Diario di bordo
Note dall'equipaggio
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12-12-2011, 22:19,
Messaggio: #2491
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RE: Diario di bordo
Tutto quello che volevi?
---- Non esistono armi pericolose, solo uomini pericolosi ----
Robert A. Heinlein - Fanteria dello Spazio |
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12-12-2011, 22:47,
Messaggio: #2492
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RE: Diario di bordo
(12-12-2011, 22:19)Coligne Ha scritto: Tutto quello che volevi? Hanno avuto l'eleganza di non chiarire, io ho preso solo tre titoli. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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13-12-2011, 02:21,
Messaggio: #2493
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RE: Diario di bordo
Come Ti Invidio.
L'anno scorso ho avuto l'ispirazione di dire "Oh, quanto vorrei possedere l'intera saga di Harry Potter coordinata...o se costasse troppo, almeno l'ultimo libro della saga!!!". E questo spiega come mai sotto l'albero io abbia trovato il primo e il secondo libro. |
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13-12-2011, 22:43,
Messaggio: #2494
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RE: Diario di bordo
Visto che siamo in tema libri: ma quanto è bello leggere la sera di fianco all'albero di Natale illuminato?
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15-12-2011, 18:04,
Messaggio: #2495
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RE: Diario di bordo
Oggi sono incredibilmente più serena rispetto ai giorni scorsi
Sapete tutti cosa è successo nella mia città due giorni fa, una tragedia che mi ha coinvolto da vicino e mi ha lasciato stravolta. Non mi riusciva neanche parlare di quello che sentivo. Sono stata molto disorientata. Per la prima volta, ieri l'altro, non mi sono sentita al sicuro nella mia università , nella mia libreria, tutti e due i luoghi molto vicini a dove ci sono state le sparatorie. In molti abbiamo trascorso la giornata tesi, preoccupati, pregando che nessuno dei nostri amici (perché sì, io di amici senegalesi ne ho davvero tanti, da quelli che vendono fazzoletti accendini ecc. per strada a quelli che stanno fuori dalle librerie a vendere libri prodotti da loro) fosse rimasto coinvolto. Per la prima volta, come dice il sindaco Renzi, abbiamo "toccato per la prima volta con mano il razzismo." In un modo drammatico. Per la prima volta ho avuto paura davvero. Ho avuto paura che un uomo, troppo facile chiamarlo folle, avesse cambiato il volto di questa città . Mi ha addolorato sentire voci di senegalesi che, nella giusta rabbia, hanno chiamato Firenze incivile e razzista. Ma, e di nuovo cito Renzi, che ha avuto parole che mi hanno reso fiera, "quella di ieri non è Firenze. La Firenze vera, quella che conosco e che rappresento con orgoglio, è un'altra. La Firenze che porta gli studenti ad Auschwitz perché tutte le idiozie che scriveva il killer sugli ebrei si fermano davanti a quel campo di sterminio, all'evidenza innegabile di quei luoghi. La Firenze dei corsi di formazione per immigrati e la Firenze dei corsi di alfabetizzazione per i bambini stranieri delle scuole elementari. La Firenze per cui chi nasce in Italia è italiano è un grido che risuona non solo alla stazione Leopolda ma anche nella comune condivisione di tanta parte dell'associazionismo e del volontariato. La Firenze che ieri piangeva. La Firenze che oggi fa il lutto cittadino. La Firenze che domani vorrà vivere la memoria, senza incertezze o titubanze." Ed oggi, il giorno in cui la memoria si è fatta strada senza incertezze, ho girato tutto il centro in cerca di uno dei miei amici. E alla fine l'ho trovato, davanti alla libreria Edison, a vendere i suoi libri con un altro ragazzo che non avevo mai visto. Ritrovarlo è stato bellissimo. Sentire la sua fiducia, la sua felicità nel sapere che stavo cercando proprio lui mi ha riempito il cuore. Ha chiamato il suo amico e per presentarci ha detto: "Questa è una mia amica. Questa è una persona buona." Io non sono una persona buona, ma sono una persona. Grandissima differenza da chi ci ha precipitati nel dolore e nel caos per odio e solo odio. Ma questo piccolo gesto, come quello che ho fatto io, o gesti ben più grandi, come il lutto cittadino, o lo storico mercato di S.Lorenzo chiuso per solidarietà contro ogni forma di razzismo, sconfiggono anche l'odio più grande. Col tempo, ma ci voglio credere e sperare. Scusate il papiro, ma avevo un gran bisogno di scrivervi. E vi ringrazio di essere sempre qui Vi abbraccio forte tutti, Chiara Adelasia Ha scritto:E tu sei malvagia. Molto. L'esercizio per concentrarsi è semplice. Smetti di pensare a quello che intendi fare. Smetti di pensare a quello che hai appena fatto. Poi smetti di pensare che hai smesso di pensare a queste cose. Allora troverai il Presente, il tempo che si allunga eterno, ed è davvero l'unico tempo che c'è. Lì, in quel luogo, finalmente avrai tempo di essere te stesso. - L'Assassino di Corte "Conosci questi versi, 'Quando sono diviso da te, l'alba mi sfiora il volto con le tue mani'? [...] Le parole di un altro uomo, dalle labbra di un altro uomo. Vorrei che fossero mie." - La nave in fuga |
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17-12-2011, 18:35,
Messaggio: #2496
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RE: Diario di bordo
Questa mattina stavo cercando un mio post all'interno del forum quando, in maniera del tutto involontaria, mi sono imbattuto in quei posts che scrissi all'inizio della mia avventura a Reggio Emilia. Scorrendo poi a ritroso i risultati della mia ricerca mi sono reso conto che praticamente da luglio ad oggi non ho più raccontato nulla di quella esperienza e soprattutto non ho mai raccontato come si è conclusa.
Caspita quanto ho scritto!
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17-12-2011, 19:37,
Messaggio: #2497
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RE: Diario di bordo
Ho letto solo ora l'intervento di Chiara.
Toccante, illuminante, meraviglioso. Sei un tesoro, ma lo sapevamo già . |
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18-12-2011, 13:25,
Messaggio: #2498
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RE: Diario di bordo
(17-12-2011, 19:37)Iku Ha scritto: Ho letto solo ora l'intervento di Chiara. L'ho letto stanotte cercando di distinguere le parole minuscole sul mio cellulare, approfittando di due settimane di internet gratis. E il primo commento che mi è venuto, a voce alta, è "Quanto voglio bene a Iku!" E poi ho letto, oggi, quello che hai scritto in shout... Mi è venuto un cuoricino piccolo piccolo. Mi dispiace tesoro, qualsiasi cosa sia successa. Ti mando un abbraccio forte, è solo virtuale, lo so, ma ti penso tanto. Adelasia Ha scritto:E tu sei malvagia. Molto. L'esercizio per concentrarsi è semplice. Smetti di pensare a quello che intendi fare. Smetti di pensare a quello che hai appena fatto. Poi smetti di pensare che hai smesso di pensare a queste cose. Allora troverai il Presente, il tempo che si allunga eterno, ed è davvero l'unico tempo che c'è. Lì, in quel luogo, finalmente avrai tempo di essere te stesso. - L'Assassino di Corte "Conosci questi versi, 'Quando sono diviso da te, l'alba mi sfiora il volto con le tue mani'? [...] Le parole di un altro uomo, dalle labbra di un altro uomo. Vorrei che fossero mie." - La nave in fuga |
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18-12-2011, 13:38,
Messaggio: #2499
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RE: Diario di bordo
Sei molto carina, e anche il tuo commento mi fa molto piacere.
Non so se esiste un termine per descrivere questo sentimento, quello che sento quando leggo qualcosa di carino che scrivete, a me o anche no...vorrei avere una coda per scodinzolare. Ho sempre pensato che se fossi nata con la coda e due orecchie un po' più grandi forse avrei risolto tanti problemi nella mia vita. |
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19-12-2011, 17:12,
Messaggio: #2500
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RE: Diario di bordo
Intervento molto bello, Chiara, l'ho letto un po' di giorni fa
______________________________________________________ E' proprio divertente avere un mal di testa pazzesco quando hai un pomeriggio pieno di cose da fare dentro e fuori casa... Mi sa che mando tutto a quel paese e mi faccio due chiacchiere col mio amico Sand dan Glotka... marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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