Pubblicare in Italia
Per confrontarsi e chiedere consigli
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08-07-2010, 11:20,
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RE: Diario di bordo
sì, capisco! Ed in effetti penso sia più facile passare da un'autopubblicazione ad una casa editrice che da una casa editrice farlocca ad una casa editrice seria, diciamo...
Sembra carino il software che hai trovato, io invece uso Sigil... prova a dare un'occhiata a quale ti trovi meglio. |
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08-07-2010, 15:56,
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RE: Pubblicare in Italia
Grazie, Niji, mi son appena salvata il link.
Anche questo sarebbe un download gratuito? ![]() "Forse avere il coraggio di trovare un percorso migliore significa avere il coraggio di rischiare nuovi errori." - Fitz Chevalier
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08-07-2010, 18:23,
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RE: Pubblicare in Italia
Ma che genere di programmini sono?
Tipo di editing, di impaginazione? |
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08-07-2010, 18:54,
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RE: Pubblicare in Italia
Impaginano quello che vuoi trasformare in e-pub, cioè in un file che può essere letto con una migliore qualità di immagine, a quanto ho capito.
![]() "Forse avere il coraggio di trovare un percorso migliore significa avere il coraggio di rischiare nuovi errori." - Fitz Chevalier
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08-07-2010, 19:43,
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RE: Pubblicare in Italia
Io converto con calibre.
per quello che so, l'epub non impagina, ma permette che il file venga letto dai lettori di ebook permettendo loro di adattarlo: ingrandire il carattere, ridimensionar ela pagina, ecc. Se invece leggi un pdf, è come una fotografia: devi scrollar eil testo di continuo. Scomodissimo, secondo la mia esperienza. @Caill: mah, anche alla De Mari il primo contratto è stato proposto con clausola di esclusiva; io non l'avrei trovato così matto, anzi mi sarei sentita lusingata. ![]() One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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08-07-2010, 19:55,
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RE: Pubblicare in Italia
Mi ero sentita lusingata anche io, per quel contratto.
Il problema era la sproporzione enorme che c'era tra le parti di quello che dovrebbe comunque restare un contratto. Potevo accettare di legarmi a loro, ma se almeno fossi stata più sicura che qualche beneficio poteva darlo anche a me. La tipa della casa editrice ammetteva le difficoltà enormi di visibilità nelle librerie e di promozione, caratteristiche che sto vedendo effettivamente. A fronte di queste difficoltà , però, la proposta di contratto era ancora più rigida di quella di una casa editrice "grande" per un autore già affermato o che già avesse pubblicato. E non mi convincevano tutte le clausole capestro. Credimi, quanto avrei voluto poter dire di sì ![]() ![]() ![]() ![]() "Forse avere il coraggio di trovare un percorso migliore significa avere il coraggio di rischiare nuovi errori." - Fitz Chevalier
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11-07-2010, 17:31,
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RE: Pubblicare in Italia
capisco, un conto è se un contratto del genere te lo fa una casa editrice che ti può dare anche delle belle garanzie, un altro è se è una casa editrice che non arriva neanche in libreria... e che può andare bene per iniziare a conoscere l'ambiente, ma non è qualcosa a cui si vuole rimanere legati tanto a lungo!
Comunque sì, Sigil è gratuito ![]() E' giusto quello che dice Tintaglia sulla differenza tra epub e pdf, diciamo che nell'epub non si può fare impaginazione (perché se no si perderebbe la libertà di adattarsi a dimensioni diverse di font e di schermi), però si può comunque rendere il testo molto piacevole con la formattazione! Ho scoperto di recente che alcuni ebook reader riescono ad interpretarti anche il pdf come semplice testo, in modo da poter adattarsi agli schermi e permettere il ridimensionamento del font, ma il risultato è scadente. Calibre può convertire un po' tutto in epub, ma il risultato è funzionale ma non molto professionale, come quello che si potrebbe invece ottenere lavorando direttamente con editor epub come Sigil. |
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