Daniel Abraham
|
02-10-2015, 21:13,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
(02-10-2015, 13:58)Tintaglia Ha scritto:(01-10-2015, 21:00)Umbra Ha scritto: Interessante riflessione di Abraham sulla fine de THE FAGGER AND THE COIN: http://www.danielabraham.com/2015/09/22/...the-story/ No, semplicemente non gli credo, con la sua graforrea. Temo molto di più l'accenno alla fine della serie urban fantasy! Non è affatto completa! ![]() marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
|
|||
02-10-2015, 21:57,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
(02-10-2015, 21:13)Umbra Ha scritto:(02-10-2015, 13:58)Tintaglia Ha scritto:(01-10-2015, 21:00)Umbra Ha scritto: Interessante riflessione di Abraham sulla fine de THE FAGGER AND THE COIN: http://www.danielabraham.com/2015/09/22/...the-story/ Magari la riprenderà in mano adesso, se The Expanse gli lascerà il tempo. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
|||
18-04-2016, 21:42,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
Da un po' di tempo desidero commentare The Spider's Web, ultimo romanzo di Abraham nella serie The Dagger and the Coin.
Il romanzo mi è piaciuto molto, ma d'altronde è davvero difficile che Abraham scriva male. Il suo più grande problema è che vi sono cinque libri per una storia che ne valeva tre, e quindi l'intero intreccio è annacquato. Comunque, per quanto la trama prenda una piega brusca e inaspettata, l'autore riesce a convincere il lettore che è l'unica scelta possibile, strappando anche una lacrima alla fine. I personaggi principali funzionano tutti, e in generale il romanzo finisce in maniera non troppo traumatica per gli standard dell'autore: certo, atrocità vengono commesse ad ogni pagina, ma i nostri beniamini alla fine ne escono non troppo male. Sono molto contento di determinati dialoghi e dell'occasione di fare incontrare personaggi che non si erano ancora visti. Peccato per la moltiplicazione dei PoV. Il tema centrale di questa conclusione di serie è l'impossibilità di trovare un equilibrio fra le atrocità che si commettono durante una guerra; non è possibile, cioè, cercare giustizia per determinati crimini senza commeterne del medesimo tipo; in altre parole, la ricerca della giustizia diventa vendetta. I morti non si possono comparare né compensare: si può solo cercare di pacificare per le stagioni future. E' questo un tema a me molto caro, perché proprio dei miei studi: dopo una guerra civile dove si è sparso sangue orrendamente, è ammissibile o no una legge di amnistia in chiave di pacificazione nazionale? A volte si dice di sì - per lasciarsi alle spalle le divisioni e gli odi -, altre si dice di no - per dare ai parenti delle vittime una qualche forma di riparazione. Eppure, anche la persecuzione di criminali più avanzata e 'giusta' possibile come quella del Tribunale Penale per l'ex Jugoslavia non sembra in grado di creare una vera riappacificazione, come dimostrano recentissimi studi sulla negazione del genocidio in Bosnia da parte dei Serbi, nonostante questo sia stato provato in giudizio. La smetto qui per non annoiare, ma ho appena finito di rileggere The Price of Spring, ultimo romanzo del Quartetto di Abraham, e non posso non fare un paragone. The Price of Spring è infinatamente più bello, è una delle pietre miliari della letteratura fantasy e non credo Abraham abbia più scritto nulla di così importante. E' migliore perché è infinitamente più crudele - non come numero di morti, in quanto Abraham abbonda sempre con atrocità , ma per quello che l'autore fa ai suoi protagonisti. La prima volta che ho letto questo romanzo mi sono sentito vicino a Maati, inflessibile, vecchio, sconfitto idealista che cerca di fare la cosa giusta. Ora, alla seconda lettura, mi è sembrato folle come un qualsiasi fanatico di cui leggiamo sui giornali, e la sua incapacità di comprendere ciò che fa mi ha fatto pena, ma non è bastata a giustificarlo. Ho particolarmente apprezzato la figura di Idaan, tormentata, invecchiata, che ben rispecchia il passare del tempo che cambia cose e prospettive. Eppure, in fondo, anche questo finale di serie, come The Spider's War, ha al centro il problema della giustizia dopo atrocità di massa, dell'impossibilità di fare questa giustizia senza scadere nella vendetta. Questo tema si affianca a quello dominate del tempo che scorre, ma accomuna i due romanzi con soluzioni, alla fine, non troppo dissimili. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
|
|||
19-04-2016, 20:15,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
Boia mondo. Non riesco ad entrare in questo topic senza mangiarmi le mani.Â
Assassino, quanto è leggibile in inglese Abraham per una che la Hobb la legge abbastanza bene ma per esempio con Lynch un po' fa fatica? ![]() |
|||
19-04-2016, 23:23,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
(19-04-2016, 20:15)Iku Ha scritto: Boia mondo. Non riesco ad entrare in questo topic senza mangiarmi le mani. Carissima, se a te non è piaciuto, non fartene una colpa! I gusti sono gusti. Ad ogni modo, trovo Abraham poco più semplice - pari livello con la Hobb. Anche io avevo un po' faticato con Lynch a causa dello slang che usa. Magari Zia Tinta può offrirti anche la sua opinione! La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
|
|||
20-04-2016, 13:46,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
(19-04-2016, 23:23)Umbra Ha scritto:(19-04-2016, 20:15)Iku Ha scritto: Boia mondo. Non riesco ad entrare in questo topic senza mangiarmi le mani. Mi trovo in difficoltà a valutare i livelli di inglese, ormai. Io direi Abraham appena più facile della Hobb, forse, ma anche con Lynch non avevo avuto problemi per quel poco che l'ho frequentato, quindi non so quanto sono affidabile. ![]() Comunque trovo che abbia ragione Umbra (una volta ogni lustro può capitare anche ai migliori): non tutto può piacere  a tutti, e forzarsi a leggere un autore che non piace non è un buon investimento del proprio tempo. ![]() One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
|||
20-04-2016, 23:36,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
Grazie delle indicazioni linguistiche.
Io non mollo la presa facilmente sugli autori che non mi acchiappano al primo colpo: ricordatevi sempre che la Hobb ho dovuto iniziarla cinque volte, e se non avessi iniziato la sesta non sarei nemmeno qui. ![]() |
|||
24-04-2016, 12:09,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
(20-04-2016, 23:36)Iku Ha scritto: Grazie delle indicazioni linguistiche. Non sapevo di questa storia ![]() Comunque, il primo del Quartetto fatica un po' ad ingranare in effetti, anche io avevo avuto un po' di difficoltà . Anche il primo di The Dagger and the Coin e della serie a firma Hanover, diciamo che Abraham parte sempre un po' a rilento! La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
|
|||
24-04-2016, 12:52,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
Aha, strano, c'è stato un periodo in cui la infilavo dovunque!
![]() ![]() |
|||
13-07-2018, 01:17,
![]() |
|||
|
|||
RE: Daniel Abraham
Download GRATIS e legale di A Shadow in Summer fino al 14 luglio... sbrigatevi! https://ebookclub.tor.com/?utm_source=ex...1429910156
marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
|
|||
« Precedente | Successivo »
|
Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)