Sull'Assegnazione del Nome
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18-03-2009, 11:09,
Messaggio: #1
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Sull'Assegnazione del Nome
In questa discussione vorrei raccogliere e discutere le informazioni e osservazioni relativamente a questa pratica dei Sei Ducati.
Essendo fresco di rilettura del primo volume, quoto: da L'apprendista assassino © 2003 Fanucci editore p.9 Passati per il fuoco, immersi nell'acqua salata e offerti ai venti dell'aria; in questo modo i nomi venivano uniti ai piccoli prescelti. Una graziosa fantasia, e forse un tempo esisteva davvero un simile rituale, ma la storia ci mostra che questo non sempre bastava a legare un bambino alla virtù di cui portava il nome... p. 329 La Cerimonia dell'Uomo di solito ha luogo entro una luna dal quattordicesimo compleanno di un ragazzo. Non tutti ricevono quest'onore. Ci vuole un Uomo per proporre il candidato e dargli un nome, e questo Uomo deve trovare altri dodici Uomini che riconoscono che il ragazzo è degno e pronto. ... ... mi svegliai e trovai il mio letto circondato da figure in lunghe vesti e cappucci, Entro i cappucci scuri intravidi le maschere dei Pilastri. ... Nessuno può riferire o scrivere dei dettagli della cerimonia. Credo di poter dire almeno questo: quando ogni vita fu posta nelle mie mani - pesce, uccello e bestia - scelsi di liberarla, non alla morte ma alla sua naturale esistenza. Quindi nulla morì durante la mia cerimonia, e quindi nessuno banchettò. ...rifiutai di uccidere con le mani e con i denti. Il mio Uomo scelse comunque di darmi un nome... Il nome è nell'antica lingua, che non ha alfabeto e non può essere scritta Questi sono gli stralci che ho recuperato ad oggi. Immagino che ogni speculazione andrebbe contro alla volontà dell'autore di non "riferirne o scrivere". Nello specifico di Catalizzatore, trovo interessante riflettere al fatto dei dodici uomini. Chi può averlo proposto e giudicato pronto? Si parla di un Uomo, pertanto deve avere un Nome? La lista si assottiglia spaventosamente. Veritas, Umbra, forse Sagace stesso. Ma da li ad arrivare a dodici? O forse è questione di interpretazione, e solo il "proponente" deve avere un nome nobile, i testimoni possono essere semplicemente adulti? Sinceramente la cosa mi perplimerebbe. Ad ogni modo. Veritas ha sempre dimostrato simpatia verso FitzChevalier, ma non ha mai avuto grandi interventi educativi per giudicare la sua preparazione. Umbra conferisce con Sagace, ed è a tutti gli effetti il tutore di Fitz. Mascherato potrebbe anche essere convinto, in quelle circostanze, ad ottemperare questo servizio. Avevo lasciato Sagace in secondo piano, riflettendo su questa cosa, ma ritengo plausibile che il vecchio Re possa aver ritenuto Fitz pronto dopo "la scena del coltello d'argento". Mi rendo conto di aver anche trascurato Pazienza, forse si parla di "Uomini" in generico, e sappiamo quanto ella abbia insistito per l'integrazione ed educazione del suo non-figlio. In considerazione di questo potremmo prendere altre figure "fedeli" anche se non mi vengono in mente nobili che potrebbero venir in questo senso convinti. Il tutto ovviamente, considerando "Nome" il diritto esclusivo di nascita dei Lungavista. Insomma, parenti, cugini eccetera ce ne sono a bizzeffe (da Augusto in giu) ma che abbiano prestato interesse al bastardo? * * * Scusate la discussione frammentaria, ho cominciato a "buttar giu" idee, senza capo ne coda. Diamogli una forma, e se la trovate interessante, discutiamone. Messer Esagerato, che ancora non riesce a far comparire la firma in automatico :p Messer Esagerato Ci si può allontanare solo fino a un certo punto dalla propria vera anima prima che il legame si spezzi, o ci richiami indietro. Io sono fortunato. Sono stato richiamato. Cammino ancora una volta nella fedeltà a me stesso. |
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