Diario di bordo
Note dall'equipaggio
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30-04-2011, 11:27,
Messaggio: #2031
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RE: Diario di bordo
Vai capitano!! Inizia una gran bella avventura per te!
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03-05-2011, 19:57,
Messaggio: #2032
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RE: Diario di bordo
Dalle Cronache Postali del Capitano Wintrow:
Ieri sera, complice anche la connessione malfunzionante (la sto sistemando ora), sono andato a letto alle 21:30. Ho letto un pò di pagine dell'ultimo libro di Brooks e dopo essermi un pò appisolato, alle 23 ho definitivamente spento la luce. Ad un certo punto mi sono risvegliato: ero convintissimo che fosse già ora di alzarmi ma prima ho voluto dare uno sguardo all'orologio. Effettivamente era ancora mezzanotte: meglio così, ho pensato, ho ancora sei ore di sonno davanti. Alle 4:40 mi sono svegliato ancora una volta, poi mi sono addormentato e infine mi sono risvegliato alle 6. Dopo la colazione sono sceso, ho salutato i miei che tornavano a Roma e sono partito in direzione dell'uffico. Tra una cosa e l'altra sono arrivato alle 7 in punto, come prevedeva il contratto. La prima brutta sorpresa ce l'ho avuta appena ho parlato con la caposquadra. Infatti l'orario non è 7 - 15:30 come indicato sul contratto, ma 7:30 - 15: in realtà non è proprio brutta perchè attacco mezz'ora più tardi del previsto e stacco mezz'ora prima del previsto, ma è stata brutta col senno di poi. Infatti pochi istanti dopo sono stato assegnato a quella che probabilmente è la zona di consegna più brutta tra tutte quelle servite dal mio ufficio. Questa è stata la seconda brutta "sorpresa" della giornata (il virgolettato è d'obbligo perchè me l'aspettavo) e l'orario ha inciso perchè sapevo già che avrei fatto tardi, ma non COSI' tardi. Come se non bastasse, sotto al banco c'era (e c'è tutt'ora) una tonnellata di giacenza, ovvero lettere e riviste ferme da un sacco di tempo e che ora toccherà a me portare fuori. A questo aggiungeteci la posta che arriva quotidianamente in ufficio e otterrete un inferno. Stamattina poi sono partito per le consegne verso le 11 e sono rientrato dopo le 15. A quel punto ho dovuto fare l'inevitabile lavorazione interna e alla fine, tra una cosa e l'altra, ho staccato alle 17:30 per poi arrivare a casa mezz'ora fa, alle 17:45. Insomma, un calvario. Se è così tutti i giorni, alla fine dei sei mesi non ci arrivo. Bisogna dire che oggi è stato il primo giorno, quindi ho perso tempo per vedere dove stanno le varie cose che si usano in ufficio e per andare a mettere benzina, ho perso tempo perchè non conoscevo le strade della zona di consegna... quindi è vero che domani per certe cose andrà meglio, ma il giro è lo stesso e le cose da portare sono sempre tante. Io oggi ho lavorato praticamente come un qualsiasi dipendente di uffico (anzi di più, perchè ho fatto 10 ore e mezza contro le 8 del dipentente) senza pausa pranzo che comunque, col nuovo orario, è prevista: figuriamoci che ora avrei fatto se mi fossi anche fermato a mangiare qualcosa. La cosa ancora più brutta è stata il ritorno a casa: lo so che arriverà il riprovero di Yle perchè quello che sto per dire è una cosa che ho ripetuto tante volte, ma dopo una giornata così tornare in una casa vuota e silenziosa come una tomba non è per niente bello. Adesso ho messo su un pò di musica, ma non è mai come stare a casa propria. Se fossi stato a Roma, nonostante la giornata pesante avrei comunque saputo di poter riuscire più tardi per il mio solito impegno in parrocchia e quindi che avrei avuto modo di svagarmi un poco. Qui invece è tutto diverso: certo, se riesco a staccare con regolarità alle 15 avrei il tempo di fare un giro in libreria, di andare al cinema... insomma, avrei tempo, al pomeriggio, di poter fare qualcosa che non mi faccia pesare la solitudine. Se invece tutti i giorni saranno come questo, al pomeriggio non ho tempo di fare nulla perchè tempo di rientrare a casa e di fare una doccia si è fatta l'ora di cena. A quel punto significa che esisto solo per lavorare mentre se fossi stato a Roma il lavoro sarebbe stato una cosa in più, un dettaglio che mi avrebbe occupato soltanto la mattina; chissà , magari stasera avrei raccontato questa giornata ai miei amici anche ridendoci su per la mia sfiga che mi perseguita (soliti problemi con i motorini e con la porta ordinata male che mi hanno portato via un sacco di tempo) mentre invece adesso sto qui da solo a rimuginarci sopra e a rimuginare sul fatto che sono solo. In questi ultimi minuti mi sto chiedendo anche se il gioco vale la candela: è vero che parliamo di un contratto INDETERMINATO e che, al momento, si tratta di fare uno sforzo e di resistere per sei mesi. Ma ce la faccio a passare sei mesi così? Non lo so. Ripeto, probabilmente sto facendo di tutta un'erba un fascio e probabilmente tutti i giorni seguenti non saranno identici a questo, ma naturalmente ho paura che lo siano. Sto anche pensando che probabilmente ho fatto uno sbaglio con la casa: forse avrei fatto meglio a trovare una sistemazione insieme ad altre persone. E' vero che stare da solo ha i suoi aspetti positivi, è vero che stare insieme ad altri significa avere degli spazi ed una libertà minori, significa dover utilizzare la cucina e soprattutto il bagno insieme a persone che non si conoscono... però almeno tornando a casa avrei avuto il conforto di una chiacchiera e non del silenzio di tomba. Ci sto pensando anche in virtù dei tanti soldi spesi da me e anche dai miei che mi hanno aiutato per poter arrivare a questo punto: il gasolio per il camper, il cibo sia per i giorni che siamo stati fuori per il contratto e sia per questi che i miei hanno passato qui, oggetti vari per la casa che non abbiamo potuto rimediare in altro modo, affitto, registrazione del contratto con l'agenzia immobiliare, eccetera eccetera. Per non parlare di quelli che dovrò spendere più avanti nel corso dei sei mesi. Veramente una caterva di soldi che forse avrei potuto non spendere, non dico tutti, ma almeno in parte se avessi avuto il coraggio fin dall'inizio di dividere la casa con altre persone. Stavo quasi per postare, ma ho realizzato di aver dimenticato una cosa. Infatti in mezzo a tutto questo mare di negatività c'è anche una piccola isola, oserei quasi dire uno scoglio sperduto: il minuscolo aspetto positivo è rappresentato da una cosa che ho notato in ufficio e da un'altra che ho dedotto. I due caposquadra, Andrea e Daniela, mi hanno fatto una buona impressione: sono entrambi simpatici, alla mano e uso già il "tu" con entrambi. Non sono degli esseri superiori, ecco. Questo significa che quando sarà il momento di chiedere le ferie, per me sarà più semplice chiederle. Inoltre, la zona che mi è stata assegnata sarà "la mia" per tutti i sei mesi: questo significa che le ferie potrebbero venirmi concesse con più facilità perchè nel momento in cui sarò assente, la corrispondenza che arriverà nel giorno in cui non ci sarò (nel nostro caso venerdì 3 giugno) verrà lasciata sul banco in attesa del mio ritorno perchè nessun altro in ufficio si prenderà la briga di lavorarla. Detto così pare brutto, ma non essendoci altri che potrebbero fare il lavoro al posto mio, il fatto che manco non peserà sulle spalle di nessuno se non sulle mie, sempre con la speranza che a giugno io sia già riuscito a smaltire la tonnellata di giacenza di cui sopra. A ben pensarci però più che uno scoglio o un'isoletta minuscola sarebbe più corretto parlare di iceberg: infatti se la punta dell'iceberg è l'aspetto positivo, sott'acqua ci sono altri aspetti negativi. Contanto che tutta la posta che rimane ferma peserà sulle mie spalle, come farò a prendermi tre giorni di ferie per il matrimonio di un amico e addirittura una settimana per poter andare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid? Ovviamente non mi fascio la testa prima di romperla, ma il dubbio mi è venuto! Bè, sono giunto alla conclusione. Regola vorrebbe che dovrei chiedervi scusa per lo sfogo e poi dovrei dirvi che, dopo essermi sfogato, mi sento meglio: le scuse ovviamente ve le porgo, ci mancherebbe, ma non vi dico che mi sento un poco meglio perchè sarebbe una mezza verità . E' vero, non sono triste come quando sono entrato in casa (roba che avevo un groppo alla gola allucinante) ma non sono neanche sereno al 100%. Paradossalmente però non vedo l'ora che arrivi domattina per poter tornare in ufficio A) per parlare con Daniela o Andrea per far capire loro che tutta quella roba che c'è sul giro non riesco a portarla fuori e B) verificare se domani sarà uguale o leggermente meglio! Il tutto, badate bene, con il pensiero a venerdì, quando posso tornare a Roma per il weekend! Ora la pianto sul serio, altrimenti rischio di istigare un suicidio di massa!
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03-05-2011, 20:16,
Messaggio: #2033
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RE: Diario di bordo
Ale, è normale che i primi giorni tu non conosca nessuno! Sono certo che in un paio di giorni conoscerai nuove persone e inizierai a farti amici
marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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03-05-2011, 20:36,
Messaggio: #2034
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RE: Diario di bordo
Non ti scoraggiare, come in ogni cosa , l' inizio è sempre più difficile...datti un pò di tempo , è ancora troppo presto per giudicare , vedrai che dopo esserti ambientato le cose ti appariranno sotto un' altra luce...
Facci sapere When the tie no longer binds
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03-05-2011, 21:04,
Messaggio: #2035
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RE: Diario di bordo
Capitano, io stacco regolarmente alle 17.30 e impiego un'ora per rientrare alla Tana; in questi giorni sto facendo la chiusura alle 18.30 perchè manca una collega. Non ho tempo per leggere, postare, scrivere, vedere un film, ma so che è un periodo - e te ne accorgerai anche tu: quando si inizia sembra tutto più faticoso e difficile di quanto in realtà non sia.
Questi sei mesi arriveranno alla fine in un batter di ciglia: mi è capitato più di una volta. Molto sta nel prender la mano con la città , con le distrazioni che offre, con la gente che conoscerai; certo la solitudine è una brutta bestia, non voglio negarlo, ma gli amici ci sono, e scoprirai il piacere di tornare a casa e venir trattato come una star. Spoiler [leggi] Per me non ha prezzo. ma io ho delle discrete tendenze asociali; tu cerca di valutare cosa ti può sembrar meglio. in ogni caso vedrai: fra un mese ti stupirai di aver avuto pensieri così neri. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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03-05-2011, 21:24,
Messaggio: #2036
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RE: Diario di bordo
(03-05-2011, 21:04)Tintaglia Ha scritto: io non avrei tollerato di tornare a casa e trovare qualcuno che non fosse Mercor o non invitato da me quando ero a Cagliari: adoro il poter fare quello che voglio quando voglio senza nessuno che possa dir nulla. Anch'io, anch'io! *__* Quando trascorro i mesi estivi in campagna e posso isolarmi nella stanza all'ultimo piano, senza radio né tv e internet solo mezza giornata, sto divinamente: purché non manchino i gatti, io sarei capace di stare settimane in solitudine e silenzio ed esserne felicissima. ^^ Coraggio, Ale: troppi cambiamenti tutti in una volta sono duri da affrontare, ma col tempo passa tutto. Occhi-di-notte Ha scritto: |
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03-05-2011, 21:59,
Messaggio: #2037
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RE: Diario di bordo
(03-05-2011, 19:57)Wintrow Ha scritto: La cosa ancora più brutta è stata il ritorno a casa: lo so che arriverà il riprovero di Yle perchè quello che sto per dire è una cosa che ho ripetuto tante volte, ma dopo una giornata così tornare in una casa vuota e silenziosa come una tomba non è per niente bello. Ale, io non ti rimprovero, mi preoccupo per te, il che è diverso. Potrei dirti che tutto si risolverà non appena verrò a vivere lì dopo il matrimonio () ma intanto pensiamo a delle soluzioni temporanee. Se c'è qualcosa che non manca mai ovunque si vada in Italia (purtroppo per quelli come me e per fortuna di quelli come te) è una parrocchia. Va bene, tornando a Roma per il week-end non puoi andare alla messa domenicale lì ma puoi certamente andare a informarti sull'esistenza di chenesò, non me ne intendo, azione cattolica, coro parrocchiale, volontariato quellocheè! Se non sai che fare la sera potresti (non lo so, non conoscendo la tua situazione economica) iscriverti in una palestra, magari una di quelle piccole che sono più economiche ma anche più utili a conoscere gente. Potresti cercare anche altre associazioni di volontariato non necessariamente legate alla chiesa o anche la Croce Rossa (lì non so perché serve il corso). Insomma, qualcosa si trova sempre! Forza e coraggio, ché le cose possono solo migliorare Un Lagnister paga sempre i propri debiti. (24-06-2013, 20:33)Chance Ha scritto: Tu. sei. un. mostro. (26-12-2014, 13:52)Umbra Ha scritto:(26-12-2014, 13:14)Adelasia Ha scritto: Non sono la persona più brava del mondo a esprimere sentimenti... |
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03-05-2011, 22:05,
Messaggio: #2038
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RE: Diario di bordo
(03-05-2011, 21:04)Tintaglia Ha scritto: Per la casa siamo ai due opposti: io non avrei tollerato di tornare a casa e trovare qualcuno che non fosse Mercor o non invitato da me quando ero a Cagliari: adoro il poter fare quello che voglio quando voglio senza nessuno che possa dir nulla. Anche io se fossi sposato desidererei trovare a casa mia moglie e soltanto lei: vedi anche io adoro poter fare quello che voglio quando voglio, ma dall'altra parte della bilancia c'è questa solitudine a cui non sono abituato! Il fatto è che, al momento, non so quanto sia fattibile (in termini monetari, di tempo, eccetera eccetera) provare a spostarmi da questa casa in una con altre persone! Comunque, ragazzi, vi ringrazio per le belle parole!
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04-05-2011, 09:53,
Messaggio: #2039
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RE: Diario di bordo
Ale, hai fatto un cambiamento importante, è normale che tu sia in difficoltà . A partire dalla gran mole di lavoro da svolgere, ma vedrai che pian piano riuscirai a smaltire gli arretrati e ad organizzarti per il meglio. Devi ambientarti, devi imparare le strade...ci vuole tempo ovviamente e quindi pazienza.
Quanto alla solitudine in casa, io penso che ti ci abituerai un poco alla volta. Aspetta prima di prendere la decisione di andare a vivere con altre persone: la convivenza può essere molto più problematica che una vita in solitudine, dove invece sei certo di avere sempre a disposizione il tuo rifugio personale. Pian piano inizierai a conoscere gente, a frequentare posti nuovi e a costruirti la vita, a crearti nuovi amici con cui andare a mangiare una pizza, scoprirai nuovi hobby e via dicendo. Ma ci vuole tempo, pazienza e ottimismo Piuttosto che crogiolarti a rivedere gli aspetti negativi, concentrati su quelli positivi. Sii curioso di scoprire cose nuove e i nuovi aspetti di questa vita. Stai sereno e vedrai che ogni cosa andrà a posto PS: hey, ma lo sai quanta compagnia fa un gattino o un cagnolino? |
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04-05-2011, 10:48,
Messaggio: #2040
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RE: Diario di bordo
Ale è un grande cambiamento e penso sia normale trovarsi spaesati!
Devi darti soprattutto tempo, per conoscere la città , per conoscere gente e per magari apprezzare anche la pace della tua casina solitaria, come dice Ambra la convivenza con persone che non si conoscono potrebbe anche rivelarsi più difficile! Non essere affrettato! ...se hai la mania di partire...sappi che nel porto c'è una nave che ti aspetta.
non preoccuparti per la valigia. non chiedere il prezzo del biglietto. non chiedere la destinazione. l'importante è partire. |
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