Intorno ai libri
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15-09-2015, 19:13,
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RE: Intorno ai libri
FM (stranamente) mi ha fatto notare una vicenda che non conoscevo.
L'acclamato autore Kazuo Ishiguro (Non lasciarmi, Quel che resta del giorno) ha pubblicato un romanzo con elfi e draghi, intitolato in italiano Il gigante sepolto. In un'intervista, lo scrittore ha detto che teme che i suoi lettori lo prenderanno per un romanzo fantasy. Apriti cielo! E' intervenuta l'ancora lucida ed arzilla Ursula Le Guin a rampognarlo duramente, accusandolo di considerare lo scrivere fantasy un demerito. Sono seguite la risposta (imho inelegante) di Ishiguro, e l'intelligente e arguta replica della Le Guin (con la quale concordo in tutto e per tutto). Ai seguenti link trovate i vari episodi di questa vicenda: http://www.fantasymagazine.it/23854/il-gigante-sepolto http://www.ursulakleguin.com/Blog2015.html#New ![]() marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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15-09-2015, 19:19,
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RE: Intorno ai libri
Oh, non lo sapevi? Io ho letto l'intervento della Le Guin qualche settimana fa, mi ha fatto morire.Â
![]() One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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16-09-2015, 02:17,
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RE: Intorno ai libri
Come Tintaglia, letto qualche tempo fa. Concordo con Le Guin (non c'erano dubbi), ma quanto accaduto non è nulla di nuovo, è un copione che si ripete da anni: il fantasy letteratura di serie D, per disadattati, minorenni, minorati, mentecatti e via discorrendo. La letteratura è su altri lidi, non è certo roba del genere. Solita storia.
Intanto il mercato del fantasy in Italia, grazie a un modo di fare ignorante, disorganizzato e impreparato, è bruciato e gli editori lo evitano se possono come la peste. Tutto merito dell'ottimismo traviato (ma non solo in questo campo) che vedeva durante il boom del fantasy il via di un'era in cui il fantasy si sarebbe diffuso a dismisura. Invece è stata la sua fine. ![]() ![]() |
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17-09-2015, 00:37,
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RE: Intorno ai libri
Non credo che Ishiguro volesse dire questo, ma forse è ancora più grave perché si è fatto voce di un pregiudizio talmente diffuso da essere inconscio. Avevo letto in passato un suo intervento (un'intervista doppia con Gaiman) sul fatto che la suddivisione in generi creasse pregiudizi nei lettori, su come la presenza di orchi creasse l'aspettativa di altri elementi (battaglie, scontri magici) che mancando gli venivano criticati dagli appassionati del genere, mentre altri lettori avendo pregiudizio sul genere non si sarebbero addentrati nella lettura, che è comunque una storia universale per cui è stata semplicemente scelta una ambientazione fantastica. Beh, benvenuto nel mondo del fantasy, questi sono i classici problemi che ogni scrittore di genere affronta.
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17-09-2015, 11:19,
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RE: Intorno ai libri
(16-09-2015, 02:17)MrcT Ha scritto: Come Tintaglia, letto qualche tempo fa. Concordo con Le Guin (non c'erano dubbi), ma quanto accaduto non è nulla di nuovo, è un copione che si ripete da anni: il fantasy letteratura di serie D, per disadattati, minorenni, minorati, mentecatti e via discorrendo. La letteratura è su altri lidi, non è certo roba del genere. Solita storia. Secondo me la colpa del "declino" del.Fantasy non e' tanto di queste affermazioni (comunque scorrette e inopportune) quanto di chi condiziona le proprie letture in base al giudizio di un qualsiasi signor Vattelapesca. Stephen King e' uno degli scrittori che amo di piu', ed e' da anni bollato come "commerciale" o " Roba per gente con poco cervello", credete che non mi siano mai capitate critiche o derisioni per queste letture? Eppure niente mi ha impedito di continuare a farle e parlare bene di un autore che reputo tra I migliori viventi. Se la gente non ha personalita', vive ossessivamente alla ricerca dell'approvazione altrui e prende per oro colato qualsiasi stupidata senza nemmeno preoccuparsi di approfondire, direi che non solo chi le dice queste cose, ma anche chi le prende per vere ha la sua buona parte di colpe. Ely |
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17-09-2015, 13:04,
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RE: Intorno ai libri
Il fantasy è decaduto non per queste affermazioni (sono solo le ultime di una lunga lista), ma per la concezione limitata che si ha di esso, per volerlo sfruttare senza conoscerlo, senza organizzarsi, per un'ignoranza che appartiene a editori e lettori e per la quale non si è fatto nulla per superarla.
King è un grande scrittore (anche lui ha avuto opere non del tutto riuscite, ma ha creato lavori notevoli come It e L'ombra dello scorpione), etichettato di genere da gente che non l'ha nemmeno letto, perché se l'avesse fatto si sarebbe accorta che King parla della vita e dei lati oscuri dell'uomo, quello che è il vero orrore (non i vari mostri come vampiri, lupi mannari, entità  misteriose). Ma, specie nel nostro paese, oltre a ignoranza e limitatezze spaventose, si ha la convinzione che la letteratura, per trasmettere qualcosa, deve essere noiosa e pesante, uno strazio per la mente; non passa per il cervello che si può apprendere divertendosi e facendosi coinvolgere dalla lettura. ![]() ![]() |
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18-09-2015, 09:22,
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RE: Intorno ai libri
(17-09-2015, 00:37)Niji Ha scritto: Non credo che Ishiguro volesse dire questo, ma forse è ancora più grave perché si è fatto voce di un pregiudizio talmente diffuso da essere inconscio. Avevo letto in passato un suo intervento (un'intervista doppia con Gaiman) sul fatto che la suddivisione in generi creasse pregiudizi nei lettori, su come la presenza di orchi creasse l'aspettativa di altri elementi (battaglie, scontri magici) che mancando gli venivano criticati dagli appassionati del genere, mentre altri lettori avendo pregiudizio sul genere non si sarebbero addentrati nella lettura, che è comunque una storia universale per cui è stata semplicemente scelta una ambientazione fantastica. Beh, benvenuto nel mondo del fantasy, questi sono i classici problemi che ogni scrittore di genere affronta. Sono fondamentalmente d'accordo con Niji, anche se trovo che le osservazioni della leGuin siano molto azzeccate: il punto è che mettono il dito in un pregiudizio talmente incancrenito da essere diventato "subcosciente" in moltissimi autori. Aggiungo però una cosa: non è un pregiudizio che riguardi solo il fantasy, e un pregiudizio che riguarda tutta la letteratura di genere  - per quello che mi riguarda, la risposta più bella l'ha data Daniel Abraham con la bellissima A private letter from genre to literature. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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18-09-2015, 12:04,
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RE: Intorno ai libri
Leggendo sul forum italiano dedicato alla saga Malazan per seguire le news sui libri di Erikson (la nuova Armenia metterà dal 26 ottobre i primi otto volumi nel nuovo formato), sono poi andato sulla pagina fb della ce e visto i commenti fatti dai lettori: da qui una costatazione che ho fatto e che qui riporto.
Leggendo i commenti sulla pagina fb di Armenia, noto un comportamento di certi utenti che è non proprio il massimo: capisco l'essere legati a delle serie, ma il pretendere tutto e subito, vista la situazione attuale e quella passata, è assurdo. Come sono assurde certe affermazioni (Armenia fallita perché non pubblicava WOTC), il che fa capire perché si considera il fantasy come roba di serie d. I libri su Dragonlance, Forgotten Realms andavano negli anni 80 e 90, quando i giochi di ruolo di D&D e i videogiochi della Black Isle avevano successo: c'è stata qualche pubblicazione valida, ma il resto era di basso livello (certo che sembra buono dopo aver visto quello che è stato pubblicato di autori italiani). Non si può pensare, salvatisi da un fallimento, di riproporre un catalogo con lo stesso materiale che non vendeva. Occorre fare una scrematura mirata. Di Weis&Hickman di valido ci sono Le Cronache di Dragonlance, La saga della Spada Nera e DeathGate; di R.A.Salvatore la prima trilogia degli elfi scuri e la prima trilogia del Demone. Il resto può essere evitato e puntare su qualcosa di veramente valido (a esempio, i romanzi di Guy Gavriel Kay), perché non si può pensare di pubblicare opere come quelle di Awlinson, Rabe, i volumi su Ravenloft, che è materiale che quando va bene raggiunge la sufficienza scarsa e quando va male è qualcosa che non sta nemmeno in piedi. Così si brucia quel poco di mercato che resta. Occorre qualità , non quantità . ![]() ![]() |
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