Le copertine dei nostri libri
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25-01-2015, 13:28,
Messaggio: #1
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Le copertine dei nostri libri
Approfitto di questa sezione per parlare di copertine, in particolare su come si realizzano (almeno su come ho realizzato le mie).
La copertina ha la sua parte per quanto riguarda un romanzo, dato che è la prima cosa che il possibile lettore vede di esso: in pochi istanti deve comunicare quello che è scritto nelle pagine, trasmettere il messaggio che l'autore vuole comunicare e soprattutto deve mantenere quanto in pochi istanti ha trasmesso. Perché non ci si deve trovare nella condizione, come spesso accade, di vedere delle belle copertine e poi trovarsi ad avere a che fare con un testo deludente che non ha saputo dare compimento alle aspettative create; peggio ancora, trovarsi davanti delle copertine che non c'entrano assolutamente nulla con l'opera. Pertanto la sua scelta è qualcosa d'importante, da non sottovalutare. Ma che cosa si può fare se non si è una grossa ce che può investire su artisti come Michael Whelan, specie in ambito fantastico? O sì è dei bravi disegnatori, o si hanno degli amici che sono bravi disegnatori o si paga un bravo disegnatore. Oppure si sfruttano le proprie capacità . Nel mio caso, il fare fotografie. Mi piace fotografare, è un hobby che ho da diverso tempo (in questo articolo avevo scritto che cosa può spingere a fare foto; o forse si tratta di un brano di un'opera non ancora pubblicata) e che mi è tornato utile per la realizzazione della copertina di Strade Nascoste. La scelta è caduta sulla montagna innevata perché nel romanzo i protagonisti si ritrovano davanti a uno scenario del genere, in un momento che sarà il punto di svolta delle loro vicende. Questa immagine riesce a trasmettere la fredda e ruvida bellezza del paesaggio, suscitando allo stesso tempo sentimenti di meraviglia e fascino, ma anche trasmettendo quello che si prova nel trovarsi dinanzi a qualcosa di più grande dell'uomo, proprio come succede ai personaggi dell'opera. Questo deve fare una copertina: comunicare. Per le altre copertine che ho realizzato ho cercato di fare così. In Inferno e Paradiso ho unito due foto di nuvole , una con le sfumature del tramonto e una con il sole alto nel cielo per creare il contrasto di colori tra rosso e bianco e rendere la contrapposizione che si ha nella concezione di Inferno e Paradiso. Con Non siete intoccabili ho modificato la foto scattata a un fulmine mettendola in negativo e poi sfocandola per conferire un'atmosfera indefinita e spettrale, cupa, proprio come lo è il romanzo. La copertina di Per sempre ha necessitato di un poco di costruzione. La scena è stata preparata (fogli, boccetta di vetro, candela accesa, ambiente buio). La macchina fotografica è stata montata su un treppiede, impostata con le giuste regolazioni di esposizione e l'inquadratura scelta (di me si doveva vedere solo la mano), si sono scelte le modalità in bianco e nero e l'autoscatto. A quel punto mi sono sistemato sulla sedia, preso tra le dita la penna (di poiana) e aspettato che lo scatto avvenisse: in questo modo ho creato l'immagine perfetta del centro del racconto dedicato ad Edgar Allan Poe. L'immagine del volo del rapace in Lontano dalla Terra riesce perfettamente a esprimere il senso del racconto, così come è emblematica la copertina di Il Seme, rappresentazione della vita nuova che viene alla luce. L'immagine usata per Il Baluardo è stata rielaborata per conferire toni cupi, di minaccia; nel racconto non ci sono castelli, ma quanto si vede vuole essere il simbolo di qualcosa che si eleva a difesa, che si frappone alla minaccia. Anche per altri lavori che ho realizzato (L'Ultimo Potere e L'Ultimo Demone) ho già realizzato le copertine, ma di questo ne parlerò un'altra volta. |
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25-01-2015, 15:14,
Messaggio: #2
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RE: Chiacchierando di copertine...
Sai che pensandoci forse potevi aprire una discussione apposta nella Gola del Pellicano?
Più che altro perché questa discussione è dedicata alle copertine di Robin e basta...e perché comunque potrebbe essere una discussione interessante, non sei l'unico che ha pubblicato, a bordo! |
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25-01-2015, 16:19,
Messaggio: #3
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RE: [split] Chiacchierando di copertine...
(25-01-2015, 15:14)Iku Ha scritto: Sai che pensandoci forse potevi aprire una discussione apposta nella Gola del Pellicano? Iku ha parlato per lo Staff. Il topic usato precedentemente — come tutti quelli appartenenti alle sezioni Hobb e Lindholm — sono riservati all'autrice, per cui ho dovuto dividere e spostare; al più presto provvederemo a rinominare questa discussione, ma intanto suggeriteci un titolo. ;-) Occhi-di-notte Ha scritto: |
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25-01-2015, 16:37,
Messaggio: #4
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RE: [split] Chiacchierando di copertine...
Giusto
Avevo messo là perché credevo che si potesse parlare di copertine in generale (mi sembra ci fossero anche altri autori, oltre alla Hobb, come Abercrombie). In effetti il post non era di facile collocazione, dato che rientra anche in discussioni come fotografia e fotomontaggiando |
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07-02-2015, 17:38,
Messaggio: #5
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RE: Le copertine dei nostri libri
Da fotografa amatoriale, ragionerei esattamente alla tua stessa maniera: proverei a realizzare le copertine dei miei libri partendo dalle mie foto. Peccato che non scrivo!
In realtà è già successo una volta che una mia foto (una montagna, proprio come nel tuo primo caso) si è trasformata nella copertina di un libro, con qualche dovuto ritocco. L'autore, un mio amico, è riuscito poi a farlo pubblicare da un editore ma con una bellissima copertina realizzata da un copertinista di professione, e infatti sono molto felice per lui ^^ Tornando alle tue copertine, sono tutte molto belle e si amalgamano alla perfezione con i rispettivi titoli! Mi permetto di farti qualche piccola critica, se lo accetti. La prima è ottima come idea, nell'insieme è molto grigia ma deduco sia un effetto voluto. Anche la seconda ha un'ottima idea, solo che quelle nuvole rosse non mi ispirano affatto l'inferno, forse bisognava renderle più tenebrose o accentuarne il rosso. Le pennellate invece sono perfette, ricordano il fuoco. La terza e la quarta mi piacciono molto, le trovo suggestive, mentre la quinta e la sesta sono semplici ma efficaci. L'ultima è quella che mi piace meno: se dici che volevi ricreare un "simbolo di qualcosa che si eleva a difesa", in realtà quello che vedo è ben più di un simbolo che evoca un baluardo, è piuttosto un fortezza molto realistica nonostante i colori inverosimili. L'idea c'è, ma proverei a giocare su altri effetti Nel complesso, niente da dire, sei stato molto bravo ad associare titoli e immagini! Io, invece, sono una rompiballe ma i miei colleghi dello staff mi amano/odiano proprio per questo |
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09-02-2015, 17:14,
Messaggio: #6
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RE: Le copertine dei nostri libri
Grazie per gli apprezzamenti e le critiche .
La prima da' la sensazione di grigio ed è voluto, ma è una foto naturale, senza effettuare nessun ritocco (foto fatta d'inverno con nebbia che si era alzata e si stava apprestando a nevicare di nuovo). Per inferno e paradiso, sì, magari le sfumature potevano essere più cupe, ma visto il tono del racconto (ironico) ho preferito tenermi su toni più soft. Ho scelto (e poi modificato) quell'immagine per l'Ultimo Baluardo perché a me ha dato l'impressione di quello che volevo trasmettere: si tratta del castello di Montecuculo nel modenese, una costruzione realizzata in cima alla collina, che mi ha dato la sensazione di ultima difesa in caso d'attacco e che per questo ho voluto usare. Bello che una tua foto (seppure ritoccata) sia stata usata per la copertina di un libro |
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09-02-2015, 19:59,
Messaggio: #7
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RE: Le copertine dei nostri libri
ooh... questo è un po' il mio lavoro per cui perdonatemi se sarò un po' noiosa, prolissa e in generale rompibip!
Ok, non è proprio il mio lavoro... io sono illustratrice, per cui mi occupo di fornire l'immagine richiesta alla casa editrice che poi ha i suoi grafici per l'impaginazione, ma mi è capitato di lavorare con autori indipendenti o con case editrici piccole e quindi di dovermi occupare anche dell'impaginazione. In ogni caso è una cosa a cui mi piace fare caso. Mentre ovviamente non è possibile pretendere che la copertina rispecchi il contenuto del libro a livello qualitativo, sono assolutamente d'accordo nel dire che deve dare informazioni corrette riguardo al testo: deve dare la giusta atmosfera, deve comunicare correttamente il genere, deve rivolgersi al giusto target. Ovviamente tra il dire e il fare c'è di mezzo il noto mare, che in questo caso si chiamano anche "scelte di marketing" nei casi di produzioni più grandi. Partendo dalle copertine postate, devo dire che mi sono piaciute molto le tue scelte e i tuoi ragionamenti dietro ogni immagine. Anche le immagini in sé sono piuttosto belle ed è bello che siano tue. Io però non conosco i tuoi libri: le copertine rientrano nel filone di libri di cui i tuoi romanzi fanno parte? La cosa a cui io ti consiglio di fare attenzione è invece la scelta dei font e la loro disposizione sulla copertina: spesso ti avvicini troppo ai bordi e la composizione generale è a volte poco armonica. Mentre molti esagerano con font strani, effetti, colori, tu stai molto sul semplice ed è una cosa che personalmente apprezzo, attento però a non finire nell'eccesso opposto. A me gli effetti di sfumatura sui bordi delle immagini non piacciono, ma può essere una semplice questione di gusti. Quella che mi piace di più, a livello di immagine e di composizione, è la copertina de "il Seme". Poi sta molto tutto a gusti personali... con Iku e Umbra in libreria era interessante vedere come ci attraessero copertine diverse e come giudicassimo diversamente pregi e difetti. Se vi va vi parlo invece delle copertine a cui ho lavorato io anche come idea e composizione. Anche se non vi va, ve ne parlo comunque perché ormai ho già scritto il post. E' tutta roba piuttosto vecchia, ma anche per questo ne posso parlare con più oggettività , penso. Non starò a parlare delle cose che migliorerei tecnicamente nei disegni, perché non credo sia il punto del discorso e non finirei più, mi concentrerò invece sulle scelte e sulla composizione. Questa era una copertina che mi sono divertita moltissimo a fare! Era per una raccolta di racconti, per cui non avevo una specifica trama su cui basarmi... la cosa che accomuna questi racconti è semplicemente una: l'ambientazione orientale in epoca feudale, con un pizzico di magia. Penso che per raccogliere qualcosa di così vago le opzioni fossero essenzialmente due: o un paesaggio o qualcosa di simbolico. Io non sono un granché di paesaggista, amo i personaggi... per cui, si va sull'opzione due. Decido di limitare i colori al rosso, bianco e nero e di concentrarmi molto sulla composizione. Il disco rosso ovviamente vuole richiamare la bandiera del Giappone, i nomi degli autori disposti in verticale come la scrittura nipponica. Solo la geisha è dipinta, il resto è descritto semplicemente a linee. Gli archi aiutano ad inquadrare la copertina che se no rimarrebbe fin troppo "aperta", le alette presentano dei design orientaleggianti. Sono tuttora piuttosto soddisfatta di questa copertina, ritengo solo che le alette siano un po' troppo caotiche e piene, ora sceglierei di metterci un design più leggero. Forse ri-lavorerei la quarta di copertina, è un po' amatoriale. Poi, il grosso delle mie "produzioni" sono state per M.P.Black. Questa è stata particolarmente carina, perché il libro era sufficientemente il mio genere e i tempi erano sufficientemente lunghi da permettermi di lavorare realmente sul testo. Nella saga "I guardiani delle Anime", i suddetti guardiani sono personaggi che guardano lo scorrere delle vite nelle successive reincarnazioni e intervengono per "mettere a posto" cose cercando di far sì che le anime risolvano la situazione che le costringe a reincarnarsi (prendete con le pinze quello che vi ho detto, perché è passato troppo tempo perché io mi ricordi correttamente la trama... sto sicuramente canando qualcosa). Per cui abbiamo uno dei personaggi principali, mentre ai suoi piedi, a matita, ho disegnato personaggi e scene di queste vite che vengono "osservate" in questo specifico romanzo. Avevo un sacco di scritte da inserire, in questa povera copertina! La scritta "la maledizione della regina" mi rompe un po', penso che avrei dovuto organizzare meglio il disegno in modo di avere più spazio tra la testa e il titolo, e da quelle parti avrebbe potuto starci anche il sottotitolo. ^^" ok, ho già scritto un papiro per cui per ora lasciamo così, poi magari ne metterò altre. |
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09-02-2015, 21:18,
Messaggio: #8
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RE: Le copertine dei nostri libri
La pertinenza tra copertina e testo per me è d'obbligo, ma spesso questo punto di vista non è usato dalle ce, purtroppo. Per esempio La principessa di Landover di Brooks ha una copertina che non c'entra nulla: la protagonista, la figlia di Ben Holiday, è una strega e ha i capelli chiari. In copertina è stata usata l'immagine dell'Artemide (arciera con i capelli neri) disegnata di Barbieri per il suo libro sugli dei che non c'entra assolutamente niente.
Gli effetti sfumatura e cornice li ho usati per alcuni, ma che poi ho abbandonato perché potevo farne a meno, non li ritenevo importanti. Grazie per le dritte con i font e l'impaginazione, ne terrò conto Sì, punto sulla semplicità perché dopo averne provati diversi, non ho trovato quello che mi convincesse e quindi ho puntato sulla chiarezza, dato che per me il lettore deve da subito riuscire a leggere il titolo. Interessante quanto descrive, cha fa capire un po' il lavoro che c'è dietro una copertina (prendo nota dei tuoi appunti ) |
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09-02-2015, 22:02,
Messaggio: #9
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RE: Le copertine dei nostri libri
Niji, la prima è da togliere il fiato.
One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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09-02-2015, 22:06,
Messaggio: #10
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RE: Le copertine dei nostri libri
(09-02-2015, 22:02)Tintaglia Ha scritto: Niji, la prima è da togliere il fiato. Milady mi ha tolto le parole di bocca... Stilisticamente, visto anche l'argomento del libro, è perfetta! Semplicemente una delle tue opere meglio riuscite. Semplice, essenziale, ma al contempo molto d'effetto. Non puoi chiedere di meglio da una copertina. ---- Non esistono armi pericolose, solo uomini pericolosi ----
Robert A. Heinlein - Fanteria dello Spazio |
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