Robert Jordan

(04-12-2009, 13:26)Seregil Ha scritto:  Comunque al di là di quello che posso pensare e penserò dei singoli libri (bello, brutto, brodo allungato) Jordan ha avuto il merito di creare un epopea di una potenza immaginifica sconfinata e devastante e per questo lo stimo e rispetto profondamente, il suo lavoro mi ha insegnato qualcosa di importante che in fondo dovrei già sapere "Se ti arrendi ogni volta che qualcosa ti sembra troppo difficile potresti privarti di cose belle in futuro".

Concordo pienamente, Ele. Pur se volessimo riconoscerle tutti i difetti di questo mondo, La ruota del tempo resterebbe un'opera sbalorditiva per accuratezza, ricchezza e passione. È stato un destino crudele, quello di Jordan... essere messo a tacere quando si trovava a un passo dal completamento del suo progetto più ambizioso. Veramente molto triste.

(23-11-2009, 20:23)Occhi-di-notte Ha scritto:  Mi permetto di contraddire in parte la Matta ^^

Non mi ricordo di preciso dove l'avessi letto (probabimente nel forum della Ruota) ma pur non contenendo spoiler evidenti, consigliavano di leggerlo non prima del 5° libro.

Io per ora mi sono limitato a comprarlo ma a scanso di equivoci aspetterò la conclusione della saga

Aspettare la conclusione della saga? Che esagerazione: Jordan non avrebbe certo messo in circolazione un prequel che avesse contenuto spoiler sul finale della serie! Comunque, non dovresti prendere per oro colato ciò che viene detto in un forum dove la Hobb è stata definita "un filo meglio della Troisi".
A volerle riassumere, le correnti di pensiero principali su Nuova primavera sono tre:

1. leggerlo addirittura prima de L'occhio del mondo (vol.1), per saggiare lo stile narrativo di Jordan;
   
2. leggerlo dopo aver finito almeno L'occhio del mondo, per capire meglio situazioni e personaggi descritti nel prequel;
   
3. leggerlo dopo i primi 4-5 volumi della serie, ma non per motivi di spoiler bensì perché a quel punto si avrebbe una piena conoscenza di tutto ciò che viene nominato nel prequel, permettendo di comprenderlo meglio.
   

Io lo lessi ben prima di arrivare al 5° volume, mi piacque lo stesso e non credo mi abbia pregiudicato alcunché. Ma io ero fondamentalmente interessata a fare la pettegola su Lan e Moiraine; chi è interessato a ogni aspetto del racconto, a 360°, più ne rimanda la lettura e meglio lo comprenderà.

Io sono contenta di aver letto Nuova Primavera dopo il 4 libro almeno, o comunque dopo aver conosciuto più a fondo Moiraine e Lan del "presente". Conoscere il loro passato è stato bello e sotto un certo aspetto anche malinconico. XD

E' vero, Robert ha creato qualcosa di unico, un'epopea meravigliosa.

Hai ragione Mattina , davvero un destino crudele, terminare la propria vita ad un passo dal traguardo
Ad ogni modo non ho resistito e ieri ho preso "Nuova primavera " che finirà sotto il mio albero di Natale, se poi mi lamento per gli spoiler vi autorizzo a mazzafrustarmi
Fortuna nell'ombra
Ser

Oggi sono passato alla Fnac ed ho visto su uno scaffale il primo libro della trilogia Mistborn di Brandon Sanderson (era da un po' che lo cercavo per farmi un'idea di come scrivesse, in previsione della conclusione della Ruota).
Ero convinto di aver esaurito gli acquisti quando ho visto nel reparto dei libri in lingua lui:

Mi ero ripromesso di aspettare l'edizione italiana Fanucci e quella economica della Tor per amor di collezione, ma mi sono commosso solo a vedere la copertina
Non ho idea di quando riuscirò a leggerlo (devo iniziare ancora il 10°) ma adesso per intanto è qui che si lascia ammirare dietro i vetri della libreria

Anch'io sono molto curiosa di leggere qualcosa di Sanderson ...per quanto riguarda le edizioni italiane ho deciso che dopo aver finito il terzo (che ho già ordinato ) passerò alla lettura in lingua originale, la traduzione della Fanucci è qualcosa di inguardabile
A questo punto vorrei farvi partecipi di una mia personale riflessione.
Partiamo da un presupposto : Secondo quanto scritto nella prima pagina del romanzo Jordan ha scritto "The great hunt " nel 1990, la Fanucci ha acquisito i diritti su quest'opera nel 2003 , stando così le cose mi risulta un tantino difficile credere che Jordan possa aver usato nell'opera originale l'espressione "il tipo " per indicare una persona,perchè è un modo di dire che si è affermato DOPO il 1990, e che era sicuramente in auge durante il 2003, hannno in cui il libro è stato tradotto.
Ne consegue che il traduttore della Fanucci ha sostituito la parola usata da Jordan (tizio, tale, mercante eccetera ) con qualcosa di più consono ai suoi tempi (tipo ) fregandosene altamente del fatto che questo linguaggio stile "Bella raga tutto rego " fa a pugni con quello che è lo spirito originale dell'opera chiaramente di stampo epico-medioevaleggiante.
Fortuna nell'ombra
Ser

Ho finito cinque minuti fa "La grande caccia ", e devo dire che l'ho trovato di una bellezza e potenza evocativa immense.
Rispetto al primo in questo secondo volume si entra subito nel vivo dell'azione, vengono approfonditi tutti i vecchi personaggi (soprattutto Rand) ed aggiunti di nuovi (il mio preferito per ora è Hurin) in una trama sempre più complessa ed avvincente, anche se forse in alcuni punti un pochino affrettata ed ingenua; ad esempio ho trovato strano

Spoiler [leggi]

che tutti,nobili compresi, abbiano scambiato Rand per un Lord solo perchè è benvestito, di solito le persone nobili di nascita si riconoscono dal modo di comportarsi e parlare non dal guardaroba.
Allo stesso modo ho trovato affrettata e superficiale l'amicizia tra Elayne, Egwene e Min, posso capire il reciproco sollievo nel trovarsi di fronte ragazze simpatiche e socievoli, ma passare da perfette sconosciute a "Il potere del trio coincide col mio" nel giro di meno di dieci pagine mi è sembrato un pò fuori luogo .
Un discorso analogo vale per la cattura delle ragazze all'uscita delle Vie, l'eccessiva facilità con cui si sono lasciate convincere dalle parole di Liandrin "Boa costrictor" Sedai fa a pugni col loro back ground , soprattutto con quello di Nynaeve, per natura sospettosa e diffidente.
A proposito di Nyaneve devo dire che il suo personaggio si evolve in maniera stupenda complice anche la storia d'amore con Lan (bellissima e romantica ) che la costringe a maturare ed abbandonare l'immagine di Sapiente per diventare una donna più vera e completa, con tutte le debolezze delle donne innamorate.
Il finale epico fino all'ultimo respiro mi ha fatto venire la pelle d'oca, credo di aver trattenuto il fiato per tutto l'ultimo combattimento tra Rand e Il tenebroso, anche se in fondo mi è rimasto un pò d'amaro in bocca, alla fine speravo in un chiarimento tra Rand ed Egwene che purtroppo non c'è stato

Arrivata a questo punto nella lettura emergono in maniera chiara le enormi somiglianze tra Jordan e Goodkind, va detto però che se Goodkind pecca di poca originalità nei suoi romanzi ha il pregio di avere un contesto di riferimento molto, molto più piccolo, che gli consente di approfondire meglio certe tematiche che purtroppo in Jordan risultano un pochino dispersive a causa dell'ampiezza dell'ambientazione .
Per concludere un romanzo intenso, splendido, epico, che richiede pazienza e concentrazione ma che lascia una traccia indelebile nel cuore del lettore.
Fortuna nell'ombra
Ser

Elena, sono veramente felice di sapere che La Ruota del Tempo ti sta prendendo così tanto! Per te e tutti gli altri jordaniani, ecco la cover nuova di zecca per l'e-book di The Shadow Rising (L'ascesa dell'ombra), disponibile dal 19 gennaio:

Qui potete curiosare a proposito della sua realizzazione, con video e intervista al creatore Sam Weber.

E' vetusta , acciaccata e scalcagnata , ma finalmente stringo tra le mani una copia de "Il drago rinato " edizione Mondadori (1994)
O gaudio !
Fortuna nell'ombra
Ser

Orbene, ecco la trama del penultimo volume, Towers of Midnight...

"The Last Battle has started. The seals on the Dark One’s prison are crumbling. The Pattern itself is unraveling, and the armies of the Shadow have begun to boil out of the Blight.

The sun has begun to set upon the Third Age.

Perrin Aybara is now hunted by specters from his past: Whitecloaks, a slayer of wolves, and the responsibilities of leadership. All the while, an unseen foe is slowly pulling a noose tight around his neck. To prevail, he must seek answers in Tel’aran’rhiod and find a way—at long last—to master the wolf within him or lose himself to it forever.

Meanwhile, Matrim Cauthon prepares for the most difficult challenge of his life. The creatures beyond the stone gateways—the Aelfinn and the Eelfinn—have confused him, taunted him, and left him hanged, his memory stuffed with bits and pieces of other men’s lives. He had hoped that his last confrontation with them would be the end of it, but the Wheel weaves as the Wheel wills. The time is coming when he will again have to dance with the Snakes and the Foxes, playing a game that cannot be won. The Tower of Ghenjei awaits, and its secrets will reveal the fate of a friend long lost."


Fonte: Pat's Fantasy Hotlist