Scott Lynch
Gli Inganni di Locke Lamora, I Pirati dell'Oceano Rosso e altro
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01-03-2015, 17:38,
Messaggio: #291
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RE: Scott Lynch
Ok, linciatemi. O in alternativa, riservatemi lo stesso trattamento che Capa Barsavi fa a blablablanientespoiler.
Ma ecco cosa penso del primo volume. Doverosa premessa è che, temo, la traduzione italiana appesantisce parecchio. Nel mio piccolo so qualcosina anch'io del mestiere, e riconosco la difficoltà di lavorare su un testo del genere, in cui tutti i personaggi (dal primo all'ultimo, senza distinzione di età, ceto, cultura, etc) parlano in modo ridicolo, attraverso espressioni talmente fantasiose e astruse che richiederebbero notti insonni solo per abbozzarne mezza. Immagino che la traduttrice abbia avuto più di un esaurimento nervoso, e il suo sforzo merita il massimo rispetto, ma non sono convinta del risultato. Certo è che se mai leggerò il secondo volume, lo farò direttamente in inglese: se becco ancora un “pluridannazione” o un “pluridannato” rischio di avere un collasso. Mi auguro davvero che in lingua originale sia tutto più scorrevole e credibile, perché non si può davvero pensare che da qualche parte si parli davvero così. Ma nemmeno nei peggiori bar di Caracas. E non mi riferisco alla volgarità in generale; altri autori usano un linguaggio più crudo in modo superbo. Mi riferisco proprio alla volgarità troppo elaborata (plurielaborata, se vogliamo >.>): ma farli imprecare di brutto e basta, in certe situazioni, no eh? Se la bestemmia non è sufficientemente colorita, meglio che il personaggio ci pensi prima di aprir bocca. Vogliamo essere teatrali, colpire il lettore; mica vogliamo raccontare una storia. E infatti, per buone 400 pagine, di storia non v'è traccia. Si segue una vicenda confusa e assai poco interessante, districandosi a fatica tra descrizioni interminabili e flashback di utilità e posizionamento discutibili. E non parliamo dei nomi italiani! Poi, finalmente, la situazione precipita, ci sono scene con un certo pathos e Lynch dimostra di saper raccontare, quando ci si mette, e di saper catturare l'attenzione anche di una lettrice scontenta. L'ultima parte, più snella e coinvolgente, mi è piaciuta. Ma non basta, da sola, a rendere Gli inganni di Locke Lamora un libro che consiglierei. Consiglierei al buon Lynch di riscriverlo, questo sì. Occhi-di-notte Ha scritto: |
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01-03-2015, 18:24,
Messaggio: #292
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RE: Scott Lynch
(01-03-2015, 17:38)The Fool Ha scritto: Ok, linciatemi. O in alternativa, riservatemi lo stesso trattamento che Capa Barsavi fa a blablablanientespoiler. Tu almeno l'hai finito. Io l'ho abbandonato per eccessiva noia. Riscaldi il mio cuoricino squamato, Mattuccia. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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01-03-2015, 21:10,
Messaggio: #293
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RE: Scott Lynch
Io non lincio nessuno, ma perdonami, Matta, trovo ben poco da commentare nella tua recensione.
Ok i problemi di traduzione e tutto (io ho letto in italiano e non ho sofferto, ma sono gusti), ma ho solo il tuo ultimo paragrafo di recensione da commentare. Mi piacerebbe invece sapere, ad esempio, che pensi dei personaggi. Per me il romanzo è un grande inno all'amicizia e quando Gli inganni di Locke Lamora [leggi] Sono stato inoltre contento di alcune svolte della trama inaspettate, come la tanta vituperata da Lady Drago gli inganni di locke lamora [leggi] Non dici nulla del worldbuilding che, seppur creato in maniera stravagante e talvolta 'eccessiva', almeno nel primo romanzo mi aveva colpito favorevolmente. Da ultimo mi chiedo cosa pensi di Locke in sé: io l'ho trovato accattivante. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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01-03-2015, 21:32,
Messaggio: #294
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RE: Scott Lynch
Mah, io avevo trovato tutto molto forzato. L'ho assaggiato diversi anni fa ormai, e mi viene difficile essere più specifica, ma è l'impressione che ne ho mantenuto.
One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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01-03-2015, 21:47,
Messaggio: #295
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RE: Scott Lynch
Barbara, non posso bannarti solo perché mi sei superiore di grado
Scherzi a parte, in merito alla traduzione: io ho riletto i libri anche in inglese e nella mia ignoranza (è stata una delle mie prime lettura in lingua) mi è parso che le volgarità fossero effettivamente molto elaborate anche nella versione originale, immagino che la traduttrice abbia davvero dovuto dare sfogo a tutto il suo ingegno. La traduzione dei nomi non mi è dispiaciuta affatto, anzi: oso dire che alcuni nomi hanno una sonorità molto più bella nel nostro italiano (Forgialadri vince di brutto su Thiefmaker, ma sono gusti). Comunque, la maggior parte dei nomi resta invariata. E' vero che questo primo volume ha un'introduzione molto, molto pesante. Tanti nomi da memorizzare, flashback che ti fanno continuamente perdere il filo della storia, un'ambientazione tutta particolare dove non è semplicissimo entrare. Ma poi cambia davvero tutto. (01-03-2015, 21:10)Umbra Ha scritto: Per me il romanzo è un grande inno all'amicizia Questo è uno dei motivi principali per cui consiglio e straconsiglio la lettura di questo libro, così come del successivo. Ho adorato in maniera spropositata le scene in cui usciva tutta la forza dell'amicizia tra Locke e company. Come Marco, anche a me piacerebbe sapere qualcosa in più della tua opinione sui personaggi e sull'ambientazione |
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01-03-2015, 21:58,
Messaggio: #296
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RE: Scott Lynch
(01-03-2015, 21:32)Tintaglia Ha scritto: Mah, io avevo trovato tutto molto forzato. Grazie. Questa è la migliore prova della validità del romanzo e dell'autore La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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04-03-2015, 23:20,
Messaggio: #297
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RE: Scott Lynch
(01-03-2015, 21:10)Umbra Ha scritto: Io non lincio nessuno, ma perdonami, Matta, trovo ben poco da commentare nella tua recensione. Ehi, mica non aveva la pretesa di una recensione, era solo un commento! Anche se, implicitamente, credo di aver già risposto alle tue domande. Quando sopra scrivo: The Fool Ha scritto:Vogliamo essere teatrali, colpire il lettore; mica vogliamo raccontare una storia. e ancora prima lamento il modo assurdo in cui si esprimono tutti, lamento anche la solidità della caratterizzazione. L'unico personaggio che ha un minimo di background — non a caso, il migliore in assoluto — è Jean. Locke? Locke è uguale dai 5 ai 20 anni, nato “imparato” e rimasto tale. È un pazzo dalle sfumature interessanti, ma Lynch non le motiva né le sviscera come avrei voluto. Lo farà senz'altro più avanti, ma in questo primo libro non ho avuto gli strumenti per comprenderlo o addirittura affezionarmi a lui. Locke doveva solo sbalordire, tra un (forzato) colpo di teatro e l'altro. I Cattivi, invece, non hanno proprio spessore: sono tremendamente sadici e cattivi, punto. I fratelli Sanza? Cimice? Adorabili, irresistibili; spoilerone - Gli inganni di Locke Lamora [leggi] (Vedete, Milady? Ci sono riuscita perché ho barato!) (01-03-2015, 21:47)Ambra Ha scritto: mi è parso che le volgarità fossero effettivamente molto elaborate anche nella versione originale, immagino che la traduttrice abbia davvero dovuto dare sfogo a tutto il suo ingegno. La traduzione dei nomi non mi è dispiaciuta affatto, anzi: oso dire che alcuni nomi hanno una sonorità molto più bella nel nostro italiano (Forgialadri vince di brutto su Thiefmaker, ma sono gusti). Comunque, la maggior parte dei nomi resta invariata. Qualche passo l'ho recuperato in rete, ero curiosa di confrontare! A prima vista, almeno quanto a scorrevolezza, sembra migliorare tanto in originale. Sarà anche altrettanto elaborato, ma se non altro l'inglese è più sintetico del nostro verbosissimo italiano... ci si guadagna di sicuro! Occhi-di-notte Ha scritto: |
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07-03-2015, 20:06,
Messaggio: #298
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RE: Scott Lynch
Non sono ovviamente d'accordo col giudizio finale della Matta sul primo romanzo di Lynch, che a mio avviso rimane il migliore dell'autore, il quale ha perso molto dello slancio degli esordi.
Devo però riconoscere a Barbara il merito di avere sottolineato una caratteristica dello stile dell'autore finora sottaciuta dai più: Lynch fa teatro. Lui vuole stupire per forza il lettore, farlo ballare alla sua musica e le spare grossissime pur di generale sorpresa ('è del poeta il fin la meraviglia', diceva qualcuno un tempo). Ho già sottolineato che questo contorcersi della trama si è rivelato un grosso problema per l'autore stesso, che non sa come uscire dai problemi in cui si è messo da solo; non avevo però riportato questa attitudine allo stile, come fa Barbara, né l'avevo connessa ai punti di forza della trama (citati sopra sotto spoiler), come il post precedente a questo mi ha indotto a fare. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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09-03-2015, 00:26,
Messaggio: #299
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RE: Scott Lynch
THE THORN OF EMBERLAIN ha una copertina!
marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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09-03-2015, 10:56,
Messaggio: #300
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RE: Scott Lynch
* Iku subisce profondi brividi
Io manco sapevo che esisteva. Grazie Umbra! Del resto non avendo ancora letto il terzo libro... |
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