Poesie
le preferite, quelle di un istante, quelle appena conosciute
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18-05-2010, 22:26,
Messaggio: #1
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Poesie
E' da tempo che vorrei aprire un topic sulla poesia!
Io ho avuto ottime basi di italiano a scuola, e mi piace molto leggere poesie saltuariamente. I miei autori preferiti sono Leopardi, Hikmet, Catullo e Ungaretti. Inizio postando però una piccola poesia di Camillo Sbarbaro: Taci, anima stanca di godere
Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all'uno e all'altro vai rassegnata). Nessuna voce tua odo se ascolto: non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d'ira o di speranza, e neppure di tedio. Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena d'una rassegnazione disperata. Non ci stupiremmo, non è vero, mia anima, se il cuore si fermasse, sospeso se ci fosse il fiato... Invece camminiamo, camminiamo io e te come sonnambuli. E gli alberi son alberi, le case sono case, le donne che passano son donne, e tutto è quello che è, soltanto quel che è. La vicenda di gioia e di dolore non si tocca. Perduto ha la voce la sirena del mondo, e il mondo è un grande deserto. Nel deserto io guardo con asciutti occhi me stesso. marco |
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19-05-2010, 11:15,
Messaggio: #2
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RE: Poesie
Avevo in mente anche io di aprire un topic del genere e mi hai battuto sul tempo!
I miei poeti preferiti sono Ungaretti e Trilussa! Fratelli - G. Ungaretti
Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli.
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19-05-2010, 11:47,
Messaggio: #3
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RE: Poesie
Afrodite immortale dal trono smagliante,
figlia di Zeus, tu che intrecci inganni: ti imploro! Non domare il mio cuore – signora!- Con ansia e tormento. Ma vieni da me, tu che altre volte -udendo la mia voce lontana- mi hai ascoltato, a lasciata la casa del padre sei giunta, sul tuo carro: e belli ti guidano i passeri veloci della terra nera, battendo fitte le ali, dall’alto attraverso il cielo. E subito giunsero. E tu o Beata, sorridendo nel tuo volto immortale, mi chiedesti di cosa soffrivo, perché ti invocavo di nuovo, e cosa il mio animo folle smaniava di avere: “ chi devo sedurre di nuovo al tuo amore? Chi Saffo, ti offende? Ma se ti fugge, presto ti inseguirà; se non accetta doni li offrirà; se non ti ama, presto ti amerà, pur se non vuole” Viene ancora per me, sciogli la pena che opprime, e quanto il mio cuore desidera si avveri, tu avveralo, e combatti al mio fianco. Saffo Il potere di Afrodite dorata: "Ma se ti fugge, presto ti inseguirà; se non accetta doni li offrirà; se non ti ama, presto ti amerà, pur se non vuole". Amo Saffo. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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27-05-2010, 17:55,
Messaggio: #4
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RE: Poesie
Guardo in ginocchio la terra - Hikmet
Guardo in ginocchio la terra guardo l’erba guardo l’insetto guardo l’istante fiorito e azzurro sei come la terra di primavera, amore, io ti guardo. Sdraiato sul dorso vedo il cielo vedo i rami degli alberi vedo le cicogne che volano sei come il cielo di primavera, amore, io ti vedo. Ho acceso un fuoco di notte in campagna tocco il fuoco tocco l’acqua tocco la stoffa e l’argento sei come un fuoco di bivacco all’addiaccio io ti tocco. Sono tra gli uomini amo gli uomini Amo l’azione Amo il pensiero Amo la mia lotta Sei un essere umano nella mia lotta Ti amo marco |
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31-05-2010, 17:39,
Messaggio: #5
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RE: Poesie
Il suonatore Jones - Edgar Lee Masters
La terra ti suscita vibrazioni nel cuore: sei tu E se la gente sa che sai suonare, suonare ti tocca, per tutta la vita. Che cosa vedi, una messe di trifoglio? O un largo prato tra te e il fiume? Nella meliga è il vento; ti freghi le mani perché i buoi saran pronti al mercato; o ti accade di udire un fruscio di gonnelle come al Boschetto quando ballano le ragazze. Per Cooney Potter una pila di polvere o un vortice di foglie volevan dire siccità; a me pareva fosse Sammy Testa-rossa quando fa il passo sul motivo di Toor-a-Loor. Come potevo coltivare le mie terre, -non parliamo di ingrandirle- con la ridda di corni, fagotti e ottavini che cornacchie e pettirossi mi muovevano in testa, e il cigolio di un molino a vento - solo questo? Mai una volta diedi mani all'aratro, che qualcuno non si fermasse nella strada e mi chiedesse per un ballo o una merenda. Finii con le stesse terre, finii con un violino spaccato - e un ridere rauco e ricordi, e nemmeno un rimpianto. Tratto dall'Antologia di Spoon River, di Edgag Lee Masters, da cui Fabrizio de André trasse la sua omonima (e bellissima) canzone, parte dell'album ispirato all'Antologia (Non al Denaro, ne all'Amore, ne al Cielo)... ---- Non esistono armi pericolose, solo uomini pericolosi ----
Robert A. Heinlein - Fanteria dello Spazio |
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03-05-2011, 20:46,
Messaggio: #6
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RE: Poesie
Le loro brame segrete , le loro
selvagge vittorie sulla carne si confidavano. Una notte (avevano il giorno tutto, giorno di prima estate, vagato per la campagna insieme) insieme di stanchezza dormirono. All'alba s' incontrarono i loro corpi nudi. Fu una cosa del tutto naturale. Sandro Penna - Omosessualità (Ieri ho ritrovato il suo libro di raccolta di poesie, nascosto sotto vestiti , penne , altri libri e chissa cosa nel caos della mia stanza ) When the tie no longer binds
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03-05-2011, 21:34,
Messaggio: #7
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RE: Poesie
Grande Chanche
Il cuore che ride C. Bukowski La tua vita è la tua vita. non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza. stai in guardia. ci sono delle uscite. da qualche parte c’è luce. forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre. stai in guardia. gli dei ti offriranno delle occasioni. riconoscile, afferrale. non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta. e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà. la tua vita è la tua vita. sappilo finché ce l’hai. tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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04-05-2011, 17:34,
Messaggio: #8
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RE: Poesie
L'eternità
Arthur Rimbaud
È ritrovata.
Che cosa? L'Eternità. È il mare andato via Col sole. Anima sentinella, Mormoriamo la confessione Della notte così nulla E del giorno di fuoco. Dagli umani suffragi, Dai comuni slanci Lì tu ti liberi E voli a seconda. Poiché soltanto da voi, Braci di raso, Il Dovere si esala Senza dire: finalmente. Là nessuna speranza, Nessun orietur. Scienza con pazienza, Il supplizio è certo. È ritrovata. Che cosa? - l'Eternità È il mare andato via Col sole. Per quanto riguarda la poesia io sono incredibilmente francesista Adelasia Ha scritto:E tu sei malvagia. Molto. L'esercizio per concentrarsi è semplice. Smetti di pensare a quello che intendi fare. Smetti di pensare a quello che hai appena fatto. Poi smetti di pensare che hai smesso di pensare a queste cose. Allora troverai il Presente, il tempo che si allunga eterno, ed è davvero l'unico tempo che c'è. Lì, in quel luogo, finalmente avrai tempo di essere te stesso. - L'Assassino di Corte "Conosci questi versi, 'Quando sono diviso da te, l'alba mi sfiora il volto con le tue mani'? [...] Le parole di un altro uomo, dalle labbra di un altro uomo. Vorrei che fossero mie." - La nave in fuga |
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05-05-2011, 10:31,
Messaggio: #9
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RE: Poesie
Non ricordo se ho già aperto l'anno scorso una discussione apposita...
Per 13 anni - e per ragioni contorte - ogni 5 Maggio la mia mente è volta solo a un uomo: Napoleone Bonaparte. IL CINQUE MAGGIO
A. Manzoni Ei fu. Siccome immobile, Dato il mortal sospiro, Stette la spoglia immemore Orba di tanto spiro, Così percossa, attonita La terra al nunzio sta, Muta pensando all’ultima Ora dell’uom fatale; Nè sa quando una simile Orma di piè mortale La sua cruenta polvere A calpestar verrà. Lui folgorante in solio Vide il mio genio e tacque; Quando, con vece assidua, Cadde, risorse e giacque, Di mille voci al sonito Mista la sua non ha: Vergin di servo encomio E di codardo oltraggio, Sorge or commosso al subito Sparir di tanto raggio: E scioglie all’urna un cantico Che forse non morrà. Dall’Alpi alle Piramidi, Dal Manzanarre al Reno, Di quel securo il fulmine Tenea dietro al baleno; Scoppiò da Scilla al Tanai, Dall’uno all’altro mar. Fu vera gloria? Ai posteri L’ardua sentenza: nui Chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lui Del creator suo spirito Più vasta orma stampar. La procellosa e trepida Gioia d’un gran disegno, L’ansia d’un cor che indocile Serve, pensando al regno; E il giunge, e tiene un premio Ch’era follia sperar; tutto ei provò: la gloria Maggior dopo il periglio, La fuga e la vittoria, La reggia e il tristo esiglio: Due volte nella polvere, Due volte sull’altar. Ei si nomò: due secoli, L’un contro l’altro armato, Sommessi a lui si volsero, Come aspettando il fato; Ei fe’ silenzio, ed arbitro S’assise in mezzo a lor. E sparve, e i dì nell’ozio Chiuse in sì breve sponda, Segno d’immensa invidia E di pietà profonda, D’inestinguibil odio E d’indomato amor. Come sul capo al naufrago L’onda s’avvolve e pesa, L’onda su cui del misero, Alta pur dianzi e tesa, Scorrea la vista a scernere Prode remote invan; Tal su quell’alma il cumulo Delle memorie scese! Oh quante volte ai posteri Narrar se stesso imprese, E sull’eterne pagine Cadde la stanca man! Oh quante volte, al tacito Morir d’un giorno inerte, Chinati i rai fulminei, Le braccia al sen conserte, Stette, e dei dì che furono L’assalse il sovvenir! E ripensò le mobili Tende, e i percossi valli, E il lampo de’ manipoli, E l’onda dei cavalli, E il concitato imperio, E il celere ubbidir. Ahi! forse a tanto strazio Cadde lo spirto anelo, E disperò: ma valida Venne una man dal cielo, E in più spirabil aere Pietosa il trasportò; E l’avviò, pei floridi Sentier della speranza, Ai campi eterni, al premio Che i desidéri avanza, Dov’è silenzio e tenebre La gloria che passò. Bella Immortal! benefica Fede ai trionfi avvezza! Scrivi ancor questo, allegrati; Chè più superba altezza Al disonor del Golgota Giammai non si chinò. Tu dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola: il Dio che atterra e suscita, Che affanna e che consola, Sulla deserta coltrice Accanto a lui posò. http://www.youtube.com/watch?v=8VW8ru8DiMI marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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11-05-2011, 16:13,
Messaggio: #10
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RE: Poesie
W. Shakespeare - Sonetto 18
Shall I compare thee to a summer's day? Thou art more lovely and more temperate: Rough winds do shake the darling buds of May, And summer's lease hath all too short a date: Sometime too hot the eye of heaven shines, And often is his gold complexion dimm'd; And every fair from fair sometime declines, By chance or nature's changing course untrimm'd; But thy eternal summer shall not fade Nor lose possession of that fair thou owest; Nor shall Death brag thou wander'st in his shade, When in eternal lines to time thou growest: So long as men can breathe or eyes can see, So long lives this and this gives life to thee. Occhi-di-notte Ha scritto: |
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