Steven Erikson
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28-07-2014, 00:34,
Messaggio: #1
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Steven Erikson
Apro questa discussione dedicata a Steven Erikson dato che non ho trovato un 3d che ne parla e trovo che questo autore meriti uno spazio per parlare delle sue opere.
Purtroppo con il fallimento di Armenia, la casa editrice italiana che lo pubblicava, la saga attualmente è interrotta a metà dell'ottavo volume e ancora non si sa se altri la porteranno a compimento (in lingua originale la saga è finita da qualche anno); un vero peccato perché la saga dei Caduti di Malazan o del Caduto di Malazan, a seconda di come si voglia intendere il significato del titolo (erroneamente tradotta in Italia con La Caduta di Malazan), merita davvero molto. E' di una grandezza, un'epicità al momento raggiunta da pochi: difficile tenere alta l'attenzione, senza avere cadute, per dieci libri dalle 600 alle 900 pagine l'uno. Soprattutto dà , oltre a momenti di grande adrenalina, pagine su pagine di profonda riflessione (e di una lucidità straordinaria) sulla natura dell'uomo e sulla storia. Una saga che merita davvero più attenzione di quella che finora gli è stata data in Italia, molta di più di altri che ora vanno per la maggiore. E che si avrebbe conclusa, se non si avesse avuto il vizio tipicamente italiano (volto a guadagnare il più possibile) di spezzare i romanzi in due parti. |
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28-07-2014, 12:53,
Messaggio: #2
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RE: Steven Erikson
(28-07-2014, 00:34)MrcT Ha scritto: E' di una grandezza, un'epicità al momento raggiunta da pochi: difficile tenere alta l'attenzione, senza avere cadute, per dieci libri dalle 600 alle 900 pagine l'uno. Concordo sul carattere ambizioso del progetto Malazan, dissento sulla capacità di tenere alta l'attenzione: potrebbe in parte essere colpa della traduzione italiana — all'epoca non leggevo ancora in lingua originale — ma è una delle pochissime serie fantasy che non solo ho smesso di leggere, ma di cui ho addirittura rivenduto i volumi. Ero stata un'entusiasta del primo romanzo — I giardini della luna — gli Arsori di Ponti mi sono rimasti nel cuore, ma dopo la fatica fatta nel districarmi in Memorie di ghiaccio non ho più avuto voglia di proseguire. A mio modestissimo parere, Erikson ha grandi idee, dà vita a personaggi originali e affascinanti, ma lo stile in cui li racconta è confuso e macchinoso; sembra quasi un uomo che scrive per sé stesso, senza particolare interesse a farsi seguire dal pubblico. Geniale o meno, non avrebbe avuto grande fortuna come cantastorie. Occhi-di-notte Ha scritto: |
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28-07-2014, 13:15,
Messaggio: #3
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RE: Steven Erikson
Io ho letto il primo volume in italiano, non mi ha fatto impazzire ma mi ha interessato.
Ho comprato il secondo, e ha preso polvere per 3 anni. Quando mi sono deciso a riprenderlo in mano, non ricordavo il primo ed è stato inutile andare oltre le prime dieci pagine. Penso che in futuro, se ne avrò il tempo, inizierò di nuovo la saga, in inglese, per dare a questo autore un'altra possibilità , considerato che il primo non mi era dispiaciuto. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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29-07-2014, 12:11,
Messaggio: #4
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RE: Steven Erikson
Erikson ha un approccio e uno stile non facile e di certo non immediato; soprattutto la storia che sviluppa, la storia di un mondo più che dei personaggi, è talmente grande che ci vuole tempo a capirla. La struttura della saga non è facile. Il primo romanzo si lega al terzo, il secondo al quarto, il quinto fa da sé ed è dal sesto che tutti i fili cominciano a intrecciarsi.
Nei suoi testi si percepisce che Erikson è antropologo e archeologo e che con il mondo e i personaggi che ha creato sta parlando della Storia, quell'elemento che mostra i passi, l'evoluzione, gli sbagli che fa l'umanità . Quando cominciano a venir fuori i collegamenti tra le varie storie, si capisce la portata e la profondità della saga. Come già detto non è facile, ma c'è una gran onestà nella saga Malazan, molto di più della saga ASoIF di Martin che usa pretesti furbi (sesso) per attirare lettori (molto meglio sempre di Martin la serie Wild Cards). |
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29-07-2014, 12:51,
Messaggio: #5
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RE: Steven Erikson
Mai messa in dubbio l'onestà di Malazan. Dico solo che se biasimo l'uso di facili espedienti (il sesso in ASoIaF, i pruriti adolescenziali in Harry Potter) per attirare la masse, biasimo anche chi i lettori li scoraggia attraverso il proprio stile narrativo; anche e soprattutto se ci va di mezzo una storia bella e profonda come quella di Erikson. La chiarezza nel raccontare è spesso sottovalutata. E non coincide per forza con la semplicità : per fare un esempio, non credo che WoT abbia nulla da invidiare a Malazan quanto a complessità , ma Jordan riesce a parlare al lettore e ad accompagnarlo nella storia in modo infinitamente più agevole, laddove Erikson, con un solo paragrafetto, è capace di far venire l'emicrania.
Occhi-di-notte Ha scritto: |
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29-07-2014, 13:03,
Messaggio: #6
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RE: Steven Erikson
WoT ingrana dal terzo volume: bella la storia, ma i primi due sono risultati alle volte pesanti, prolissi, ma già si capisce lo stampo della storia.
Con Malazan invece ci si trova sballottati senza capire cosa sta accadendo. Ci vuole pazienza e alle volte Erikson filosofeggia in un modo che può allontanare dei lettori. |
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29-07-2014, 13:15,
Messaggio: #7
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RE: Steven Erikson
Premesso che non ho ancora letto nulla di Erickson, devo dire che un autore che riesce a mettere insieme una storia così particolare e complessa merita a prescindere il mio rispetto.
Anche io ho sentito associare spesso a Erickson aggettivi come "Astruso ", "Incapibile " e "Noioso " però quattro volumi della WOT e non pochi mal di testa per riuscire bene a seguire l'intreccio complessissimo creato da Jordan mi hanno insegnato che il bello di certe saghe forse è proprio QUESTO ; il non essere immediatamente comprensibili, l'avere mille diversi livelli di lettura,il vedere dei pezzettini sparsi che non vogliono dire niente formare piano piano un disegno perfetto e coerente . Noi partiamo dal presupposto che sia lo scrittore a dover entrare in sintonia con i lettori, ma in alcuni casi credo debba avvenire il contrario, anche come modo per crescere ed espandere le proprie capacità di lettori ; io ci ho messo sette anni a finire "L'occhio del mondo " ma sono convintissima che ne sia valsa la pena . Mattina tu dici che Jordan segue di più il lettore, questo secondo me è indubbiamente vero a partire dal secondo libro, ma per quanto riguarda il primo ho avuto la sensazione di essere stata scaraventata brutalmente in un mondo del tutto nuovo con regole astruse, poi mi sono abituata e mi è anche piaciuto, ma ciò nonostante non mi sento di dire che "L'occhio del mondo " sia una lettura facile . Cmq tutto questo parlarne mi ha messo addosso una gran voglia di cominciarlo Fortuna nell'ombra Ser |
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07-05-2015, 01:03,
Messaggio: #8
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RE: Steven Erikson
Novità sul fronte pubblicazioni della saga Malazan in Italia: i lavori riprendono
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