Considerazioni sulla trilogia
non contiene spoiler
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25-03-2009, 11:18,
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RE: Considerazioni sulla trilogia
(21-03-2009, 03:48)The Fool Ha scritto:(21-03-2009, 00:52)Beloved Ha scritto: entrare nella testa(di basalto...)di Fitz Hee hee, su questo ci sarebbe parecchio da discutere. Beloved ed io abbiamo avuto modo di esporci vicendevolmente questa teoria. Alla prima occasione che ho di parlarle le propongo di strutturare una discussione nella sezione più adatta. Messer Esagerato Ci si può allontanare solo fino a un certo punto dalla propria vera anima prima che il legame si spezzi, o ci richiami indietro. Io sono fortunato. Sono stato richiamato. Cammino ancora una volta nella fedeltà a me stesso. |
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05-08-2009, 17:47,
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RE: Considerazioni sulla trilogia
Ciao a tutti...sono nuova ^^
Già da un po di tempo ho letto le saghe dei lungavista e dell'uomo ambrato...non sapendo che tra le due c'era borgomago. Naturalmente dopo le avventure di Fitz non riuscivo a trovare nient'altro di valido da leggere, quindi mi sono decisa a leggere la saga di borgomago...però...grande delusione. Nonostante l'autrice sia la stessa trovo grande differenza nella scrittura, forse dovuta al diverso traduttore/trice??? non riesco ad appassionarmici e il secondo volume attende ancora di essere letto ç___ç Inoltre il saltare da una scena ad un altra senza avviso e senza dare delle informazioni di volta in volta sui personaggi è un po frustrante... Ho amato troppo Fitz... spoiler "grave" sul finale di Fool's Errand (Il risveglio dell'assassino) [leggi] ... per godermi questa saga??? |
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05-08-2009, 18:33,
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RE: Considerazioni sulla trilogia
Delusione?
![]() A me è piaciuta tanto quanto la prima trilogia di Fitz! La traduttrice è sempre la stessa, la differenza è nella gestione della persona narrante: le due trilogie di Fitz sono scritte in prima persona, mentre Borgomago nella canonica terza persona! Infine il salto di scena in scena credo sia dovuto al gran numero di personaggi e situazioni che la scrittrice ha tirato in ballo: avvengono troppe cose contemporaneamente e i salti sono inevitabili! E secondo me aggiungono anche suspance alla trama perchè ogni volta lasci i personaggi sul più bello! Mi sono permesso di modificarti il post perchè hai scritto uno spoiler gigantesco senza oscurarlo! Per maggiori informazioni sugli spoiler e sulla loro gestione ti invito a leggere questo articolo! (Link all'articolo) Mi raccomando, fai più attenzione perchè potresti rovinare la lettura agli altri! ![]() Ora però goditi il forum ed il sito! Benvenuta! ![]() P.S.: Ti consiglio di finirti la trilogia perchè c'è un piccolo particolare che ti farà rivalutare l'opera! Ovviamente non posso svelartelo ora! ![]()
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06-08-2009, 23:02,
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RE: Considerazioni sulla trilogia
Ciao e benvenuta a bordo, Aretha!
![]() ![]() Non sei la prima e non sarai neanche l'ultima lettrice di Robin a non apprezzare I mercanti di Borgomago. Personalmente appartengo a quei fortunati che adorano tutte e tre le serie (e ora anche il nuovissimo Dragon Keeper *_* ), quindi non riesco a condividere il tuo giudizio. Ne comprendo le ragioni, però: se hai amato la narrazione intimista in prima persona de I Lungavista e de L'uomo ambrato, è normale che il racconto classico in terza persona di Borgomago possa deludere le tue aspettative. Io ho apprezzato moltissimo la scelta di Robin di non fossilizzarsi sulla narrazione in prima persona, e quindi su Fitz e i Sei Ducati. Il cambiamento di stile e di personaggi e l'ampliamento dell'ambientazione non rappresentano una caduta di stile, tutt'altro; ai miei occhi sono la dimostrazione della creatività dell'autrice, della sua capacità di rinnovarsi e della sua serietà professionale. La Hobb avrebbe potuto svendersi sul mercato - come tante altre sue colleghe e colleghi di cui non faccio il nome - sfornando un romanzo di Fitz all'anno, infischiandosene della qualità delle trame e della ripetitività (inevitabile) delle situazioni. Invece non lo ha fatto. Questo, secondo me, significa essere dei professionisti e avere rispetto per i propri personaggi. Significa anche volersi mettere alla prova come scrittrice, ed è una cosa che richiede un certo coraggio: aver dato alla stampa Soldier's Son, che nulla a che vedere con il ciclo di romanzi che le ha dato la fama, è stata forse la dimostrazione più alta in tal senso. Borgomago meriterebbe di essere giudicata/criticata per sé stessa e non soltanto perché diversa da I Lungavista, tanto più perché le vicende delle navi viventi sono intrecciate strettamente (e in modo geniale!!!) a quelle dei Sei Ducati. Fra l'altro, almeno a parer mio, nessuno che abbia saltato Borgomago o anche solo Ship of Destiny (La nave del destino) può aver compreso e apprezzato pienamente ciò che accade ne L'uomo ambrato. Se Robin ha scritto le trilogie in quest'ordine - e in questo modo - ha avuto le sue ottime ragioni. Se sei rimasta così scontenta deve essere proprio una questione di gusti, poiché evidentemente non ti piacciono i romanzi corali, che sono un continuo rimpallo fra i POV (=punti di vista) dei tanti protagonisti. Dubito che cambierai idea continuando a leggere, quindi! ç__ç Va detto, però, che La nave della magia è solo la prima metà del primo libro della trilogia (che la Fanucci ha disgraziatamente spezzato in due parti) e quindi la storia - fin dove hai letto tu - non è neppure entrata nel vivo. Per dire, La nave della magia mi era piaciuto molto all'epoca, ma solo leggendo il seguito mi appassionai ai personaggi e alle loro vicende. Insomma, spero che in futuro tu possa almeno in parte rivedere il tuo giudizio. Ma se ciò non accadesse, poco male: ti aspetto nelle altre sezioni per discutere con noi di Fitz, del Matto e di tutto ciò che invece ti ha stregato delle storie di Robin Hobb! ![]() ![]() Di nuovo, benvenuta fra noi! ![]() ![]() Occhi-di-notte Ha scritto: |
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22-03-2012, 15:17,
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RE: Considerazioni sulla trilogia
E riesumiamo un'altra discussione...
![]() L'occasione è un articolo che ho twittato già qualche tempo fa; è di Ellen Gregory, anche lei scrittrice, ed è un breve (ma sentito) elogio ai Liveship Traders e alle grandi capacità narrative di Robin Hobb. ![]() Character and conflict in The Liveship Traders traduzione [leggi] ![]() Occhi-di-notte Ha scritto: |
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22-03-2012, 16:38,
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RE: Considerazioni sulla trilogia
Grazie Mattuccia
![]() ![]() Anche perché, sarà che il primo libro in assoluto che io abbia letto della Hobb è proprio La nave della magia (seguito dalla trilogia dei Lungavista, però ![]() ![]() Adelasia Ha scritto:E tu sei malvagia. Molto. L'esercizio per concentrarsi è semplice. Smetti di pensare a quello che intendi fare. Smetti di pensare a quello che hai appena fatto. Poi smetti di pensare che hai smesso di pensare a queste cose. Allora troverai il Presente, il tempo che si allunga eterno, ed è davvero l'unico tempo che c'è. Lì, in quel luogo, finalmente avrai tempo di essere te stesso. - L'Assassino di Corte "Conosci questi versi, 'Quando sono diviso da te, l'alba mi sfiora il volto con le tue mani'? [...] Le parole di un altro uomo, dalle labbra di un altro uomo. Vorrei che fossero mie." - La nave in fuga |
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