Il segnalibro
cosa state leggendo?
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09-11-2018, 20:33,
Messaggio: #4481
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RE: Il segnalibro
(30-10-2018, 19:53)Caillean Ha scritto: e pronto sul comodino “Magister Aetheris” di Cecilia Randall Pure io, devo solo trovare il tempo per iniziarlo... ---- Non esistono armi pericolose, solo uomini pericolosi ----
Robert A. Heinlein - Fanteria dello Spazio |
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11-11-2018, 11:59,
Messaggio: #4482
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RE: Il segnalibro
Io ho finito alcuni giorni fa The House of Names di Colm Tóibín, romanzo molto interessante, scritto in maniera ineccepibile, e con una storia enorme al suo interno che riverbera ancora dopo due millenni e mezzo.
Adesso ho iniziato il racconto The Return of the Pig di K. J. Parker marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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16-11-2018, 00:33,
Messaggio: #4483
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RE: Il segnalibro
The Return of the Pig di K. J. Parker non è all'altezza del suo autore: mi ha anzi, purtroppo, annoiato in alcune sue parti. Parker dovrebbe rallentare un po' il ritmo.
Mi è invece piaciuto tantissimo Community Service di Megan Lindholm (la nostra Robin) marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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22-11-2018, 15:23,
Messaggio: #4484
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RE: Il segnalibro
Sto leggendo The Hollow Boy, il terzo della serie Lockwood & Co. di Jonathan Stroud... come gli altri anche questo mi sta prendendo parecchio, mi spiace solo perdermi particolari e sfumature a causa della lettura del libro in inglese (su cui non sono ferratissima), ma purtroppo è l'unica opzione, dato che Salani non si decide a tradurlo...
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22-11-2018, 18:54,
Messaggio: #4485
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RE: Il segnalibro
(22-11-2018, 15:23)Jeanette Ha scritto: Sto leggendo The Hollow Boy, il terzo della serie Lockwood & Co. di Jonathan Stroud... come gli altri anche questo mi sta prendendo parecchio, mi spiace solo perdermi particolari e sfumature a causa della lettura del libro in inglese (su cui non sono ferratissima), ma purtroppo è l'unica opzione, dato che Salani non si decide a tradurlo... Tieni duro, vedrai che risultati dopo un po' - e che soddisfazione non dover dipendere più dalle traduzioni italiane! Io sto leggendo (lentissimamente, ma è un periodo disastroso) Metà di un sole giallo di Chimamanda Ngozi Adichie, un corposo romanzo storico che, solo sfondo della Nigeria degli anni '60, ricostruisce la breve vita dello stato del Biafra. Bello, ma a parte lansia dell'argomento, bastonerei tutti i personaggi eccetto un paio. Quando il primo diventa troppo pesante intermezzo con Le vedove di Malabar Hill, bel giallo ambientato nella Bombay dei primi anni Venti. Non è tanto la trama investigativa che mi intriga, quanto la ricostruzione di una società tanto varia dal punto di vista socila e religioso. Da noi sarebbe impensabile adesso, figuriamoci un secolo fa. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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26-11-2018, 22:17,
Messaggio: #4486
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RE: Il segnalibro
Presa da un lancinante attacco di nostalgia, il questi giorni ho iniziato a rileggere una delle mie serie preferite in assoluto (i primi libri fantasy che ho letto, insieme a Tolkien), quella di Fabiana Redivo, con Il figlio delle tempeste e La pietra degli elementi .
Il taglio della storia rientra tranquillamente nei canoni della fantasy classica (Tolkien e Eddings), con la compagnia di eroi che si unisce per affrontare l'oscuro nemico, e devo dire che a distanza di tanto tempo all'inizio ho trovato lo stile narrativo un po' semplicistico (non mi ricordavo che i personaggi a volte parlassero da soli ), ma sempre intrigante, coi pensieri dei protagonisti che intercalano la narrazione insieme ai messaggi telepatici che si scambiano tra loro. Ma soprattutto è stato un caloroso ritorno a casa, perché ho sempre adorato i personaggi di questa serie (specialmente Mihai ) e ritrovarli, leggerli sotto una nuova luce o riscoprire quelli che avevo dimenticato è entusiasmante come se li leggessi per la prima volta. Bellissima!! "Una felicità di cui si conosce già la fine [...] è felicità o infelicità?
Anche se sono conscia che finirà [...] voglio essere felice ugualmente."
Clover (CLAMP)
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28-11-2018, 08:37,
Messaggio: #4487
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RE: Il segnalibro
Sto (ri)legendo Le Nebbie di Avalon della Bradley, approfittando della nuova edizione di HarperColllins Italia, con nuova traduzione, testo integrale (pare infatti che il libro sia stato molto tagliato prima di essere dato alle stampe originariamente) e alcuni altri accorgimenti quali il mantenimento dei nomi originali. E' solo il primo volume il secondo esce a gennaio, in tutto saranno più di mille pagine. Ma le vale tutte.
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06-12-2018, 00:21,
Messaggio: #4488
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RE: Il segnalibro
Io ho letto Ordeal by Innocence di Agatha Christie, che ho trovato interessante ma un po' troppo frammentato nei punti di vista
marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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06-12-2018, 14:21,
Messaggio: #4489
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RE: Il segnalibro
(06-12-2018, 00:21)Umbra Ha scritto: Io ho letto Ordeal by Innocence di Agatha Christie, che ho trovato interessante ma un po' troppo frammentato nei punti di vista Hai visto la miniserie BBC dell'anno scorso? A noi era piaciuta molto. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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09-12-2018, 10:38,
Messaggio: #4490
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RE: Il segnalibro
Sono settimane che ho pochissimo tempo e ancor meno neuroni per leggere, quindi mi nutro poco e leggero.
Ho terminato con soddisfazione Jane Austen at home di Lucy Worsley, che sebbene non mi convinca del tutto nella sua interpretazione di inclinazioni e scelte della scrittrice mi è comunque piaciuto: chiaro, dettagliato e scritto con brio. Ho poi letto Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli, presunto giallo brillante di Chiara Moscardelli. Parte divertente, e poi irrita con la solita pletora di personaggi simpatico-grotteschi e la protagonista stravagante, complessata ma intelligentissima. Non ce la posso fare. Bellissima invece La trilogia delle ragazze di Beatrice Masini, che raccoglie un racconto (I bottoni) e due romanzi brevi: L'estate gigante, sull'estate di una ragazzina che sceglie come compagni al mare un gruppo di bambini più piccoli, e Giù la zip, che racconta un anno al terzo anno di liceo classico in una scuola femminile degli anni '70: amori e amicizie, ribellioni e tradimenti. Sono tutti e tre racconti minimi, quotidiani, di grande delicatezza. Poi, per colpa di Clover, sono caduta nelle grinfie di Georgette Heyer: L'incantevole Amanda, recuperato in biblioteca in un raid per letture rilassanti, era giusto quello che ci voleva per una lettura che mi facesse sorridere più di una volta. ^^ Adesso sto leggiucchiando Fermate gli sposi! di Sophie Kinsella, altra carta di leggerezza contro noia e malinconia, anche se pure le sue protagoniste a svampitezza non scherzano. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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