The willful princess and the Piebald Prince
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10-09-2013, 13:18,
Messaggio: #1
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The willful princess and the Piebald Prince
ATTENZIONE: SPOILER A TAPPETO! Una premessa: mi è piaciuto molto, molto più delle tiepide recensioni che ho visto in giro per il web. Detto questo, nessuno dei personaggi che incontriamo nella novella è particolarmente piacevole o tale da suscitare empatia, a partire da Felicity, la voce narrante: intrigante, manipolativa, possessiva e allo stesso tempo facilmente schiacciata da volontà più forti, come quella della principessa Caution o della madre; generalmente poco acuta, se non nei tasti da premere con la sua principessa per ottenere quello che vuole. E' un rapporto complicato e poco sano quello che ha con Caution, Spoiler [leggi] Ma il personaggio peggiore di tutti, il più inquietante e meschino è Spoiler [leggi] Alcuni (fra cui Pat di Pat's Fantasy Hotlist) hanno accusato la Hobb di aver utilizzato una voce narrante troppo sbiadita per risultare interessante: io non sono d'accordo. Felicity esordisce dicendo che scrive quel che scrive come testimone, e si impegna a dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità: quella che scrive è una cronaca, non un diario, e trovo che il tono moderato e oggettivo (nei limiti del possibile) che adotta siano adatti allo scopo: quello di ristabilire una verità annegata nella menzogna, e di ridare dignità al Principe Pezzato, diventato lo spauracchio delle fiabe per bambini, alla popolazione che possiede il Talento, e di ristabilire la corretta linea di successione nei Farseer. Ho adorato le note sui riti dei Sei Ducati: mi è piaciuto tantissimo assistere a come il nome viene sigillato a ogni erede dei Farseer, e alla vita (e agli intrighi) alla corte di Buckkeep; i riti di nomina dell'erede, l'addestramento successivo, il riconoscimento del re incoronato, il fidanzamento e i matrimoni: l'ho trovato affascinante. E ovviamente mi ha interessato moltissimo fare un tuffo nel passato e scoprire come ha avuto origine la leggenda nera del Principe Pezzato, e come il Talento è arrivato a esser considerato una macchia e i suoi esponenti a essere perseguitati - e come il Talento stesso è entrato nella line adi sangue dei Farseer, per arrivare al nostro Bastardo preferito. Ultima nota: la Subterranean Press è gestita da usurai dalla dubbia moralità e pessime strategie di distribuzione, ma fanno oggettivamente dei libri bellissimi: splendida la carta, ottima la rilegatura, raffinata l'impaginazione, anche se per quel che costava avrebbero potuto mettere qualche tavola in più oltre alle due (bellissime) presenti. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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10-09-2013, 19:29,
Messaggio: #2
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RE: The willful princess and the Piebald Prince
oh, come ti quoto in tutto e per tutto!! Bellissima recensione e bellissima analisi, dai personaggi alle scelte narrative!!
Inutile aggiungere che è scritto benissimo, ogni parola è perfettamente pesata. Ma lo sappiamo, è la Hobb. A me è piaciuto molto, non è una lettura in cui ti affezioni ai personaggi, ma sono comunque molto ben costruiti ed interessanti. E anch'io avrei voluto qualche tavola in più... (oh, Jon Foster, amore mio...! :wub: ) |
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13-09-2013, 12:25,
Messaggio: #3
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RE: The willful princess and the Piebald Prince
Messer Drago ha fatto un corso di un giorno a Roma.
Gli ho affidato TWP&TPP con millemila raccomandazioni per il viaggio (la sostanza del discorso era "O con il libro [intatto] o sopra il libro", sulla falsariga della raccomandazione spartana di tornare vincitori o morti, per intenderci),e ieri notte, quando è tornato, gli ho chiesto che ne pensasse. Sostanzialmente anche lui è d'accordo con me e Niji ( ): abbiamo discusso di personaggi, collegamenti alla saga, richiami, riti, politica dei Sei Ducati, stile (fa: "E' diventata ancora più brava. Non è possibile!" ), e infine (teniamo presente che era l'una e mezza di notte, io ero sveglia per l'ansia di non vederlo tornare) chiosa: "Solo una cosa non mi doveva fare - e se dovessimo andare a Londra glielo dico, eh! Insomma!" Tintaglia (preoccupata e perplessa): "Cosa?" Mercor: The willful princess and the Piebald Prince [leggi] Mercor: "Ma se l'ictus colpisce i centri del linguaggio colpisce la parte sinistra del cervello, quindi la paralisi è a destra, non a sinistra come scrive lei, dato che le aree comandate sono speculari!" Tintaglia: "..." Mercor: "Voglio dire, è un errore ragionevole, ma che si poteva evitare!" Tintaglia: "Che dici, ti proponiamo come beta reader per le consulenze mediche? OO" Signori, questo è il mio drago. Lo stesso che a passeggio per Acqui Terme, mentre io gli tiravo la manica chiedendo dolci e leccornie che vedevo sulla bancarella (negate perchè "Stiamo andando a cena" =.=) a un certo punto sbotta dal nulla: "E' pieno di pazienti neurologici! Ne ho visti almeno tre negli utlimi dieci muniti!" One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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13-09-2013, 12:30,
Messaggio: #4
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RE: The willful princess and the Piebald Prince
Ho dovuto coprire lo spoiler, Lady Drago, ma tuo marito è un genio
marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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13-09-2013, 12:32,
Messaggio: #5
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RE: The willful princess and the Piebald Prince
(13-09-2013, 12:30)Umbra Ha scritto: Ho dovuto coprire lo spoiler, Lady Drago, ma tuo marito è un genio Mi scuso di cuore, mi sono resa conto adesso di non aver avvertito che tutta la discussione è piena ddi spoiler. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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08-03-2014, 14:32,
Messaggio: #6
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RE: The willful princess and the Piebald Prince
Anche a me è piaciuto molto più di quanto avrei detto dalle recensioni.
Lady Drago ha espresso molto bene i punti di forza e debolezza: aggiungerei che, stranamente, mi ha dato un grande senso di pace e che ho adorato il personaggio di Redbird: è vero che lo si vede poco, ma lo ricorderò a lungo. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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