La Realtà Distopica di RoE: l'Errore di Robin Hobb

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SPOILER SPOILER SPOILER MAZZA QUANTI SPOILERS! O.O



Dunque, ho già parlato, nel mio post precedente (RoE e la Distopia Nascosta ) di quanto il mondo di RoE sia, a rigor di logica, un mondo distopico.


Molti sembrano aver frainteso le mie parole. RoE non è distopico per via dei draghi. E' distopico per via dei Profeti Bianchi.

I draghi sono una pessima notizia per l'umanità, ma la loro presenza massiccia renderebbe RoE un mondo magari horror, ma non distopico. La chiave di lettura per la Distopia è questa: un mondo è distopico se le persone che vi sono all'interno non hanno scelta, in quanto qualcosa di "esterno" (generalmente, un governo, ma non per forza) decide per loro.

1984 e The Giver sono esempi classici di mondi distopici. Il Grande Fratello controlla ogni cosa, vede tutto e decide la tua vita. Tu, come individuo, non hai alcuna facoltà di scelta. O, per meglio dire, quella è l'idea.
Così in The Giver ogni particolare della tua esistenza è controllato dall'esterno. A differenza di 1984, The Giver è una distopia anche piacevole. Non è male vivere in un mondo simile, se non ti spiace vivere come uno schiavo. Ma per lo più le persone hanno talmente perso la capacità di provare sentimenti veri, che neppure concepiscono una libertà.


Dove entra RoE ed i suoi Profeti in tutto questo? E perchè, nel titolo, ho parlato di errore dell'autrice?

Il tema del Profeta, del Veggente, si articola spesso nella Distopia. Esempio più famoso è il film di Spielberg "Minority Reports" in cui la polizia riesce a prendere i criminali prima che commettano i crimini, grazie a tre esseri umani veggenti. Sembra tutto meraviglioso... finchè al protagonista non viene detto che lui ucciderà qualcuno e quindi deve finire in carcere.
Lo consiglio se non l'avete visto.
Il Padre dei Veggenti/Tiranni è sicuramente Leto II di Dune. Nella versione alfa di questo post ne parlavo a lungo, ma ho deciso di tagliare, in quanto le basi di RoE e quelle di Dune sono troppo differenti per poter essere accostate, almeno a mio parere.
Non tutti i Profeti o i Veggenti della letteratura sono anche tiranni, dopotutto. La tiranni infatti, non dipende da è QUELLO che Beloved fa, ma da PERCHE' lo fa.

Se avesse detto:
"Ho riportato in vita i Draghi perchè sono creature che meritano di vivere"... Questo non avrebbe reso RoE un mondo distopico. Come ho detto, un mondo potenzialmente orribile (per gli umani) ma non distopico.
Ma i motivi di Beloved non sono questi.
Beloved, per sua stessa ammissione, riporta in vita i draghi perchè agiscano come un "controllo biologico" sugli umani (nel mio precedente esempio, gli umani erano equiparati ai bruchi, e i draghi alle vespe). Quello che fa è agghiacciante, ed è l'equivalente di liberare nel nostro sovrapopolato mondo il virus del vaiolo negli aereoporti. 9 miliardi di esseri umani sono troppi esseri umani, ma quello non è il sistema per risolvere il problema. Non un sistema minimamente morale o etico, quantomeno.
Intendiamoci, sarebbe stato lo stesso se le specie fossero state invertite. Se Beloved avesse detto ad un Elderlings suo catalizzatore:
"Riporto indietro gli umani perchè così i draghi non potranno allargarsi troppo, dovendo passare il tempo a contrastare gli umani" sarebbe stato ESATTAMENTE lo stesso.

E in questa sua motivazione, Beloved ribalta RoE. Perchè RoE diventa di colpo, da un mondo in cui le creature pensanti e senzienti (self-aware) sono libere di fare il proprio destino, di crescere e di trovare modi nuovi e diversi di vivere e convivere, in un mondo in cui uomini e draghi sono ridotti ad una condizione di animali (siamo animali. Non siamo come gli altri animali, in quanto possiamo visualizzarci come tali e siamo in grado di auto-controllo. Cosa che nessun altro animale è capace di fare). Ridurre un essere umano ad un bruco o un drago ad una vespa è secondo me un abominio, qualcosa di assolutamente disgustoso.
Noi siamo molto, molto di più. O almeno possiamo esserlo se lo vogliamo.

I Profeti quindi salvano il mondo, in apparenza, mantenendo le creature senzienti al suo interno (ripeto: sia draghi che umani) ad un livello inferiore a quello che potrebbero raggiungere. Virtualmente "stomping them down" ogni volta che cercando di raggiungere qualcosa.

Queste sono conclusioni logiche. VORREI non raggiungerle, ma purtroppo se A=B e B=C allora A=C. Questa è logica, ed è senza cuore.


Ma perchè ho parlato di errore di Robin Hobb, allora?
Perchè sono convinta che l'autrice non volesse raggiungere questo risultato. E' quanto deriva da un suo errore.

Facciamo un esempio, di un altro autore fantasy e di un altra serie: La Bussola d'Oro di Pullman.

Sia Pullman che Robin Hobb parlano di grandi temi nei loro romanzi. Pullman parla di teologia, e Hobb di biologia/ecosistemica. Entrambi lo fanno senza aver studiato gli argomenti a sufficienza.
Come Pullman, io sono atea. Tuttavia, la Bussola d'Oro, con la sua teologia da quattro soldi, mi ha profondamente irritato. Sono materie complesse, e se vuoi scriverci un libro serio sopra, devi studiarle a fondo*.

Così Hobb, quando prova a parlare del COMPLICATISSIMO rapporto tra umani e ambiente, cade in uno degli errori più grossolani che i profani fanno: credere che l'umanità debba in qualche modo diminuirsi per mantenere l'ambiente "intatto" o almeno il più intatto possibile.
Questo è sicuramente UN percorso. Alcuni lo seguono, di solito per motivi religiosi. Gli Amish per esempio, negli USA. Nessuno di questo forum, suppongo, perchè se lo seguiste non avreste una connessione internet. Ed è comunque un percorso che non comprende a fondo i profondi, simbiotici rapporti che abbiamo con il pianeta. La base di questo sistema di pensiero è che siamo semplicemente bestie come le altre. La conseguenza dovrebbe essere che, dato che siamo animali come gli altri, non dovremmo interessarci degli altri animali (nessun leone si interessa particolarmente dei gorilla. Perchè dovrebbe?) nè dovremmo produrre alcunchè di nuovo (gli animali non fanno arte). E', come ho detto, un sistema. Conosco persone che lo seguono. Conosco anche persone che hanno dell'umanità una visione così negativa da essersi iscritti al Movimento per l'Estinzione Umana Volontaria (esiste).

Ma ce n'è un altro sistema. Implica accettare che, pur essendo animali, non siamo come gli altri animali e dovremmo prenderci cura del Mondo. Questo sistema è INCOMPATIBILE con la visione di Beloved/Hobb "umanità-come-infestante-del-mondo". Significa PIU' non meno, tecnologia, ma tecnologia giusta, e essere responsabili per quanto avviene nel mondo (una delle cose su cui essere responsabili è il nostro numero).
Questo non è il modo in cui i bruchi pensano.
Questa visione filosofica è chiamata "Inclusive Humanism". Io ne faccio parte con tutto il mio cuoricino.

Nello scrivere un libro in cui, volente o meno, affrontava uno dei più grandi temi della biologia moderna, Robin Hobb si sarebbe dovuta informare di più.
Non l'ha fatto, ed il risultato è una serie anti-umanità ed un mondo distopico.

Vi lascio con una citazione del 1925 (i grandi uomini guardano avanti!) del matematico e filosofo Alfred North Whitehead:
"The prophecy of Francis Bacon has now been fulfilled; and man, who at times dreamt of himself as a little lower than the angels, has submitted to become the servant and the minister of nature. It still remains to be seen whether the same actor can play both parts"

A voi la palla




*Dan Brown non mi infastidisce come Pullman. Brown ha semplicemente scritto un libro sulle teorie del complotto alla fine.

PS: Beloved DICE spesso di apprezzare l'umanità. Ma azioni>parole. E le sue azioni e le motivazioni che da urlano.

SPOILER GENERALI TRILOGIA DELL'UOMO AMBRATO

(14-05-2013, 16:13)Tiz Ha scritto:  Così Hobb, quando prova a parlare del COMPLICATISSIMO rapporto tra umani e ambiente, cade in uno degli errori più grossolani che i profani fanno: credere che l'umanità debba in qualche modo diminuirsi per mantenere l'ambiente "intatto" o almeno il più intatto possibile.
Questo è sicuramente UN percorso. Alcuni lo seguono, di solito per motivi religiosi. Gli Amish per esempio, negli USA. Nessuno di questo forum, suppongo, perchè se lo seguiste non avreste una connessione internet. Ed è comunque un percorso che non comprende a fondo i profondi, simbiotici rapporti che abbiamo con il pianeta. La base di questo sistema di pensiero è che siamo semplicemente bestie come le altre. La conseguenza dovrebbe essere che, dato che siamo animali come gli altri, non dovremmo interessarci degli altri animali (nessun leone si interessa particolarmente dei gorilla. Perchè dovrebbe?) nè dovremmo produrre alcunchè di nuovo (gli animali non fanno arte). E', come ho detto, un sistema. Conosco persone che lo seguono. Conosco anche persone che hanno dell'umanità una visione così negativa da essersi iscritti al Movimento per l'Estinzione Umana Volontaria (esiste).

Ma ce n'è un altro sistema. Implica accettare che, pur essendo animali, non siamo come gli altri animali e dovremmo prenderci cura del Mondo. Questo sistema è INCOMPATIBILE con la visione di Beloved/Hobb "umanità-come-infestante-del-mondo". Significa PIU' non meno, tecnologia, ma tecnologia giusta, e essere responsabili per quanto avviene nel mondo (una delle cose su cui essere responsabili è il nostro numero).
Questo non è il modo in cui i bruchi pensano.
Questa visione filosofica è chiamata "Inclusive Humanism". Io ne faccio parte con tutto il mio cuoricino.

Nello scrivere un libro in cui, volente o meno, affrontava uno dei più grandi temi della biologia moderna, Robin Hobb si sarebbe dovuta informare di più.
Non l'ha fatto, ed il risultato è una serie anti-umanità ed un mondo distopico.

Io penso che nei romanzi di Robin, così come spero ci sarà nel mondo, dovrà avvenire uno sviluppo importante nel rapporto uomo/natura.
E' chiaro che noi uomini non possiamo abbandonare tutta la tecnologia che abbiamo creato fin'ora per tornare a riavvicinarci alla natura dalla quale ci stiamo allontanando sempre di più, però possiamo imparare a integrarci maggiormente con essa e a rispettarla nel migliore dei modi. Le tecnologia l'abbiamo, l'intelligenza per farlo anche. L'intelligenza, soprattutto, e quindi l'evoluzione dell'uomo nei millenni è ciò che ci distingue oggi dagli animali e dal motivo per cui non possiamo più vedere il mondo come fossimo dei bruchi (spero di aver capito bene il concetto che volevi esprimere!). Quindi dei paragrafi che ho quotato, il secondo risponde al primo: più consapevolezza e responsabilità per un miglior rapporto uomo/natura.
Non so Robin che strada prenderà nel descrivere il rapporto uomo/drago tanto desiderato dai Profeti Bianchi - devo ancora leggere le Cronache delle Giungle della Pioggia - ma non mi sentirei di dire che sia caduta in errore, tutt'altro: conoscendo ormai l'autrice ho la sensazione che sarà bravissima a gestire questo tema importante

I LUNGAVISTA [leggi]

come già fece nel rapporto tra Fitz e Occhi-di-Notte, sviluppandolo e approfondendo egregiamente le tematiche circa il rapporto uomini e animali (e che mi piacque tantissimo )

(14-05-2013, 17:33)Ambra Ha scritto:  

I LUNGAVISTA [leggi]

come già fece nel rapporto tra Fitz e Occhi-di-Notte, sviluppandolo e approfondendo egregiamente le tematiche circa il rapporto uomini e animali (e che mi piacque tantissimo )

Io non sono sicura di questo ò.ò

I LUNGAVISTA [leggi]

Ho sempre visto nel rapporto Fitz/Occhi di Notte, una idillizzazione della vita selveggia e lupesca, per così dire.
I lupi in natura vivono fino a max 8-10 anni, e spesso muoiono per problemi di denti: non riescono più a mangiare e muoiono di fame.
8 cuccioli su 10 non raggiungono la maturità.
Madre natura è una matrigna ò.ò

Ma Fitz arpeggia su quel tipo di vita (che Nightseye, giustamente, evita, perchè non è mica scemo...) come se fosse un paradiso.
Quando i denti ti fanno così male da farti morire di fame, penso la vedresti in un modo diverso <.<'''

Il rapporto Drago/Umano è un rapporto, a quanto mi giunge da tutte le fonti, di schiavitù*... Ma sul fatto che ci siamo allontanati dalla Natura... beh non è esattamente vero. Un computer è naturale, per l'uomo. Così come è naturale per i corvi giapponesi usare il traffico come uno schiaccianoci. Tutte cose assolutamente naturali.

Per dire, non siamo neanche l'unica specie che ha una possibilità di auto-estinzione. La "corsa agli armamenti" cervidi VS felini, per esempio, si è già svolta almeno 5 volte nella storia del mondo. Funziona così: i cervidi sono difficili da uccidere, quindi i felini evolvono zanne più lunghe. A cui i cervidi rispondono con corna più grosse -per difendersi- e pelli più spesse -per non essere perforate-. Quindi i felini evolvono zanne ancora più lunghe. E via di questo passo finchè uno dei due ha zanne così grosse che non riesce a chiudere la bocca, e l'altro corna così grosse da non riuscire a muoversi. Entrambi poi si estinguono rapidamente (la tigre dai denti a sciabola ed il megaloceros dell'era glaciale sono buoni esempi).
E' già successo, e probabilmente sta succedendo ancora.



Hai ragionissima nel dire che ci vuole più consapevolezza. E' anche la mia idea^^ Più consapevolezza, e più attenzione. Possiamo fare molto nelle nostre scelte quotidiane (da quelle piccole come usare la macchina o i mezzi pubblici a quelle grandi come quanti figli avere, se averne).

Personalmente, da quanto ho saputo più o meno ovunque, per ora RH non ha dato affatto una risposta differente al "CATTIVO UMANO! Come osi pensare d'essere meglio di un bruco! è.é Fila a fare lo schiavo del drago per i prossimi trecento anni! è.é"
Non ho letto RWC, ma nessuno che l'ha letto è riuscito, finora, a darmi ragioni logiche per dirmi che non è così ç_ç ("OMG I draghi luccicano! *O*" non è una ragione logica <.< >.> )

E vorrei tanto convincermi che non è quello il pensiero di RH, ma temo invece che lo sia


Grazie per la tua risposta Ambra




_______________


*Sarebbe addomesticazione se gli umani non fossero creature senzienti, cosa che siamo. E gli Elderlings non contano, in quanto non sono umani

I lungavista, Il risveglio dell'assasino [leggi]

(14-05-2013, 17:51)Tiz Ha scritto:  Ho sempre visto nel rapporto Fitz/Occhi di Notte, una idillizzazione della vita selveggia e lupesca, per così dire.
I lupi in natura vivono fino a max 8-10 anni, e spesso muoiono per problemi di denti: non riescono più a mangiare e muoiono di fame.
8 cuccioli su 10 non raggiungono la maturità.
Madre natura è una matrigna ò.ò

Ma Fitz arpeggia su quel tipo di vita (che Nightseye, giustamente, evita, perchè non è mica scemo...) come se fosse un paradiso.
Quando i denti ti fanno così male da farti morire di fame, penso la vedresti in un modo diverso <.<'''

La lunga vita di Occhi-di-notte, se non è erro, è una conseguenza del legame di Spirito che c'è tra i due. Non credo che questo passaggio meriti di essere rapportato alla realtà: è una faccenda puramente fantasy, così come i voli sulla scopa di Harry Potter D'altro canto Occhi-di-Notte rinuncia alla vita da selvaggio non certo per avere una vita più sana e lunga, ma solo per amore di quell'idiota di Fitz che non ha mai capito il suo sacrificio. Mi pare ci sia una scena all'inizio de Il Risveglio dell'Assassino (correggetemi se sbaglio) in cui il Lupo incontra i suoi simili ed è attirato da quella vita selvaggia più che mai, ma la sua decisione sempre è quella restare con Fitz.
"Resterò con te finchè non crolli"
Ma a parte questa situazione fantastica di un uomo mezzo lupo e lupo mezzo uomo, Robin nei suoi libri ha sempre una particolare cura per il regno animale: dal cavallo legato nella stalla alla gallina che sta per essere sgozzata. Grazie allo Spirito di Fitz, Robin ci tiene costantemente in informati dei sentimenti e dei pensieri degli animali di cui spesso l'uomo è inconsapevole o, peggio, indifferente. Proprio come avviene nella realtà, ahimè.

(14-05-2013, 17:51)Tiz Ha scritto:  Ma sul fatto che ci siamo allontanati dalla Natura... beh non è esattamente vero. Un computer è naturale, per l'uomo. Così come è naturale per i corvi giapponesi usare il traffico come uno schiaccianoci. Tutte cose assolutamente naturali.

Beh, no aspetta. Un computer non è naturale per l'uomo, semmai è normale. E' verissimo che siamo ormai abituati ad utilizzare il termine "naturale" nel contesto di normalità, di ordine normale delle cose, di ovvietà. Ma io se parlo di natura, parlo di tutto ciò che è legato ai quattro elementi, ai regni vegetale e animale. Quindi quando dico che ci siamo allontanati dalla natura, dico che ci sono bambini che non sanno nemmeno come è fatta una pianta di pomodoro, che passiamo la maggior parte delle nostre giornate all'interno di "quattro mura" (domestiche, d'ufficio, in fabbrica, al supermercato, al cinema....) e non all'aria aperta, che non tocchiamo nemmeno la terra con le mani perché ci si sporca. Per non parlare della totale mancanza di rispetto che abbiamo per il pianeta (sfruttamento sfrenato delle risorse, deforestazione, inquinamento e troppe ne potremmo dire).

(14-05-2013, 17:51)Tiz Ha scritto:  Hai ragionissima nel dire che ci vuole più consapevolezza. E' anche la mia idea^^ Più consapevolezza, e più attenzione. Possiamo fare molto nelle nostre scelte quotidiane (da quelle piccole come usare la macchina o i mezzi pubblici a quelle grandi come quanti figli avere, se averne).

Esatto
Quello del "ritorno alle origini" è un sentimento a mio parere sempre più diffuso: guardati intorno e guarda quante volte vedi o senti le parole "ecologico, biologico, ecosostenibile" ecc. L'umanità sta facendo un passo indietro, sarà una strada ancora lunghissima e difficile, ma è necessaria se vogliamo sopravvivere. Mio personalissimo parere: non vado oltre per non andare troppo OT.

(14-05-2013, 17:51)Tiz Ha scritto:  E vorrei tanto convincermi che non è quello il pensiero di RH, ma temo invece che lo sia

Io non penso che Robin abbia volutamente creato questo mondo distopico, ma penso sarebbe molto interessante chiederlo a lei

(14-05-2013, 17:51)Tiz Ha scritto:  Grazie per la tua risposta Ambra

Grazie a te!

Appena ho i miei libri sottomano farò un post su Fitz, Occhi-di-Notte e la Naturalistic Fallacy di Fitzy, ma non ora (fortunelli!).

Io credo che il mondo distopico possa derivare sia dal fatto che RH non ha studiato a sufficienza il tema della biologia/ecosistemica prima di scrivere un libro su quegli argomenti O dal fatto che il libro parte come un topos inverso e questo ne è il risultato ò.ò


Nel senso: pensate ad Alien, il film. Io penso che gli xenomorphi (la specie di Alien) siano creature affascinanti e ovviamente meritevoli di sopravvivere.
Non sono per questo disposta a considerare qualcuno che cerchi di piantare regine xenomorphe nel nostro mondo come altro che un nemico. MA RH riesce a convincerci che Beloved è il "buono". A pagare è il mondo, che diviene distopico.

Una cosa non esclude l'altra ò.ò

... Potrei chiederlo a RH. Ma solo dopo che ha scritto il libro su Fitz&Fool... si sa mai che se la prenda e smetta di scriverlo

Tu parti dal presupposto che, se i draghi ritornano (intendo, come specie, non i quattro gatti che ci sono adesso) gli umani siano destinati a diventare gli "schiavi" dei draghi.
Sostanzialmente ritieni che ci soppianterebbero come specie dominate. Questo sarebbe del tutto logico, nel mondo reale (quando ci sono due specie dominanti -in un determinato ecosistema- una delle due tende a sparire), ma i romanzi di Robin sono appunto dei romanzi, non un trattato scientifico. È, vero, i Draghi sono grandi, potenti, e ci considerano poco più che uno spuntino. Ma noi siamo tanti, siamo agguerriti, e non credo ci si lascierebbe sopraffare docilmente.
Alla fine -anche pensando ad alcune considerazioni fatte da un paio di draghi nei primi due libri di RWC- una via che Robin potrebbe seguire sarebbe quella "simbiotica". Non espressamente dal punto di vista "biologico", più che altro da uno "sociale". Un esempio che mi viene in mente è il ciclo di Pern, della McCaffrey (non so se avete presente)...
E -visto che a Tiz sembra piacere la fantascienza- mi verrebbe anche da citare il finale di Mass Effect 3

Grazie della tua risposta Coligne

Più o meno. Il punto è piuttosto che il mondo di RoE sembra richiedere che l'umanità sia considerata al livello di un infestante

Non ho giocato a Mass Effect! Ma i draghi di Pern sono meravigliosi Tuttavia non sembra quello il rapporto tra gli umani di RoE ed i Draghi di RoE... In Liveship, Rhys sembra sostenere che i draghi vedono gli Elderlings come dei "pet", non degli eguali :\

(20-05-2013, 20:45)Tiz Ha scritto:  In Liveship, Rhys sembra sostenere che i draghi vedono gli Elderlings come dei "pet", non degli eguali :\

Questo è vero. Però io non escluderei a priori che le cose possano cambiare. Non ho letto tutte le RWC, ma da quello che ho letto, secondo me c'è qualche possibilità che le cose si muovano in quella direzione, magri in futuro
(mi riservo di integrare/cambiare idea dopo aver letto anche City of Dragons e Blood of Dragons)

Credo che i draghi

Borgomago [leggi]

-mi riferisco ovviamente a quelli nati dal groviglio di Maulkin-

abbiano capito, o stiano iniziando a capire, che non possono più considerare gli umani come gli consideravano i loro antenati, se vogliono sopravvivere.

PS: avevo citato Pern, perché -se non ricordo male- piace anche a Robin, quindi magari una qualche influenza può averla avuta da quei libri. Oltretutto credo che quel modello sia qualcosa cui si possa aspirare, come fine ultimo (o nuovo punto d'inizio, se vogliamo). Sicuramente meglio della logica conseguenza cui portano i tuoi ragionamenti: l'estinzione di una delle due specie.

Mi farebbe piacere se fosse così Speriamo, altrimenti il mondo di RoE è altrettanto distopico per i draghi che per gli umani

Forse qualcuno che ha letto tutti i libri di RWC saprebbe darci una risposta...

(21-05-2013, 01:23)Coligne Ha scritto:  io non escluderei a priori che le cose possano cambiare. Non ho letto tutte le RWC, ma da quello che ho letto, secondo me c'è qualche possibilità che le cose si muovano in quella direzione, magri in futuro
(mi riservo di integrare/cambiare idea dopo aver letto anche City of Dragons e Blood of Dragons)

Credo che i draghi

Borgomago [leggi]

-mi riferisco ovviamente a quelli nati dal groviglio di Maulkin-

abbiano capito, o stiano iniziando a capire, che non possono più considerare gli umani come gli consideravano i loro antenati, se vogliono sopravvivere.

(22-05-2013, 10:20)Tiz Ha scritto:  Mi farebbe piacere se fosse così Speriamo, altrimenti il mondo di RoE è altrettanto distopico per i draghi che per gli umani

Forse qualcuno che ha letto tutti i libri di RWC saprebbe darci una risposta...

Ma è esattamente quello che abbiamo lasciato intendere io e Umbra, forse gli unici ad aver letto finora Blood of Dragons, già nel topic della Distopia Nascosta. Per me — e immagino che per lui sia lo stesso — è assai difficile partecipare alla discussione senza anticipare quanto avviene nelle Cronache, specie nel libro conclusivo. Non vogliatemene, ma dovrebbe valere ciò che si legge sopra — a torto o a ragione — di Pullman e Robin Hobb:

(14-05-2013, 16:13)Tiz Ha scritto:  Pullman parla di teologia, e Hobb di biologia/ecosistemica. Entrambi lo fanno senza aver studiato gli argomenti a sufficienza.

Non vedo molto senso, cioè, nel fare speculazioni sulla presunta distopia creata da Beloved senza conoscere quel nuovo mondo, appena agli albori, a cui il suo operato ha contribuito a dare origine. Potrei ribattere per ore che il futuro non appare affatto nero, né per gli umani né per gli Elderlings né per i draghi, ma dovreste credermi sulla parola poiché non voglio darmi allo spoiler selvaggio.