'inevitabile pressione che essere pubblicati e disponibili in tutte le librerie finisce col creare. Mi ha confidato che alcuni lavori Self di nomi abbastanza noti nell'ambiente sono stati letti praticamente da TUTTE le maggiori CE, ma nessuno ha mai voluto pubblicarli, perché ad un primo colloquio conoscitivo è emerso che gli stessi autori avevano un atteggiamento estremamente irritante e spocchioso  della serie "Hei io ho cinquanta fans su FB, tu misero editor con due lauree ed un master all'estero con chi credi di parlare?", roba da prenderli a calci. Ely |
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