Il segnalibro
cosa state leggendo?
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08-06-2019, 16:35,
Messaggio: #4541
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RE: Il segnalibro
Nell'ultimo periodo ho terminato Wintertite e Percepliquis, entrambi del buon Michael J. Sullivan, andando così a concludere la sua trilogia (o esalogia) d'esordio.
La serie si è rivelata una lettura pregevole, anche se non eccezionale, e ci ha regalato una delle coppie di protagonisti più affiatate e meglio scritte di cui abbia letto negli ultimi anni. ---- Non esistono armi pericolose, solo uomini pericolosi ----
Robert A. Heinlein - Fanteria dello Spazio |
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09-06-2019, 08:59,
Messaggio: #4542
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RE: Il segnalibro
Io mi arrendo dopo avere letto un terzo di Seven Blades in Black di Sam Sykes. Non è malissimo, ma è dilettantesco e, dopo essermelo trascinato per tre settimane, lo saluto.
Ho quindi letto Il cuoco dell'Alcyon di Andrea Camilleri (3/5), Montalbano atipico che però mi ha fatto piacevole compagnia. Ora, visto che ho molte perversioni e, su tutte, una nota proprensione per il masochismo, ho deciso di iniziare The Stiehl Assassin di Terry Brooks. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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11-06-2019, 16:03,
Messaggio: #4543
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RE: Il segnalibro
Non aggiorno da un secolo. OO
E' un'annata così così: sarà che sono stanca e stressata, ma negli ultimi dieci giorni ho fatto saltare tre romanzi (e mi sono pentita di aver sprecato il mio tempo con il nuovo 'thriller dell'anno', invece di far volare anche lui). Qualcosa di ben gradito l'ho comunque trovato: Gli amici silenziosi di Laura Purcell mi è piaciuto, proprio per le atmosfere goticheggianti. Personalmente preferisco più ambiguità , ma svolge bene il suo mestiere. Leggerò di certo gli altri romanzi dell'autrice, sono un ottimo intrattenimento. Perfetti per staccare il cervello sono anche i cozy mysteries di Rosa Teruzzi, anche se avrebbero decisamente meritato di più con meno seghe mentali della protagonista e, sopratutto, l'abolizione del triangolo amoroso. Georgette Heyer mi è venuta in soccorso, e Venetia si è rivelato uno dei miei romanzi preferiti ad ora; decisamente preferisco le sue protagoniste quando sono più mature in età e cervello, rispetto a scemettole di diciott'anni, come in The convenient marriage. Ottimo thriller si è rivelato il durissimo Mani nude di Paola Barbato, mentre invece The witch elm di Tana French non è al livello dei suoi romanzi precedenti - che vale comunque a dire che, invece di essere due rampe di scale sopra al thriller medio, è solamente sopra di una. Molto lento l'inizio, il primo quarto è faticoso da superare. Ma poi... Rilassanti invece i gialli per ragazzi di Katherine Woodfine, ambientati in un grande magazzino di lusso nella Londra di inizio Novecento. Infine, mi sono davvero goduto Un caso speciale per la ghostwriter di Alice Basso, ultima avventura di Vani Sarca: mi mancherà la combriccola, ma sono davvero curiosa di vedere cosa ha in mente l'Alice. Adesso, dopo aver resistito alla tentazione di far volare dalla finestra La paziente silenziosa (un cupo thriller in cui si tenta il suicidio con la tachipirina e si mete un catetere sul dorso della mano di una paziente in coma...) ritorno a The dark descent of Elizabeth Frankenstein di Kiersten White, una scrittrice che a me piace molto. Sto arrancando un po', ma fondamentalmente perché ho più voglia di leggerezza che di cupaggine. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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16-06-2019, 23:51,
Messaggio: #4544
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RE: Il segnalibro
Ho ahimè terminato The Stiehl Assassin di Terry Brooks (2,5/5). Partiamo dalle cose che funzionano: si legge velocemente e fa sussultare il cuore del lettore esperto col fan service. Andiamo alle cose che non funzionano: la trama non ha senso (fin dal riferimento del titolo), i personaggi si comportano in maniera illogica e, soprattutto, l'autore non ha più voglia. La dimostrazione principale di questo sono gli ultimi due capitoli in cui Brooks, invece che mostrare con pathos delle scene che potevano dare qualche emozione, fa un veloce resoconto degli eventi, che peraltro aveva già anticipato alcune pagine prima (così da togliere pure la sorpresa). Anche il fan service, alla lunga, stanca: se l'ultima parola del libro 8 anni fa avrebbe potuto farmi ululare dalla gioia, qui mi annoia, mi sa di presa in giro (così come il preannunciato ritorno di un certo personaggio, che pure regala una delle scene migliori del libro, benché contravvenga a tutte le regole imposte da Brooks stesso nei suoi romanzi). Peccato, la saga si avvia - finalmente! - all'epilogo, ma è una fine svogliata, triste, senza nulla di nuovo da dire.
Tranne la comparsa di un rinoceronte. Bella sorpresa davvero. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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17-06-2019, 21:53,
Messaggio: #4545
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RE: Il segnalibro
Assieme a Blanka di Jiro Taniguchi, sto leggendo Rejoice di Steven Erikson: belli entrambi.
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21-06-2019, 20:57,
Messaggio: #4546
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RE: Il segnalibro
Ho appena finito un libro bellissimo che merita lodi e lodi e lodi: The Last Romeo di Justin Myers. Scelto assolutamente per caso in libreria, racconta la storia - in parte vera - di un uomo che, lasciatosi dopo una lunghissima relazione col suo ragazzo, si fa strada nell'online dating londinese. Si ride tantissimo, si riflette altrettanto, in una serie di episodi che, garantistico, sono più che realistici. Non riesco a dire se il romanzo mi ha fatto beno o fatto male - certe cose le avrei potute scrivere io! - e la trama si incasina un po' sul finale, ma è una lettura intelligente, arguta, accattivante, scritta magnificamente e mai banale. E, molte volte, avrei voluto tanto, ma tanto prendere a sprangate sui denti il protagonista, almeno quanto avrei voluto prendere me a sprangate sui denti.
5+/5 marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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29-06-2019, 17:21,
Messaggio: #4547
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RE: Il segnalibro
Ho letto di recente Sabbia nera di Cristina Cassar Scalia, giallo ambientato a Catania. Il romanzo è imperfetto e riecheggia troppo il Commissario Montalbano; suggerirei all'autrice di cercare la propria voce piuttosto che seguire il filone narrativo di un più famoso Maestro. Il romanzo è anche in difficoltà quando tenta di dare un background alla protagonista. Ad ogni modo, si legge volentieri, migliora dopo il primo quarto, la storia è interessante e la Sicilia è sempre un ottimo sfondo. 3/5
marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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04-07-2019, 07:53,
Messaggio: #4548
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RE: Il segnalibro
Sarà il caldo o la stanchezza, ma in questo periodo sto facendo molta fatica a trovare un romanzo che mi appassioni davvero. L'ultimo stato Il problema dei tre corpi, del cinese Liu Cixin, primo di una trilogia di fantascienza e vincitore del premio Hugo. Romanzo meraviglioso, che affrontala tematica ormai trita e ritrita del Primo Contatto in mondo assolutamente inedito, originalissimo, e con una sensibilità che raramente ho trovato nella fantascienza contemporanea.
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05-07-2019, 00:41,
Messaggio: #4549
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RE: Il segnalibro
(04-07-2019, 07:53)Bluefly Ha scritto: L'ultimo stato Il problema dei tre corpi, del cinese Liu Cixin, primo di una trilogia di fantascienza e vincitore del premio Hugo. Romanzo meraviglioso, che affrontala tematica ormai trita e ritrita del Primo Contatto. Anch'io sto leggendo una storia del Primo Contatto: Rejoice di Steven Erikson. |
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08-07-2019, 19:06,
Messaggio: #4550
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RE: Il segnalibro
Ho letto in questi giorni tre libri interessanti:
- That Sense of Wonder di Francesco Dimitri (4.5/5): pubblicizzato come un libro di self-help, è lo scritto più politico, polemico e di poetica dell'autore pugliese. I vari capitoli dimostrano una grande erudizione, padronanza delle tecniche narrative e uno splendido stile di scrittura. Non so se funziona come libro di self-help - non l'ho preso come tale - ma è un condensato del Dimitri-pensiero e si legge con enorme piacere. - Conversazioni su Tiresia di Andrea Camilleri (4/5): copione dell'omonimo spettacolo teatrale, si legge in pochissimo tempo e con grande piacere. Meno politico di quanto pensassi, è un libriccino colto e ironico, da gustare in un boccone. - La morte di Penelope di Maria Grazia Ciani (4/5): si è scritto tantissimo sulla figura di Penelope eppure sappiamo poco della sua morte. In questo racconto lungo / romanzo breve, la nota grecista ci offre la sua versione, con un tocco delicato, colto, quasi impalpabile. Altra lettura veloce e interessante. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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