Piccola guida turistica
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13-11-2012, 14:08,
Messaggio: #31
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RE: Piccola guida turistica
Anch'io ho una mezza idea s un resoconto che potrei postare... se la cosa va in porto.
Un Lagnister paga sempre i propri debiti. (24-06-2013, 20:33)Chance Ha scritto: Tu. sei. un. mostro. (26-12-2014, 13:52)Umbra Ha scritto:(26-12-2014, 13:14)Adelasia Ha scritto: Non sono la persona più brava del mondo a esprimere sentimenti... |
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13-11-2012, 20:19,
Messaggio: #32
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RE: Piccola guida turistica
(13-11-2012, 10:41)Ambra Ha scritto: Ottimo, allora presto posterò un riassuntino del viaggio in Francia di questa estate, con tanto di foto Ci contavo. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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15-11-2012, 22:34,
Messaggio: #33
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RE: Piccola guida turistica
Ci siamo, dopo una luuuuuuunga attesa, sono pronta per parlavi di:
Parigi, Normandia, Bretagna 2012! Dato che difficilmente riuscirò ad essere sintetica, cercherò almeno di essere schematica per alleggerivi la lettura (se mai avrete voglia di leggere tutta sta roba!). Cominciamo poi se qualcuno vorrà , in seguito potrà adottare lo stesso schema per rendere l'idea di una vera e propria piccola guida turistica. Periodo del viaggio e durata: Agosto 2012, 12 giorni; Tipologia di viaggio: paesaggistico-culturale; Destinazioni principali: Parigi e Costa Normanna/Bretone; Organizzazione: Tutto fai-da-te: aereo+auto a noleggio e alberghi prenotati tramite internet diversi mesi prima di partire (il viaggio si è svolto nell'affollato periodo di Ferragosto quindi era necessario organizzarsi bene). Abbiamo prima fatto una tabella di marcia dettagliata dei luoghi che volevamo visitare e poi prenotato di conseguenza gli alberghi nei luoghi da noi ritenuti più consoni. Svolgimento: prime 5 notti a Parigi e le altre 7 notti - cambiando ogni giorno albergo - nelle località sulla costa; pranzi e cene sempre in bar/ristoranti (e penso sia stata la cosa più terribile, dopo 12 giorni il mio intestino implorava pietà ). Consigli pratici per visitare Parigi: fai la carta per i musei (costa un po' ma comprende l'ingresso a tantissimi musei/monumenti e si compensa in fretta, qualche volta si evita la fila); fai l'abbonamento illimitato per i mezzi di pubblici (indispensabili); acquista da internet il biglietto per la Tour Eiffel con largo anticipo (noi siamo rimasti fregati - era già al completo - abbiamo fatto la coda e non siamo riusciti a salire al terzo piano per la troppa gente; mentre nella fila per chi aveva già il biglietto non c'era nessuno ) Consigli pratici per visitare Normandia e Bretagna: 1) se ti fermi a mangiare in un bar ordina un'insalata, ne fanno di ottime e per tutti i gusti 2) se ordini dei mules (cozze!!) aspettati di veder arrivare un PENTOLONE di mules 3) non ordinare mai una saumonette 4) ordina 1 caffè ogni 2 persone 5) tieni d'occhio l'ora, non farti ingannare dal sole alto, vai a cenare non più tardi delle 20. Avvertenze relativamente alla parte di viaggio in Normandia: per un viaggio così organizzato serve tanto, tanto, tanto spirito di avventura e adattamento perché ce ne sono capitate davvero di tutti i colori, primo tra tutti il rischio di restare senza cena perché lassù al nord dopo le 21, anche nella località più turistica e nonostante il sole ancora alto, non c'è più un bar/ristorante/chiosco aperto. Anche il McDonald (dannazione a lui, ci ha salvato la cena due volte) chiude alle 23, ammesso che tu riesca a trovarne uno. Consigli utili per organizzare un a tappe: 1) fermarti per più tempo nello stesso posto. Noi abbiamo letteralmente corso come dei matti per tutti i 12 giorni e sì, abbiamo visto così tante bellezze che se tornassi indietro rifarei lo stesso viaggio identico da cima a fondo, ma a volte è necessario fermarsi, guardarsi intorno, ammirare e respirare quei luoghi che probabilmente non rivedremo più. 2) noleggia un camper: potrai fermarti dove vuoi e quanto vuoi, mangerai quello che vuoi e all'ora che vuoi, non devi avere una tabella di marcia dettagliata né il pensiero di dover arrivare in albergo entro l'orario del check-in, hai sempre una casa con te e anche buona parte del tuo armadio Il viaggio: i luoghi visitati Parigi: la città dell'amore. Penso che sia inutile soffermasi qui a descriverla, volenti o nolenti la conosciamo tutti. In 4 giorni interi di visita (e con i nostri ritmi serrati) è stato possibile visitare ogni luogo o monumento principale. Il mio amore assoluto è andato alle due cattedrali gotiche, Notre Dame e Saint Denise, quest'ultima forse meno conosciuta perché si trova in periferia e non è praticissima da raggiungere. Ma io vi straconsiglio di andarla a vedere, è una vera meraviglia. E ho adorato il Quartiere Latino, dove non ci siamo risparmiati nemmeno una cena! Luci, colori, tutti quei deliziosi ristorantini...era impossibile resistere Poi ancora: Tour Eiffel (che ricorderemo sempre un simpatico teatrino avvenuto in ascensore ), Concirgerie (le prigioni), Saint Chapelle, il Pantheon e il Pendolo di Foucault (che ci ha lasciati con un grosso punto interrogativo per il resto della vacanza), Giardini di Lussemburgo (soprattutto la prima panchina vicino all'ingresso), Catacombe (inquietantissime), Museo D'Orsay e Le Louvre (entrambi molto velocemente, c'era troppo da vedere), Centro Pompidou (oddio, che ridere lì dentro), il Sacro Cuore, la folkloristica Montmartre, la punta di Ile de la Citè, l'Arco di Trionfo, la Reggia di Versailles ed un rilassantissimo giro in battello sulla Senna, con simpatica audioguida. Forse ho dimenticato qualcosa ma ci siamo capiti. Finita la parte Parigina del viaggio, comincia la parte più avventurosa. Infatti come prima cosa abbiamo deciso di smarrirci dentro l'aeroporto di Charles de Gaulle. Ah, se avete intenzione di noleggiare un'auto a Charles de Gaulle, ditemelo prima che vi spiego dov'è il noleggio Ecco nell'ordine le principali località toccate. Giverny: è la prima località fuori Parigi che abbiamo visto. Perché è famosa? Perché vi sorge la casa del famoso pittore Monet, un graziosa bomboniera immersa nella pace e nel verde. La casa è circondata da un grande giardino: una parte è decorata con centinaia di fiori e piante, mentre l'altra è...un giardino acquatico, con fiori acquatici. Avrete già capito che si tratta del luogo in cui Monet dipinse i suoi famosi quadri con le ninfee. Sembrava di stare in un altro tempo! Rouen: capoluogo della Normandia e città in cui Giovanna d'Arco venne bruciata sul rogo. Le sue case hanno già lo stile delle città del nord, detto "a graticci". Colorate, storte, una vera delizia per gli occhi. Anche qui c'è una enorme cattedrale, non così ben tenuta come Notre Dame e Saint Denise (immagino sia oneroso ristrutturale simili chiese) ma sicuramente un'opera di grandissimo valore artistico e non solo. Essendo stata costruita in tempi differenti, la sua facciata principale è composta da un mix di stili che la rende un po' grottesca. Fècamp: eccoci finalmente sulla costa. Io voglio atuttiicosti vedere le falesie prima di cena e trascino a forza i miei compagni sulla riva del mare. La spiaggia è ciottolosa, c'è una pace assoluta e la risacca ha un suono dolcissimo. E le falesie - le scogliere a picco sul mare - incantano con la loro bellezza. Etretat: ancora falesie, queste sono probabilmente le più famose. Bianche e bizzarre nelle loro forme, scolpite dal mare e dal vento negli anni. Insieme all'assurda puzza delle alghe fuoriuscite dall'acqua per la bassa marea, ci siamo infilati in una grotta per raggiungere la spiaggia oltre il promontorio e godere di una paesaggio veramente unico. Poi siamo scappati perché stava per rialzarsi la marea! Honfleur: è un piccolo paesino portuale, molto grazioso. Per arrivarci abbiamo attraversato il Pont de Normandie, uno spettacolo di ingegneria moderna. Le spiagge dello sbarco: questa è un parte che meriterebbe una pagina a sé ma ho promesso di essere sintetica. Basta mettere piede su queste spiagge per rendersi conto di come quella brutta alba del 6 giugno 1944 abbia trasformato questo posto in un luogo della memoria. Ovunque sono disseminati musei, tombe, carri armati, fortini, monumenti, bandiere, cimiteri. E' impressionante cercare di immaginare quel mare - che visto dall'alto delle falesie sembra infinito - disseminato di imbarcazioni da guerra, quel cielo ingombro di aeroplani; scendere in un fortino ed immaginarsi un soldato tedesco nel momento in cui capisce di non avere più scampo, poi leggere su un vecchio muro Jederzeit Feuerberei, sempre pronti a sparare. E tutto questo orrore non può che sembrare impensabile dinnanzi alla bellezza della natura selvaggia della Normandia, dove la costa si trasforma nel giro di pochi chilometri da una caletta sabbiosa ad un'alta falesia. Eppure è tutto vero, troppo sangue è stato versato su queste rive. L'apice di questa giornata è stato durante la visita al cimitero americano: un luogo disseminato di croci bianche a perdita d'occhio, che pesano infinitamente sul cuore. Si stava avvicinando l'orario di chiusura e due addetti hanno ammainato la bandiera con il rito americano, piegandola a triangolo. Un corno suonava "Il silenzio". Il mondo si è fermato e i brividi sono saliti lungo la schiena. Cap de la Hague: punto panoramico, con uno dei tanti fari che caratterizzano la costa. Granville: altra bella cittadina portuale. Mont Saint Michel: collegato alla terraferma da un sottile lembo di terra, si tratta del famosissimo isolotto in mezzo al mare su cui sorge un'abbazia dalla forma insolita (che di notte sembra stregata!). Il paesaggio intorno all'isolotto cambia continuamente, passando nel giro di poche ore da oceano a deserto di sabbia. Qui le maree toccano dislivelli fino a 14 metri! Penso che sia più spettacolare da vedere se si rimane lì per una giornata intera, noi ci siamo rimasti poche ore e il paesaggio non è cambiato molto. L'interno della "città " è un bel borghetto medievale delizioso da visitare, poi si sale e si visita l'abbazia vera e propria. Nonostante sia uno dei luoghi più famosi al mondo, l'organizzazione è pessima: il parcheggio per l'auto costa un capitale, la navetta per arrivare all'isola è a due chilometri dal parcheggio, la navetta continua a correre fino all'una di notte mentre i ristoranti/bar CHIUDONO alle 21 (ma chi cavolo ci va di notte a Mont Sain Michel se non c'è niente???). Anche l'ingresso all'abbazia costa un capitale e non include l'audioguida (se la vuoi, paghi ancora); camminare per quelle stanze e corridoi labirintici senza sapere cosa si sta guardando è veramente insignificante. Comunque anche l'interno è molto particolare, le varie stanze sono dislocate su numerosi livelli da far pensare che, senza un percorso indicato, ci si possa perdere molto facilmente. L'atmosfera è cupa e inquietante, ma forse proprio per questo affascinante. Pessima l'idea di inserire giochini di luci, proiezioni sui muri e musiche da discoteca nei cunicoli nell'abbazia: l'abbiamo trovato veramente di cattivo gusto e totalmente fuori luogo. Bellissima invece la corte con giardino interno e la vista dall'alto sul mare. Mi rendo conto che questa descrizione non invita a visitare il posto; in realtà vi consiglio di andarci proprio per la sua particolarità . Purtroppo l'organizzazione dei francesi lascia un po' desiderare. Dopo Mont Saint Michel si entra in Bretagna! Fort la Latte: un forte medievale arroccato sulle scogliere. Cap Fréhel: un imponente promontorio, anche qui c'è un bellissimo faro. Abbazia di Beauport: particolarissima chiesa senza tetto e con un bel giardino all'interno. Dinard e Saint Malo: qui ci siamo finalmente sentiti in vacanza, complice una giornata splendida con cielo azzurrissimo, 30 gradi e due località turistiche di rara bellezza. La prima è una cittadina di piccola dimensione, separata da Saint Malo da un'ampia baia disseminata di barche a vela; c'è una meravigliosa spiaggia costeggiata da un promontorio sul quale sorgono delle villette da sogno. Abbiamo pranzato di fronte a quel mare che stava toccando il picco della bassa marea: era lontanissimo e di un incredibile colore blu intenso (nelle foto lo riconoscerete senza alcun dubbio). E rosicavo perché non avevo un costume! Saint Malo è più grande, è una città fortificata da alte mura, bellissima. Intorno alla città ci sono dei piccoli fortini in mezzo al mare, raggiungibili a piedi con la bassa marea: abbiamo provato a raggiungerli ma il mare stava già cominciando ad alzarsi. Ed è stato spettacolare vedere la spiaggia cambiare forma sotto i nostri occhi nel giro di pochi minuti! I guardaspiaggia recuperavano la gente dagli isolotti mentre la gente cominciava a sfollare. Uscendo dalla spiaggia abbiamo capito perchè: un cartello avvisava del pericolo maree che possono arrivare fino a 10 metri! Che giornata fantastica! Dinan: un deliziosissimo e meraviglioso borgo medievale dall'aspetto piratesco, per l'appunto un tempo abitato dai corsari. La sera abbiamo cenato sul porto lungo il fiume, la mattina dopo abbiamo visitato la parte alta del borgo. Vi posso giurare che sarebbe il luogo ideale per il nostro Cosplay Hobbiano! *____* Giusto un po' fuori mano... E purtroppo salutiamo la Bretagna. Chartes: ultima tappa del nostro lungo viaggio, inserita a metà del lungo tratto in auto necessario per ritornare all'aeroporto. E' definita la cattedrale più bella di Francia ma...sarà che eravamo stanchi, sarà che c'erano 42 gradi e un'afa insopportabile, che non ne potevamo più di chiese e monumenti, che la cattedrale era in ristrutturazione...insomma, non ci ha entusiasmati. Stanchissimi, dormiamo un'ultima notte nella periferia di Parigi e il giorno dopo l'aereo ci porta a casa. Che in tutta sincerità ci mancava molto, specialmente il nostro letto e la nostra piadina Ecco qui, vi giuro che ho finito, spero che troviate il riassunto interessante e che non vi abbia annoiato troppo. Grazie per l'attenzione! |
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15-11-2012, 23:12,
Messaggio: #34
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RE: Piccola guida turistica
Ambra, Grazie infinite per questo regalo!
Bretagna e Normandia sono un viaggio che vogliamo fare, ruberò senza scrupoli il tuo itinerario! Se a qualcuno interessa, questo WE potrei postare il nostro viaggio scozzese, anche se non abbiamo certo foto belle come quelle di Ambra. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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16-11-2012, 00:16,
Messaggio: #35
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RE: Piccola guida turistica
Annoiato?!? Tutt'altro, Ambra: hai postato un resoconto meraviglioso!
Per non parlare delle foto, che ho ammirato (con sacrosanta invidia) qualche notte fa *__* Guardando le foto e leggendo il tuo racconto, sono rimasta particolarmente incantata dal giardino di Giverny (ho raggiunto il picco di invidia!), dalle casette di Rouen e sì, ostinatamente da Saint Michel nonostante quel che hai scritto: è uno dei pochi posti al mondo che desidererei davvero vedere, mi affascina da morire! E Dinan... adesso vorrei andare anche lì PS: Siete tutti bellissimi nelle foto, ma già te l'ho detto *__* (15-11-2012, 23:12)Tintaglia Ha scritto: Se a qualcuno interessa, questo WE potrei postare il nostro viaggio scozzese, anche se non abbiamo certo foto belle come quelle di Ambra. A me piacerebbe molto! Occhi-di-notte Ha scritto: |
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16-11-2012, 00:20,
Messaggio: #36
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RE: Piccola guida turistica
(15-11-2012, 23:12)Tintaglia Ha scritto: Ambra, Grazie infinite per questo regalo! Non ringraziarmi, sono contentissima di dividere queste informazioni con voi E sì, vorrei tanto un resoconto del vostro viaggio scozzese e le foto Tra i nostri futuri progetti ci potrebbe essere anche la Scozia, non si sa mai! Barbara, grazie anche a te! Spero tu sia riuscita nella miriade di foto a ritrovare quelle di Dinan. Anzi, metto qui il link diretto così tutta la ciurma mi saprà dire se non sembra veramente una cittadella Hobbiana |
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16-11-2012, 00:39,
Messaggio: #37
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RE: Piccola guida turistica
purtroppo non vedo le foto... ma anch'io lo scorso anno (mi pare) ho visitato Bretagna e Normandia, perciò ho ben chiare le bellezze di cui parli!
Quest'anno è toccato alla Cornovaglia. Ma la Scozia è la patria del mio cuore... non soffrissi così tanto il vento e il freddo! <3 <3 |
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16-11-2012, 00:42,
Messaggio: #38
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RE: Piccola guida turistica | |||
16-11-2012, 00:53,
Messaggio: #39
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RE: Piccola guida turistica
no, avevo problemi con il tag che mi diceva che dovevo loggarmi, ora si vedono...
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16-11-2012, 01:44,
Messaggio: #40
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RE: Piccola guida turistica | |||
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