Diario di bordo
Note dall'equipaggio
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05-05-2011, 21:02,
Messaggio: #2051
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RE: Diario di bordo
Non posso che concordare con Ambra: sono passati solo tre giorni, è ancora presto per trarre conclusioni, Ale. Datti almeno il tempo per ambientarti.
---- Non esistono armi pericolose, solo uomini pericolosi ----
Robert A. Heinlein - Fanteria dello Spazio |
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06-05-2011, 09:45,
Messaggio: #2052
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RE: Diario di bordo
Ale mi aggrego agli altri membri della ciurma nel dirti di portare pazienza ci vuole solo un pò di tempo .
Non so se te l'ho mai detto ma dopo i primi tre mesi di Università volevo mollare tutto perchè nonostante l'ambiente mi piacesse mi sentivo persa tra quei corridoi così grandi e le aule in cui non conoscevo nessuno, i miei mi hanno fatto ragionare e capire che si trattava di una decisione affrettata presa in un momento di scoraggiamento ed infatti nel giro di qualche settimana le cose sono cambiete e l' Uni è diventata una delle più belle esperienze che abbia mai vissuto. Sono d'accordo con Ambra, non scnedere a Roma tutti i fine settimana , non farebbe altro che peggiorare la nostalgia che provi quando stai a Reggio. Gli amici sono una cosa bellissima ed indispensabile, ma ci sono dei momenti in cui bisogna trovare la forza di "staccarsi " per concentrarsi su sè stessi e vivere al meglio delle nuove esperienze. Ti faccio un esempio banale. Mi trovo benissimo nella mia scuola di musica, ma sto lavorfando come una matta perchè l'anno prossimo voglio entrare in un altra più bella e prestigiosa, dove probabilmente mi toccherà ricominciare tutto da capo, mi mancheranno il mio maestro che conosco da cinque anni ed un ambiente in cui ormai sono di casa? Ci puoi scommetterre, ma non fare questa cosa significherebbe rinunciare ad una bellissima opportunità per la mia carriera di musicista e lo stesso penso valga per te. Stringi i denti sono sicura che ne varrà la pena Fortuna nell'ombra Ser |
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06-05-2011, 10:16,
Messaggio: #2053
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RE: Diario di bordo
Ale al costo di essere ripetitiva, non credo, come tutti gli altri che scendere a Roma tutti i fine settimana sia una buona soluzione!
I soldi sono tuoi e sei libero di spenderli come meglio credi, ma sei lì da talmente poco che è ovvio che pensi a casa tua con una nostalgia incredibile, ma non so se stare 2 giorni a Roma possa renderti più sopportabile stare 5 giorni a Reggio, oppure farti aumentare la malinconia! Devi darti tempo per accettare tutti questi cambiamenti! I cambi nella vita non sono mai facili, sia che uno si sposti di 10, 100 o 1000 km! Prendere una decisione per 6 mesi sull'esperienza di 3 giorni mi sembra un po' affrettato; prendere una decisione affrettata non va bene, mai, in nessun caso! D'altro canto potrebbe anche succedere che tu decidi di andare giù tutti i fine settimana e poi inizi ad avere una tua vita a Reggio e scendi molto meno! ...se hai la mania di partire...sappi che nel porto c'è una nave che ti aspetta.
non preoccuparti per la valigia. non chiedere il prezzo del biglietto. non chiedere la destinazione. l'importante è partire. |
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06-05-2011, 10:39,
Messaggio: #2054
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RE: Diario di bordo
Nulla di male a tornare a casa tutti i weekend quando la distanza lo consente, ma in questo caso sarebbe preferibile affittare un appartamento (o una stanza) a settimana corta: si risparmia sull'alloggio e ci si paga il treno. ^^
Occhi-di-notte Ha scritto: |
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06-05-2011, 10:39,
Messaggio: #2055
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RE: Diario di bordo
(05-05-2011, 17:38)Ambra Ha scritto: Ho deciso che vado a fare la postina. Idem Ale, è normale sentire la nostalgia di casa: io vedo i miei due volte l'anno (a Natale e in estate) e ci sono alcuni momenti in cui mi mancano davvero tanto. Ma poi sono così presa dalle cose che devo fare durante la giornata che tutto passa. Ascolta la musica, leggi, vai al cinema... insomma cerca di distrarti in ogni modo possibile e questi mesi passeranno in un batter d'occhio |
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06-05-2011, 14:37,
Messaggio: #2056
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RE: Diario di bordo
Stamattina ho scartato 64 romanzi in biblioteca a Sanremo.
Un'altra ventina li ho proposti per il sacrificio ma mi è stato rifiutato dalla capobibliotecaria, nonostante i miei tentatici di convincerla al massacro. Mi sento molto genocidiaria. Ma sbattere fuori la Meyer non ha prezzo. One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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06-05-2011, 15:41,
Messaggio: #2057
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RE: Diario di bordo
(06-05-2011, 14:37)Tintaglia Ha scritto: Ma sbattere fuori la Meyer non ha prezzo. Wow! Quale libro? Occhi-di-notte Ha scritto: |
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06-05-2011, 16:14,
Messaggio: #2058
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RE: Diario di bordo
(06-05-2011, 15:41)The Fool Ha scritto:(06-05-2011, 14:37)Tintaglia Ha scritto: Ma sbattere fuori la Meyer non ha prezzo. L'ospite. di cui ignoravo l'esistenza, peraltro. Eliminato a furor di bibliotecarie: tre voti su tre. poi... Grisham, Manfredi, King, qualcosa di Follett Cornwell, e altri meno noti. tre doppio ni di premi Nobel che non ho mai sentito nominare in vita mia. e nemmeno la capobibliotecaria. Quattro deliziosi libriccini che hanno trovato una casa amorevole (la mia ); una busta che è fuggita con la capobiliotecaria. ma noto che dopo una settimana l'unico libri di Margaret Atwood (scrittrice eccezionale, IMHO) era ancora nel cestone per gli utOnti... One does not need the size of a dragon to have the soul of a dragon. Robin Hobb |
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07-05-2011, 10:15,
Messaggio: #2059
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RE: Diario di bordo
(05-05-2011, 20:41)Ambra Ha scritto: Ti ripeto ancora, datti tempo. Scendi a Roma ogni volta che vuoi, magari scendici più spesso in questo primo periodo che certamente è il più difficile. Ma lascia aperte tutte le altre porte e cerca di trarre da Reggio tutto il meglio che puoi Io non dico che chiudo le porte: voglio dire, se un collega dovesse dirmi "stasera andiamo a mangiare una pizza", io ci vado tranquillamente, mica gli dico di no. Il problema è che poi a parte quelle due-tre ore che passo in compagnia, il resto del tempo lo devo per forza trascorrere da solo. Ad esempio: supponiamo che io avessi accettato la proposta del mio collega di andare con lui ed altri, ieri sera, a vedere la partita di basket. E' vero, venerdì sera sarei uscito, poi al ritorno a casa sarei stato un pò al pc e poi a letto. Ma poi che cosa avrei potuto fare tutto il sabato e tutta la domenica? Prima di partire già pensavo "faccio questo, faccio una passeggiata in libreria, vado al cinema, faccio quest'altro"... solo che poi la realtà è diversa da quello che pensavo. La realtà è che la mia vita e tutto il resto è qui a Roma: per come la vedo io, la mia presenza a Reggio è solo un modo per non perdere l'occasione del contratto a tempo indeterminato. Voi lavorate dal mattino al pomeriggio e poi tornate a casa, il mio giorno lavorativo invece comincia il lunedì alle 7:30, si conclude il venerdì alle 15 e poi torno a casa. Io questi sei mesi (così come i sei mesi del 2012) li interpreto così. Ci sono tante persone che al venerdì non possono tornare a casa perchè troppo distanti (tipo il siciliano che ha lavorato prima di me) e visto che invece io posso farlo allora vorrei approfittare il più possibile di questa cosa. Inoltre sopra ho parlato di "tutti i weekend", ma non è detto che qualcuno lo passo su: in quale caso, però, avviene questa eventualità ? Potrebbe succedere che rimango su nel caso in cui fosse un evento particolare a cui mi dispiacerebbe mancare, ad esempio se ci organizzassimo per un raduno (al di là della YavinCon) allora sarebbe un valido motivo per restare. Adesso mi è venuto in mente solo questo esempio, ma chissà cosa mi riserva il futuro. (06-05-2011, 10:16)Campanellino Ha scritto: ...ma non so se stare 2 giorni a Roma possa renderti più sopportabile stare 5 giorni a Reggio, oppure farti aumentare la malinconia! Io penso che i due giorni a Roma rendano più sopportabili i 5 giorni a Reggio: voglio dire, io domani sera parto e torno su. Poi ci sono lunedì e martedi, mercoledì già posso pensare "figo, dopo domani torno a Roma!" e giovedì faccio il biglietto. E' un battito di ciglia! (06-05-2011, 10:39)Althea Ha scritto: ...io vedo i miei due volte l'anno (a Natale e in estate) e ci sono alcuni momenti in cui mi mancano davvero tanto. Quel che dici è vero, non lo nego, ma la tua situazione è diversa dalla mia perchè quando torni a casa c'è Barbara, spesso esci con lei e fai tante cose insieme a lei. Io a Reggio non ho nessuno: è questa la differenza tra le nostre situazioni. E comunque mi manca proprio Roma e casa in generale, non sono solo i miei oppure solo il cane oppure solo i miei amici.
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08-05-2011, 11:27,
Messaggio: #2060
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RE: Diario di bordo
Ale il tuo disagio credimi è capibilissimo, ma cerca di vedere questa cosa come una specie di "Sfida con te stesso" un modo per superare un pò i tuoi limiti , ti faccio un esempio banale : Per me girare per Milano con i miei problemi di vista tra i nomi delle vie appese al soffitto e gli orari dei tram scritti in gnomico non è uno scherzo, una volta per arrivare in Consrvatorio mi sono completamente persa, ero sola in una parte della città chre non conoscevo assolutamente, senza la più pallida idea di come tornare indietro, senza abbastanza soldi per prendere un taxi,ero terrorizzata ed il mio primo pensiero è stato quello di attaccarmi al cellulare e implorare mia cugina che lavora a Milano di venire a recuperarmi.
Ma poi mi sono detta che in fondo non sono stupida, non stavo nel deserto dei tartari e se non mi facevo prendere dal panico avrei pouto farcela da sola e così è stato, ho camminato, chiesto informazioni a trecento perfetti estranei che mi hanno mandato in un sacco di direzioni diverse, ci ho messo quasi due ore, ma alla fine sono riuscita a tornare alla base sana e salva e senza fare affidamento sulla mia famiglia , è stata una delle più grosse soddisfazioni della mia vita e se mi capitasse ancora rifarei tutto da capo. Anche se si vivono delle situazioni bruttissime ci sono dei momenti in cui è giusto e necessario contare solo su sè stessi, io lo vedo come un modo per migliorarsi, per crescere. Sai poi che in qualsiasi momento vuoi chiamare per conforto o compagnia io sono a tua completa disposizione, ma penso davvero che dovresti provare a vedere tutta questa cosa in un ottica diversa . Fortuna nell'ombra Ser |
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