Il segnalibro
cosa state leggendo?
|
20-08-2011, 01:27,
Messaggio: #1681
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
Lo confesso: sono una lettrice che si lascia facilmente trasportare dall'entusiasmo. È così che la trilogia Rose of the Prophet di Weis e Hickman si è beccata 5/5 su aNobii in barba al finale apertissimo, alle ingenuità della trama e a un paio di scelte narrative che mi hanno contrariato non poco >.< Ma quanto mi son divertita a leggerla, non avete idea! Temo che vi tedierò abbastanza con questi tre libri — se non si fa un po' di pubblicità addio ristampe italiane! — quindi almeno in questo topic chiudo qui... ;-)
Praise to Akhran! Adesso — orfana inconsolabile dei djinn e delle occhiate assassine di Zohra ^^ — mi dedicherò di nuovo alla raccolta Songs of Love and Death, riprendendola da The Marrying Maid di Jo Beverley. Occhi-di-notte Ha scritto: |
|||
21-08-2011, 09:23,
Messaggio: #1682
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
Io ho finalmente finiito qualche giorno fa "Sitael " di Alessia Fiorentino che nonostante tutte le pecche dovute alla giovane età ed inesperienza dell'autrice è riuscito a colpirmi favorevolmente .
Ieri ho cominciato "Sitael - l'ombra del principe " in teoria dovrei essere entusiasta, in pratica quelli della Flacoviio l'hanno stampato con un carattere talmente piiccolo che dovrò cavarmi un'occhio per riuscire a leggerlo. Fortuna nnell'ombra Ser |
|||
21-08-2011, 16:02,
Messaggio: #1683
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
Altro parziale dalla raccolta Songs of Love and Death: The Marrying Maid di Jo Beverley si è rivelato molto carino e mi è decisamente piaciuto nonostante la parte conclusiva risulti un pochino scialba rispetto al resto; Demon Lover di Cecelia Holland, invece, l'ho trovato pessimo... non per le puntuali descrizioni dei bavosi tentativi di accoppiamento da parte del demone, bensì per il brutto stile narrativo, confusionario e di livello scolastico.
Il prossimo racconto che voglio leggere è Love Hurts di Jim Butcher, il primo dell'antologia. Occhi-di-notte Ha scritto: |
|||
23-08-2011, 18:12,
Messaggio: #1684
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
(14-08-2011, 15:15)Caillean Ha scritto: In questa settimana di ferie mi sono divorata con somma goduria: Gli Inganni di Locke Lamora di Scott Lynch - entrato a spron battuto tra i miei dieci autori preferiti - marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
|
|||
24-08-2011, 20:32,
Messaggio: #1685
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
Il rifugio dei cuori solitari
Carino, per carità , ma afflitto da una scrittura un po' piatta; e se invece delle seghe amorose delle tre protagoniste e di tanti bambini (desiderati, capitati, in crisi d'identità e così via) l'autrice si fosse concentrata sui cani mi avrebbe annoiato di meno. L'ho fatto fuori in due giorni e comunque m'è venuta la tentazione di abbandonarlo per intercorso tedio. Mi sa che le buone letture estive mi hanno viziato... Bran Mak Morn, di Robert E. Howard Raccolta dei racconti e poesie incentrati sulla figura di Bran Mak Morn, re del mitico popolo dei Pitti, che rappresentò per stessa ammissione di Howard un'ossessione che lo accompagnò per tutta la sua carriera letteraria. Detto questo, il filo portante non è tanto Bran, che NON compare in tutti i racconti (sebbene incomba in una forma o nell'altra - divinità , re, capotribù, mito - nei migliori) quanto i Pitti stessi, con una mitografia in continua evoluzione. E i racconti stessi li ho trovati di qualità piuttosto diseguale: Un popolo nelle tenebre dovrebbe essere il primo pubblicato da Howard, e si sente: scarno e ancora molto immaturo, mi ha lasciato perplessa per la scarsa qualità dello stile; è già molto migliore Regni nella notte, con un gustoso crossover temporale con Kull; ma i veri gioielli sono Vermi della terra, splendida e macabra storia di vendetta, e L'Uomo nero, in cui Bran si presenta come idolo e divinità del suo popolo ormai allo sbando, secoli dopo la sua morte. Trascurabili gli ultimi tre racconti, in cui invece non viene nemmeno nominato; E Il piccolo popolo sembra appena una bozza, che sarebbe stata benissimo fuori dalla raccolta. Una raccolta nel complesso godibile, da procurarsi anche solo per i due bellissimi racconti di cui ho detto. E adesso mi vizio di nuovo con Elizabeth von Arnim, e il delizioso Un incantevole aprile: la storia di quattro donne infelici, che scappano dalla piovosa primavera inglese per affittare un castello medievale sulle coste assolate e fiorite dell'Italia, trovando non solo un poco di serenità , ma un accordo con sè stesse e le altre e un equilibrio interiore che le renderà persone nuove. Ah, che meraviglia questa scrittrice! One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
|||
27-08-2011, 13:05,
Messaggio: #1686
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
Fra andata e ritorno a Genova ho letto Mary Tempesta per il Progetto Xanadu; ne sono rimasta molto delusa, nonostante sia ispirato alla storia vera di Mary Read, piratessa nella ciurma di John Rakham. Personaggi vuoti, scarsa ambientazione, stile inesistente.
E una mole di errori grammaticali che mi avrebbe fatto buttare il libro dal finestrino se l'avessi pagato 18 euro invece che preso in biblioteca. Errori del calibro di e congiunzioni scambiate co è verbi, per intenderci, e doppie mancanti nei titoli dei capitoli. La Rizzoli non si può più definire un editore, è il terzo romanzo loro in pochi mesi che mi cpaita per le mani infarcito di abomini. Poi, ho appena finito il delizioso Un incantevole aprile; non mi è piaciuto quanto le Lettere di una donna indipendente, ma è comunque letteratura di altissima qualita, tonificante per lo spirito, e ricco di ironia. Stasera, per consolarmi dell'assenza di Mercor, vedrò il film. ^^ Ho per le mani un altro von Arnim, ma non voglio rovinarmelo eccedendo con un solo autore; credo che mi prenderò una pausa giallo-noir-thriller, e passerò a Carlotto, il mio primo Simenon, e l'unico Minette Walters che mi era finora sfuggito, capitato fra le mie avide manine grazie a una fortunosa donazione in biblioteca. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
|||
27-08-2011, 18:09,
Messaggio: #1687
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
(21-08-2011, 16:02)The Fool Ha scritto: Il prossimo racconto che voglio leggere è Love Hurts di Jim Butcher, il primo dell'antologia. Letto e digerito. Senza infamia né lode, direi; a tratti è anche spiritoso, ma non conoscendo la serie a cui il racconto è legato ho potuto comprendere ben poco personaggi e ambientazione. Adesso vorrei leggere la storia di Tanith Lee, Under/Above the Water. E contemporaneamente ho ripreso Peter Pan di James Barrie, stavolta con uno spirito tutto nuovo rispetto al mio primo infelice tentativo. (27-08-2011, 13:05)Tintaglia Ha scritto: La Rizzoli non si può più definire un editore, è il terzo romanzo loro in pochi mesi che mi cpaita per le mani infarcito di abomini. Ma davvero?!? È vergognoso! Occhi-di-notte Ha scritto: |
|||
27-08-2011, 18:51,
Messaggio: #1688
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
(27-08-2011, 18:09)The Fool Ha scritto:(27-08-2011, 13:05)Tintaglia Ha scritto: La Rizzoli non si può più definire un editore, è il terzo romanzo loro in pochi mesi che mi cpaita per le mani infarcito di abomini. E li bazzico poco. Immagino il resto. Comunque, aprirò una discussione sulle case editrici virtuose e non: ho notato un fortissimo calo sotto molti punti di vista in parecci dei maggiori, voglio sapere se sono io paranoica o meno. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
|||
28-08-2011, 17:06,
Messaggio: #1689
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
Piccolo aggiornamento sulle letture vacanziere, quattro libro letti - quasi cinque, non male
E dopo aver letto il C-A-P-O-L-A-V-O-R-O di Sua Santità il Destino dell'Assassino mi sono cimentata in: -Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo, il mare dei mostri. Rick Riordan. Caruccio, mi aspettavo di meglio visto quanto mi era piaciuto il primo libro della serie, ben scritto ma molto al di sotto del primo! -Morto stecchito. Charlaine Harris.Anche qui siamo molto al di sotto dei libri precedenti, scritto bene come sempre ma quasi totalmente inutile alla storia, i pochi elementi di novità avrebbero potuto trovare posto all'inizio del prossimo libro! -La Regina eretica, il romanzo di Nefertari. Michelle Moran.Ottimo romanzo storico -storico o quasi, visto che la maggior parte dei legami familiari e delle vicende del libro sono totalmente inventati dall'autrice ^^' molto appassionante però! -Amore Immortale. Cate Tiernan.Carino, per il momento non mi posso sbilanciare di più. Il libro è scritto bene, anche se per la maggior parte delle sue pagine scorre piuttosto lento. I personaggi sono ben delineati ma non hanno dei comportamenti sempre credibile tenendo conto che hanno centinaia di anni! Vedremo come si evolveranno le cose! E adesso sto quasi finendo di leggere la libreria del Buon Romanzo di Laurence Cossé che sembra essere molto bello Alessia Citazione: Tutte le cose sono belle e lo diventano ancora di più quando non abbiamo paura di conoscerle e provarle. L'esperienza è la Vita con le ali - Paulo Cohelo |
|||
28-08-2011, 17:35,
Messaggio: #1690
|
|||
|
|||
RE: Il segnalibro
Riepilogo le letture estive:
- Patricia McKillip, IL PRINCIPE DEL MARE E DEL FUOCO (trilogia comprendente: IL MAESTRO DEGLI ENIGMI DI HED 3/5 L'EREDE DEL MARE E DEL FUOCO 3/5 L'ARPISTA DEL VENTO 4/5 ) Mi dispiace dire che questa trilogia, nell'insieme, mi ha deluso: la narrazione è troppo veloce (il primoi Kay a confronto è prolisso), i nomi di luoghi e persone si attorcigliano in un pasticcio gigantesco, si capisce poco del contesto... Belli i momenti drammatici e soprattutto alcune svolte della trama: sono rimasto impassibile di fronte a quasi tutti i personaggi, tranne il mitico Har e il grandissimo Deth, che da solo giustifica la lettura di quest'opera e innalza il terzo romanzo a livelli davvero notevoli. - Patrick Rothfuss, IL NOME DEL VENTO Ho così tanto atteso questo romanzo che la delusione era molto probabile. Non è stato così, mi sono divertito moltissimo a leggerlo e ho trovato un grande Narratore di storie, anche se il romanzo è imperfetto e in qualche maniera 'amorfo': mi spiego, intendo che è un insieme di episodi - divertenti, appassionanti, più o meno originali - ma non ha una sua compiutezza nemmeno parziale (sì, so che è il primo di una trilogia, ma non si può tagliare un romanzo unico con l'accetta). Molto ma molto interessente la cornice narrativa che racchiude gli eventi, lo stile è scorrevolissimo e i capitoli molto brevi facilitano la lettura. I personaggi sono ben descritti, si muovono nello spazio narrativo con grande maestria, anche se mancano un tantino di pathos: l'autore che più accosterei a Rothfuss quanto a genere è Scott Lynch, che molto meglio gestisce le scene drammatiche per quanto finisca poi prigioniero della sua stessa trama. Che dire quindi? Ad ogni modo un ottimo romanzo di avventura ed evasione: spero che Rothfuss cresca nei prossimi episodi - Haruki Murakami, KAFKA SULLA SPIAGGIA Splendido romanzo, anche se alla fine... non tutto torna! Ho scoperto un autore capace di creare figure originalissime e accattivanti, di mostrare una cultura a noi lontanissima e di calarsi a pieno nei pensieri di un adolescente. Deve solo stare attento a tenere ben saldo il timone nei passaggi più surreali, rischia di perdersi - Blake Charlton, SPELLWRIGHT 4 stelline sono troppe, 3 poche. Il problema di questo romanzo è che nella prima parte merita 5/5, poi l'autore entra in confusione: come un cuoco che deve preparare una semplice pietanza ma alla fine mette dentro tutti gli ingredienti che ha in casa temendo che non sia abbastanza gustosa, Charlton parte con una storia originalissima (pur citando molti altri autori: Brooks, Hobb e Rowling a mio avviso, per sua ammissione Williams) ma si lascia prendere la mano nelle 100 pagine finali mettendoci dentro tutto e più di tutto. Peccato, ero pronto a gridare al capolavoro. Eppure non riesco a dargli le 3 stelle che meriterebbe, la prima parte (insieme al sistema magico e ai personaggi principali) è TROPPO perfetta. - John le Carré, IL NOSTRO TRADITORE TIPO Scriverà forse sempre lo stesso libro, ma lo scrive bene. Non mi sono annoiato un attimo in questa storia non facile da leggere e ben orchestrata. - Antonio Gambino, L'IMPERIALISMO DEI DIRITTI UMANI Forse un tantino ripetitivo e troppo centrato sugli aspetti teorici del problema: nell'insieme un saggio però interessantissimo e lucido, purtroppo non aggiornatissimo (è di 10 anni fa) - Dan Vyleta, L'UOMO DI BERLINO Forse il più bel libro dell'estate: scorrevole ma non frivolo, romanzo ma non romanzesco, scritto bene al di là del suo contenuto... una storia che funziona, una sorpresa inaspettata - Sergio Bartole, L'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO Preso per ragioni di studio, raggiunge il suo scopo di offrire una panoramica sull'ordinamento giudiziario senza entrare troppo nei dettagli; buona la prosa, ma sapevo già praticamente tutto (non è colpa dell'autore, ovviamente!) marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
|
|||
« Precedente | Successivo »
|
Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 11 Ospite(i)