Su un eventuale seguito de “L'uomo ambrato”
SPOILER GRAVI su “I Lungavista” e “L'uomo ambrato”
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23-03-2009, 04:27,
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Su un eventuale seguito de “L'uomo ambrato”
ATTENZIONE
Se non avete ancora letto I Lungavista e L'uomo ambrato evitate questa discussione! Questo thread si rivolge a quanti hanno già letto I Lungavista, L'uomo ambrato e, possibilmente, anche la maggior parte di Borgomago (per avere una visione più completa dei libri degli Elderlings).
Non vi propongo una discussione sul finale de Il destino dell'assassino, di cui forse sarebbe meglio parlare altrove. Vi propongo invece di leggere il lungo sfogo di Robin Hobb e di dire la vostra su un eventuale seguito della storia di Fitz e del Matto: che tipo di continuazione aveva in mente Robin? La scriverà mai? Perchè è così emotiva al riguardo? (Tenete presente che il suddetto sfogo, postato in origine sul suo newsgroup, è stato da lei cancellato qualche tempo dopo)
Ma, soprattutto, la domanda che vi pongo è questa: dovrebbe davvero scrivere un seguito, secondo voi? ![]() ![]() Occhi-di-notte Ha scritto: |
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23-03-2009, 23:07,
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RE: Su un eventuale seguito de L'Uomo Ambrato
Orbene,miei signori,mettetevi comodi!
Dunque dunque...lo sfogo della Hobb è incredibile,davvero.Non lo conoscevo e ti sono grata di avercelo proposto.Per molti versi,lo trovo inquietante...ci apre il suo cuore,ci dice delle cose di lei che non so se abbia mai detto altrove.Ci da una lettura dei suoi personaggi più noti,nuda e cruda.E quello che non dice di loro è altrettanto pesante!Ci fa capire molte cose nuove sul suo modo di concepire la storia. Ma soprattutto,dice chiaramente che,non fosse stato per tutti quei lettori che l'hanno stroncata,avremmo un seguito alla trilogia dell'Uomo Ambrato già da tempo. Potere di internet... Chi sono questi lettori infelici e scatenati al punto da aver subissato la scrittrice di critiche,pianti,richieste di rettifiche e spericolate fan-fict con finali alternativi?Coloro che volevano,e immagino vogliano ancora,vedere Fitz legato sentimentalmente al Matto. Ebbene,la Hobb lo dice chiaro e tondo:scordatevelo.Di più,non avete proprio capito niente dei miei personaggi,dell'indirizzo che avevo intenzione di dare alla storia!Se il Matto è maschio,Fitz non diventerà certo gay,se il Matto è femmina,Fitz ama Molly punto. Perciò,per non deludere nessuno(e non subire nuove ire),la vera conclusione delle vicende di Fitz e del Matto per ora ve la scordate! Io credo che questo libro vedrà la luce,anzi ne sono certa.Non per noi lettori,ma per lei e i suoi amati personaggi,lei sa che glielo deve.Con quali contenuti,lo temo e lo ignoro grandemente! Lo ammetto,anch'io avrei voluto Fitz legato al Matto.Non per amore di un mero "e vissero tutti felici e contenti",ma perchè il Matto è così immenso nel suo amore,così solo...lui porta sulle sue spalle il fardello più grande,avendo la responsabilità delle sorti del mondo intero...e per questo si dona totalmente,fino al sacrificio di sè stesso,dopo esser stato per 9 libri di un fascino,di un mistero e di una dolcezza unici. E come si chiude,per ora, la sua vicenda?Con la certezza che non avrà mai l'unica cosa che abbia mai desiderato per sè.Mentre per gli altri personaggi,anche minori,c'è l'happy-end.Quello di Fitz poi,è ai limiti del dolciastro...Beh,chi la pensa come me,non ha capito niente.Allora mi chiedo:cosa voleva dire Robin,in verità?Qual'è la sua vera visione del mondo? Alla fine del suo sfogo,parla del saper affrontare e superare le perdite,facendo una scelta e guardando poi avanti.E' esattamente ciò che fa Fitz alla fine di F'F,scegliendo Molly.Tra parentesi,lo posso anche capire,ma odio il modo assurdo in cui lui si ostina a non accettare i sentimenti del Matto,non ha senso,e il messaggio che sembra dare è spiacevole:gay è sbagliato,non merita riconoscimento,oppure...chissenefrega! La morale della Hobb è bella e giusta,ma non dovrebbe pretendere che i suoi lettori,di media ancora giovani,la possano accettare senza remore.A 20-30anni non ti importa del tuo passato perchè ne hai poco e molto di più è davanti a te. Quindi,lo deve scrivere questo libro?in che modo? Io...preferirei di no, per ora.Per ora noi possiamo sognare che il Matto non sia stato saggio e che Fitz si sia semplicemente sentito incompleto...che il menestrello abbia ripreso la sua musica verso il gran finale...e che sia così ricominciata la danza del caso,con i giusti ballerini e due anime in qualche modo unite,finalmente. I sogni sono l'unica realtà della vita. |
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25-03-2009, 11:43,
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RE: Su un eventuale seguito de L'Uomo Ambrato
Misery non deve morire lo abbiamo visto tutti vero?
![]() Sinceramente non so bene da che parte prendere questo autore. Solitamente detesto le persone "che scrivono troppo" e lei sembra davvero irrefrenabile. Eppure... eccomi qua, impantanato negli intrighi di corte, e ad aspettare freneticamente qualsiasi novità che possa ampliare i dettagli e le informazioni disponibili di questo mondo. Beloved, mia Regina, non prendertela per il tono semi-faceto della mia risposta, giassai che il ballo è in corso ![]() Secondo edit: sono finalmente riuscito a leggere a modo quanto scritto da RH. Beh, non c'è che dire, rispecchia bene i suoi personaggi ed i suoi stati d'animo. Apprezzo diverse delle sue frasi. Ad ogni modo, sarò in controtendenza, ma ho adorato la fine del "Viaggio" e l'ultima frase mi mette i brividi ogni volta; come pure ho apprezzato la fine in "Destino" per quanto riguarda Fitz, sia per il commiato con Umbra, che con la sua "sistemazione". Il matto merita un discorso a parte, visto che si trova un po' spiazzato dalle scelte operate dal Cambiamento. Messer Esagerato Ci si può allontanare solo fino a un certo punto dalla propria vera anima prima che il legame si spezzi, o ci richiami indietro. Io sono fortunato. Sono stato richiamato. Cammino ancora una volta nella fedeltà a me stesso. |
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26-03-2009, 14:23,
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RE: Su un eventuale seguito de L'Uomo Ambrato
Io ebbi la fortuna, cinque mesi fa, di leggere una delle prime ammissioni della Hobb sul finale_non_finale di Fool's Fate appena qualche ora dopo aver terminato il libro. Letti febbrilmente gli ultimi righi, messo via il volume, quella notte non feci altro che sedermi davanti al computer per cercare una conferma a ciò che sentivo di sapere per certo. Cioè che quella non poteva essere la fine della storia di Fitz e Beloved.
Il caso volle che la mia conferma, che moltissimi altri lettori avevano dovuto attendere per anni, la trovassi quasi subito. E fu un bene perché altrimenti, credetemi, non mi sarei data pace. In nessuna maniera avrei potuto convincermi che la Hobb desiderasse davvero lasciare le cose in quel modo. La mia incredulità davanti al finale di FF non era tanto legata al ricongiungimento di Fitz con Molly, né alla partenza del Matto e nemmeno ai tanti - forse troppi - misteri sul suo conto che avevo invano sperato di dissipare. Non erano i fatti che contestavo, seppur non potessi dirmi contenta neanche di questi (come avrò modo di spiegare nel thread sulla conclusione di FF). Semplicemente io non riuscivo ad accettare il modo in cui questi fatti si erano consumati. Robin ha sempre ricercato la plausibilità nel comportamento dei suoi personaggi. Ha sempre badato di far compiere loro delle scelte che fossero in linea con il loro pensiero e i loro sentimenti. Almeno fino a tutto il capitolo 34 di FF. Nelle 70 pagine successive a cosa assistiamo, invece? Al Matto che, passato da Castelcervo per dire addio a Fitz, lo crede perduto e quasi certamente morto. Al Matto che, consumato dall'attesa e dall'angoscia, parte lo stesso per le Terre del Sud dopo aver affidato a Umbra, che dispera quanto lui di poter mai rivedere Fitz, un dono per il suo amico di sempre. Assistiamo alle decisioni di Fitz il quale, pur sapendo dello stato di infinita sofferenza in cui versa Beloved, che lo crede quasi sicuramente morto, fa spallucce e prosegue con la sua vita, riservandogli niente più che qualche pensiero distratto. Fa spallucce e prosegue con la sua vita, nonostante la penosa descrizione che Umbra gli aveva fatto dello stato del Matto; nonostante pochi capitoli prima egli stesso avesse offerto la propria vita per quella dell'amico; nonostante fino a poche pagine prima egli non si fosse ancora rassegnato a dover scegliere fra lui e Molly; nonostante la poesia e la statuetta intagliata donategli dal Matto, e tutte le parole che quel dono voleva racchiudere. Fitz non è ingrato né menefreghista fino a tal punto. Ma ammettiamo pure che invece lo sia. Il finale non sarebbe ugualmente credibile. Perché mai e poi mai Beloved potrebbe passare la sua intera esistenza nelle Terre del Sud resistendo all'impulso di tornare a Castelcervo e accertarsi, seppur indirettamente, di ciò che ne è stato di Fitz. In qualche maniera, presto o tardi, vorrebbe sapere. Avrebbe bisogno di sapere. Potrebbe mai vivere col dubbio che Fitz sia morto? Io non credo. E del resto, per sua stessa ammissione, il Matto non è mai stato saggio. Ecco dunque perché, finito FF, ho subito compreso che Robin poteva aver scritto un finale del genere solo con la chiara intenzione di proseguire la storia. Che un giorno o l'altro Fitz e Beloved si sarebbero cercati l'un l'altro: non per dare sfogo al loro amore, badate bene, ma perché sono amici. E la vera amicizia non consente di voltarsi reciprocamente le spalle, non tollera l'esistenza di cose non dette, di divergenze mai appianate. Voglio quindi credere che Robin deciderà comunque di dare una fine vera, autentica, a questa splendida storia. Lo deve a sé stessa come narratrice, a me come lettrice e lo deve alla veridicità dei suoi protagonisti. Non confido nel fatto che, nelle intenzioni della Hobb, Fitz e Beloved possano stare insieme. Come amici, forse. Come amanti non credo, sebbene sia io esponente di quella minoranza che ritiene Beloved di sesso femminile (se non sempre, almeno in alcune fasi della sua vita.. ma ne riparlerò altrove). Secondo me, al 90% un eventuale seguito finirebbe con un'ulteriore separazione. Ma sarebbe una separazione vis-a-vis, faccia a faccia. Una decisione presa da entrambi e non imposta dalle circostanze del Caso. Perché solo così il loro addio potrebbe sembrare 'giusto' ai lettori che lo vivono. Forse persino a me. ![]() Occhi-di-notte Ha scritto: |
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26-03-2009, 20:07,
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RE: Su un eventuale seguito de L'Uomo Ambrato
Non posso che essere d'accordo con la Matta.
Anch'io credo che un simile finale,con Beloved che crede Fitz disperso nella Pietra Nera,non sia accettabile.Come inaccettabile è l'indifferenza di Fitz,che ancora una volta sembra non riconoscere i sentimenti dell'amico,infatti pare proprio che della bellissima poesia che il Matto gli dona,lui non ne colga affatto il significato profondo... E loro non sono solo amici!Non parlo dell'amore che il Matto ha per Fitz(francamente il paragone col rapporto con Occhi-di-Notte mi pare improprio..),ma del fatto che loro due sono il Bianco Profeta e il Catalizzatore,indissolubilmente legati.Non è forse vero che quando,scambiandosi i corpi,uniscono le loro anime,Fitz dice di sentirsi completo?Come già il lupo aveva constatato molti anni prima.Dubito che questo possa essere ignorato... Come la Matta,credo che il vero finale li vedrebbe ancora separarsi,ma in altro modo,con consapevolezza e serenità da entrambe le parti,e poi... E poi,quale addio è per sempre?Occhi-di-Notte attende Fitz nel paradiso di caccia...e chissà,completi... |
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15-05-2009, 11:34,
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RE: Su un eventuale seguito de L'Uomo Ambrato
Io ho letto, a suo tempo, "la furia" e "il destino" praticamente uno dietro l'altro, immergendomi completamente in quello che è Sei Ducati, Fitz e soprattutto Matto, e non sono riuscita ad uscirne.
Appena finito l'ultimo libro ho pianto (perchè era la fine e perchè non mi ha soddisfatta), e ho dovuto legarlo con uno spago per trattenermi dall'impulso di continuare ad aprirlo a caso e leggere per sentirmi di nuovo dentro ad esso. Non so se è successo a qualcun altro nell'universo. ![]() Mi sono sentita tagliata fuori, completamente, come se i cancelli dei Sei Ducati si fossero chiusi per sempre dietro di me. Forse se il finale fosse stato diverso mi sarei sentita ugualmente così, però come voi non sono soddisfatta, e soprattutto... ...ho letto e riletto la dichiarazione di Robin Hobb sulla fine di Fool's Fate, e scusatemi ma non ho proprio capito in cosa l'avrebbe cambiato se non avesse scritto così. Qualcuno può illuminarmi? PS: sono molto felice di essere entrata in questo sito, grazie per averlo creato. ![]() ![]() |
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15-05-2009, 21:05,
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RE: Su un eventuale seguito de L'Uomo Ambrato
(15-05-2009, 11:34)ikustang88 Ha scritto: sono molto felice di essere entrata in questo sito, grazie per averlo creato. Grazie a te, sono commossa!!! ![]() ![]() ![]() (15-05-2009, 11:34)ikustang88 Ha scritto: Forse se il finale fosse stato diverso mi sarei sentita ugualmente così, però come voi non sono soddisfatta, e soprattutto... Dire cosa abbia in testa Robin Hobb è sempre un'impresa ardua, ma se così non fosse i suoi libri non ci avrebbero catturato così tanto... dico bene? ![]() Ciò che ho capito (o credo di aver capito) del suo discorso è che non cambierebbe neppure una virgola del finale di Fool's Fate. Per lei il finale della serie doveva essere esattamente quello, probabilmente per far da ponte col seguito della storia che già aveva immaginato. In effetti, se noi rileggiamo quelle ultime pagine non come un finale definitivo ma come una chiusura parziale, almeno il mio malcontento si ridimensiona molto: fermo restando che il menefreghismo di Fitz resta comunque illogico, l'aver negato l'ultimo addio ai protagonisti renderebbe più denso di significato, di pathos, il loro eventuale ritrovamento. Sappiamo che la Hobb aveva pronta la sua continuazione, sappiamo che non l'ha scritta perché delusa dalla reazione dei lettori ("Vorrei davvero che, alla fine di Fool’s Fate, alcuni dei lettori più critici si fossero fidati del fatto che sapessi cosa stessi facendo come narratrice"), sappiamo che non esclude di ridare voce a Fitz. Vien da chiedersi allora che tipo di storia scriverebbe. L'unica cosa che esclude categoricamente sono scene di sesso esplicito tra Fitz e il Matto, e sono d'accordissimo con lei: se mai la loro relazione evolvesse fino a tal punto, la Hobb lo lascerebbe soltanto intendere... è un rapporto talmente speciale il loro, così discreto e così profondo, che inserire simili risvolti nella narrazione sarebbe fuori luogo. Del resto, dice anche "E tutto questo è stato un giro di parole per dire che il finale di Fool’s Fate non doveva essere la vera conclusione della storia. Quindi, non rispecchia davvero la mia visione della vita. ☺". E dal momento che quel finale non rispecchia nemmeno la mia visione della vita, le aspettative che nutro per il sospiratissimo seguito sono all'insegna dell'ottimismo. ![]() ![]() ![]() ![]() Occhi-di-notte Ha scritto: |
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18-05-2009, 14:04,
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RE: Su un eventuale seguito de L'Uomo Ambrato
Grazie della risposta illuminante, senza di te sicuramente non ce l'avrei fatta...
![]() Mmmmh, finale "non finale"...quindi tutto fa supporre che ci sarà il tanto agognato ritrovamento tra i nostri ragazzuoli! Sarebbe già qualcosa, anche se alla luce di queste e altre nuove scoperte io aprirei un topic molto preciso circa la posizione di Robin su alcune faccenduole... ![]() Anche il mio malcontento tende a ridimensionarsi, ma non così tanto... Cavolo, che si metta nei panni dei lettori! ![]() Gli autori hanno potere di vita o di morte sui personaggi che amiamo, e non è questione di avere o no fiducia nei narratori, anzi! Chiaramente un finale non può accontentare tutti, e secondo la mia ottica lei può fare quello che vuole, ma è logico che poi qualcuno resti deluso in ogni caso... ...dai discorsi che ha fatto non credo affatto che lascerebbe evolvere la loro relazione a tal punto, ma nemmeno ad un punto platonico...insomma...per lei Fitz è irrimediabilmente etero, e anche se ce l'ha smenata per pagine e pagine con deliziose parole su entrambi, è chiaro che appunto ce la sta solo smenando...almeno, questa è la mia opinione. ![]() Posso aprire un topic sulla faccenda? E se si, dove? Sono molto curiosa di conoscere la vostra opinione su questa faccenda, ciurma... ![]() PS ho trovato tenerissimi i tentativi di Fitz di accattivarsi i cuccioli di Burrich, ma ciò non toglie che per me Molly era un capitolo CHIUSO. ![]() ![]() |
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18-05-2009, 14:17,
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RE: Su un eventuale seguito de L'Uomo Ambrato
(18-05-2009, 14:04)ikustang88 Ha scritto: Posso aprire un topic sulla faccenda? E se si, dove? Certo che sì! ![]() L'unica accortezza che devi avere è quella di scegliere un titolo non troppo 'rivelatore' (giacché i titoli delle discussioni più recenti compaiono sia in home che nell'indice generale del forum) e specificare nel sottotitolo che conterrà spoiler sul Destino (il che implica spoiler anche su tutti i volumi precedenti... quindi tagliamo la testa al toro ^^). PS: Male che vada, posso modificare io titolo e sottotitolo in un secondo tempo. ![]() ![]() Occhi-di-notte Ha scritto: |
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11-06-2009, 09:37,
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RE: Su un eventuale seguito de L'Uomo Ambrato
Concordo con quanto scritto... specie dalla Hobb riguardo il sesso del Matto e del rapporto con Fitz, qui ci sarebbe da aprire una discussione a parte.
Anche a me il finale di FF ha lasciato un pò l'amaro in bocca, forse anche perchè mi aspettavo una chiusura più cupa, quasi noir, un pò come Assassin's Quest. Ad ogni modo metto la mano sul fuoco riguardo un'eventuale saga successiva. La Hobb è solita lasciare nelle sue storie degli uncini, appigli apparentemente insignificanti per il lettore su cui però lei si aggrappa per gettare le basi dei libri successivi. La corona di legno ne è un esempio. Tra l'altro se mi ricordo bene, alla fine di FF Fitz ha sui 40 anni ma è sempre più padrone dell'Arte, disciplina che gli permetterà di avere una vita media notevolmente più lunga degli altri. Il Matto invece è di una razza di cui non si sa nulla riguardo gli anni di vita, pertanto di anni disponibili ne hanno entrambi parecchi... ![]() |
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