linguistic thread
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21-01-2016, 15:42,
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RE: linguistic thread
(21-01-2016, 15:27)Seregil Ha scritto: Sulla Zanichelli vai tranquillo, sono l'eccelenza e lì di errori non ne trovi ![]() Leggere nuoce alla stupidità
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08-02-2016, 13:13,
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RE: linguistic thread
@ all of you who are living / have been living with partners of a different mothertongue / in a country with a different language: what are your experiences with actively using languages in your every day live? Which language do you use most? With whom? Why?
Might sound a strange question, but actually I found out, that I use Italian too seldomly actively ....so I tried to analyze, why that is, as I live in Italy after all!!! It's not that I wouldn't have Italian friends, it's just.... either there are other stranieri present, whose Italian skills are even lower level than mine, so we talk in English. Or the Italians speak very good English, German or whatever, and so after a certain little time of Italian smalltalk, when the talk gets more interesting and therefore more linguistically difficult, more and more English words or grammar enter the conversation, until without realizing it, we have switched completely. And in one strange case, me and the Italian guy usually end up speaking Japanese, even when "our Japanese counterparts" aren't around. Then, I know 2 "special" stranieri: while one of them is fluent in Italian, but always talking to me in a completely incomprehensible English (and I fear my Italian sounds exactly like that), the other one (a Russian) is talking to me in an English which is spicked with 30% French. ![]() Strange enough, with them I stick to Italian easily (and wish they did the same). Yeah and of course, at home we never use Italian between us, we have already enough "little intercultural misunderstandings" to cope with in our relationship, no need to increase them. ![]() Waiting for reports... Hap Leggere nuoce alla stupidità
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09-02-2016, 17:46,
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RE: linguistic thread
E' una domanda interessante.
In effetti mi accorgo sempre più spesso che quando ti rispondo sul forum mi viene spontaneo farlo in inglese, in parte per agevolarti sapendo che in italiano fai un po' fatica, in parte perché mi piace molto parlare una lingua non mia, mi fa sentire "diversa" e in un certo senso più "cittadina del mondo". ![]() Se coi tuoi amici e in famiglia fai fatica a fare pratica (e lo posso capire) magari potresti puntare su alcune situazioni più "casuali"; per esempio al supermercato potresti rivolgere qualche parola alla cassiera mentre aspetti, oppure sui mezzi pubblici... spiegando che sei straniero, e vorresti migliorarti nella nostra lingua (onde evitare che ti guardino male se sbagli). Anche per me, italiana, non è stato facile acquisire un inglese decente, perché in casa non potevo parlarlo e con gli amici dopo cinque minuti eravamo stufi, così ho iniziato a tenere le orecchie aperte in metrò, e quando vedevo un gruppo di turisti americani o inglesi che fossero cercavo di attaccare bottone con domande banali "Che ore sono" "Che fermata siamo" "Di dove siete" cose di questo tipo, proprio per obbligarmi a parlarlo, a gestire un dialogo normale con botta e risposta. In effetti devo dire che mi ha aiutato molto, prima se mi rivolgevano una domanda in inglese (anche se capivo perfettamente) non riuscivo assolutamente a rispondere, adesso mi viene spontaneo, naturale, certo siamo lontani dalla perfezione, ma se non altro riesco a non sembrare un asino completo. ![]() Sicuramente lo studio della grammatica è fondamentale, ma anche l'ascoltare gli altri parlare e la pratica sono importantissimi. Per farti un esempio, quella frase in Giapponese chd ti ho scritto prima l'avevo sentita in un dorama, ok è una cosa banalissima, ma solo ascoltando ho potuto imparare qualcosa in più ![]() Ely |
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09-02-2016, 18:40,
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RE: linguistic thread
Mmmm...
Difficile a dirsi. Le mie esppereinze maggiori sono i periodi all'estero; quando stavo in Spagna eravamo in tre italiane in appartamento. Tra noi parlavamo italiano, ma se eravamo insieme ad altri inquilini (canadesi, americani, una cinese, alcuni francesi) parlavamo sempre spagnolo, per permettere a tutti di capirci. idem con i ragazzi tedeschi che avevamo conosciuto, anche se con loro a volte scappava più l'inglese; c'è da dire che io mi opponevo, visto che ero lì per imparare la lingua. In Italia, con stranieri parlo principalmente inglese, come all'estero; Mercor è italiano, e se a volte ci scappano espressioni in inglese è perché sono più precise in quel contesto dell'italiano (o sono intraducibili, o sono citazioni - la nostra vita comune è disseminata di citazioni XD). E' però normale mischiare varie lingue se si conoscono bene; bisogna controllarsi molto per evitare di iniziare una frase in una e finirla in un'altra (e non necessariamente la propria madrelingua ^^). ah, per essere chiari: sono madrelingua italiana, fluente in inglese, discreta in spagnolo (ero fluente ma non lo parlo da molto tempo per mancanza di occasioni - lo riprenderei in pochi giorni, comunque, per esperienza), e capisco il sardo logudorese (quella che viene chiamata "conoscenza passiva" di una lingua); con un po' di fatica leggo il francese, ma non lo parlo (anche se cerco di esercitarmi nell'ascolto). One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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02-03-2016, 11:58,
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RE: linguistic thread
E veramente interessante! Ho pensato tanti cose delle vostre riposti. Sfortunamente non mi ho riuscito a fare un comment, perche le mie pensieri non vogliono "sedersi", invece fanno un giro dopo l'altro...
Oggi ho una cosa altra, che non mi lascia in pace. è non troppo importante, però, non si vado via dalla mia testa e non trovo una soluzione che mi lascia la conzentrazione per cose più importante: sto imparando " Italian- basic vocabulary" e ci sono queste esempii: l'animo - Alfonso è sempre stato di animo buono. - Non pederti d'animo! E giusto, che una volta è di, e l'altra volta d' o è un errore? Pederti - è dativo? O accusativo? Se vedo dal "point of view" tedesco: Verliere nicht den Mut (perdi non d'animo ) in tedesco, "den Mut" è accusativo, e espero, che anche in Italiano in questo caso è un accusativo. Mi sembre impossibile, che sono 2 accusativi per un verbo, così penso che pederti deve essere un dativo....? (although a dativo together with the verb "perdere" makes a knot in my brain ![]() Leggere nuoce alla stupidità
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02-03-2016, 16:25,
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RE: linguistic thread
(02-03-2016, 11:58)Hap Ha scritto: sto imparando " Italian- basic vocabulary" e ci sono queste esempii: In ordine: - di e d' sono giusti entrambi: quando preposizione o articolo sono seguiti da vocale, possono perderla o meno; - perderti: l'italiano ha perso i casi, ma in latino (da cui deriva) esistevano verbi che reggevano un doppio accusativo. In questo caso sarebbe un dativo, ma in realtà è un verbo riflessivo, ossia un verbo in cui l'azione si riferisce al soggetto: es. lavarsi, pettinarsi i capelli, specchiarsi. Spero di esser stata chiara... One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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02-03-2016, 17:25,
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RE: linguistic thread
![]() Grazie regina draga, finalmente posso pensare alle altre cosa ![]() Leggere nuoce alla stupidità
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02-03-2016, 17:53,
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RE: linguistic thread
(02-03-2016, 17:25)Hap Ha scritto: Anche in italiano: perdersi nei dettagli, perdersi nel bosco > perdere sè stesso nei dettagli, nel bosco. Perdere qualcosa è come se reggesse un accusativo (complemento oggetto): perdere il treno, perdere la memoria. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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03-03-2016, 11:15,
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RE: linguistic thread
Grazie mille! "Perdersi nel bosco", che phrase utile per me, devo ricordo bene!
--------------- un po di Giapponese 大 dai, tai, 大きい ookii -> big, grand, suffix of superlativ daisuki: ![]() deep affection, "LOOOOOVE IT SOOOOOO MUCH!!!!!" can be used for people, food, presents, everything etc. also in the sense of "avere un debole per x", "è il mio x preferito" Dai is a prefix of the superlativ, suki is an adjective which means "love, like, voglio bene, mi piace, ..." but also "amore", daikirai "hate it so much", daigaku "highest school"= university, daikon "huge root" = white radish, daiou "high king" taihen= terrible, horrible, extremely, seriously (huge, different...), very very much etc. Leggere nuoce alla stupidità
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03-03-2016, 16:17,
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RE: linguistic thread
Chiaro.
![]() Cmq da quello che ho letto su Internet e sentito in diversi Dorama, la parola "Daisuki" viene utilizzata sia per indicare un sentimento di forte amicizia, sia per indicarne uno di amore, andrebbe un po' "interpretata"a seconda dell'atmosfera e del contesto. E qui inizia il dramma dei nostri adattatori e traduttori che, non ho mai capito perché, tendono SEMPRE a interpretarla SOLO in un senso amichevole, e la appiattiscono su un banalissimo "Ti voglio bene", che spesso e volentieri col contesto c'entra come i cavoli a merenda.Ely |
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