Jonathan Stroud

Io ho ADORATO il finale di Bartimeus. Credo che sia il finale di serie migliore in assoluto.

Certo,

TRILOGIA BARTIMEUS [leggi]

piango ogni volta come una prefica di professione e la prima lettura mi ha quasi ucciso,

ma credo rasenti la perfezione.


Detto ciò, non voglio assolutamente un finale di quel tipo per Lockwood




marco

(04-09-2017, 10:53)Umbra Ha scritto:  Io ho ADORATO il finale di Bartimeus. Credo che sia il finale di serie migliore in assoluto.

Perchè non sono affatto sorpreso?

(09-09-2017, 18:39)Dandelion Ha scritto:  

(04-09-2017, 10:53)Umbra Ha scritto:  Io ho ADORATO il finale di Bartimeus. Credo che sia il finale di serie migliore in assoluto.

Perchè non sono affatto sorpreso?

Argomenta il tuo disappunto sul finale, su.
Amo dare corda a chi voglio fare impiccare


marco

(09-09-2017, 19:15)Umbra Ha scritto:  

(09-09-2017, 18:39)Dandelion Ha scritto:  

(04-09-2017, 10:53)Umbra Ha scritto:  Io ho ADORATO il finale di Bartimeus. Credo che sia il finale di serie migliore in assoluto.

Perchè non sono affatto sorpreso?

Argomenta il tuo disappunto sul finale, su.
Amo dare corda a chi voglio fare impiccare


marco

Questa è istigazione al suicidio.

ti ricordo che hai già inneggiato al mio abbattimento
per non dire dell'affettuoso aggettivo -masochista- che mi hai benignamente concesso

Comunque non intendo argomentare, grazie.
Non ritengo ce ne sia bisogno. Solo un cuore avvizzito come il tuo poteva apprezzare un finale simile

(13-09-2017, 23:21)Dandelion Ha scritto:  

(09-09-2017, 19:15)Umbra Ha scritto:  

(09-09-2017, 18:39)Dandelion Ha scritto:  

(04-09-2017, 10:53)Umbra Ha scritto:  Io ho ADORATO il finale di Bartimeus. Credo che sia il finale di serie migliore in assoluto.

Perchè non sono affatto sorpreso?

Argomenta il tuo disappunto sul finale, su.
Amo dare corda a chi voglio fare impiccare


marco

Questa è istigazione al suicidio.

ti ricordo che hai già inneggiato al mio abbattimento
per non dire dell'affettuoso aggettivo -masochista- che mi hai benignamente concesso

Comunque non intendo argomentare, grazie.
Non ritengo ce ne sia bisogno. Solo un cuore avvizzito come il tuo poteva apprezzare un finale simile

Grazie per il 'cuore avvizzito'. Ho un debole per i complimenti

Comunque...

Saltabile premessa OT per Dandelion [leggi]

- considerato l'art. 580 del codice penale (istigazione o aiuto al suicidio);

- atteso che la condotta in citazione non integra la fattispecie di reato;

- preso atto che l'aggettivo 'masochista' non è effettivamente il più idoneo a definire chi rilegge Gaiman in quanto una nuova parafilia potrebbe essere più adeguata;

- ritenuto indispensabile brevettare la nuova parafilia di 'coprobiblia' in riferimento al punto precedente, riservandosi di utlizzare il termine a fini eventualmente commerciali;

- accertato il rifiuto di Dandelion a confrontarsi sul finale della trilogia di Bartimeus

...spiego io il motivo per cui ho adorato il finale della Trilogia di Bartimeus (brevemente, perché l'ultimo Lockwood mi attende):

Trilogia Bartimeus [leggi]

Nel corso della Trilogia Nathan diventa simpatico quanto la scoperta di un'infezione di sifilide al rientro dal viaggio di nozze. In questo, Stroud è bravissimo: se nel primo romanzo ci si poteva identificare con Nathan, nel secondo egli rappresenta tutto quello che di marcio vi è nella società dei maghi.

Ora, Stroud voleva un finale che redimesse Nathan, e francamente, ci stava. Lo ha creato decidendo di infrangere il più grande tabù della società dei maghi: non fidarsi dei demoni. Un tabù, peraltro, giustificato più volte dallo stesso Bartimeus nella trilogia. Con l'unica eccezione di Salomone, cui Nathan finisce per sovrapporsi nel cuore (più o meno) del demone.

Nathan poteva salvarsi oltre la sua redenzione? Io non credo. Era troppo compromesso, il suo mondo affettivo troppo devastato. Il mondo dei maghi come o conoscevamo poteva salvarsi? Di nuovo, non credo, troppo compromesso, troppo devastato. Allora Stroud decide di sacrificare Nathan, salvando al contempo Bartimeus: leggendo il passaggio in cui Nathan comunica a Bartimeus che lo sta liberando, io stesso, lettore, per un secondo non ho capito: semplicemente, Nathan non ha la forza di comunicare i propri sentimenti a Bartimeus, e usa l'ironia. Come chiosa giustamente l'autore, per fortuna che al momento i due sono una sola mente e non c'è bisogno di parlare per trasmettere messaggi.

Ora, scusatemi, solo a ricordare questa scena, mi sono commosso. Credo che Stroud sia riuscito a compiere il rapporto Bartimeus / Nathan iniziato a delinearsi tre libri prima, al contempo redimendo il ragazzo senza metterli in bocca parole melodrammatiche. Nemmeno Bartimeus ha il tempo di commentare. Ma le cose più importanti i due riescono a comunicarsele, e non sono per il lettore.

Certo, rimane il dolore per la morte di Nathan, per l'impossibilità di un incontro d'amore con Lucy. Manca un lieto fine. Ma a me sta bene così: la redenzione di Nathan è per me più importante.

marco

Mi deprime sempre essere d'accordo con l'Assassino.

Ma quando ci vuole ci vuole. 
Ed il finale della trilogia è praticamente perfetto così com'è. Francamente non avrei sopportato un finale da "E vissero per sempre tutti felici e contenti" da fiaba Disney.

In attesa di recensire il finale di Lockwood - che mi ha deluso un po' - segnalo che la serie avrà una trasposizione televisiva: http://deadline.com/2017/09/lockwood-co-...202172862/



marco

Uff. Stroud sarà presente a due eventi per bambini (9+) aperti al pubblico nei prossimi giorni, in cittadine a circa tre ore da Londra. Partecipare agli eventi costa pochissimo, ma viene un occhio della testa raggiungere quei posti e dovrò rinunciare

Riguardo il finale di Bartimeus:
non c'è stato alcun rifiuto al confronto da parte mia, solo un'astensione calcolata onde evitare uno sterile ripetersi sull'argomento "lieto fine" già avvenuto altrove.
Ciò premesso, spiego perchè non ho neanche lontanamente apprezzato il finale di B

TRILOGIA BARTIMEUS [leggi]

Posso sopporatare i finali agrodolci ma, senza vergogna alcuna, ammetto di gradire addirittura quelli stucchevoli. Atteggiamento molto poco alla moda, che riflette ahimè il mio modo di "sentire" e quindi di relazionarmi con il testo.
Assassino, la tua analisi del finale è corretta, non ho nulla da obiettare, la differenza sta in questo: a te basta la redenzione di Nathan a me no.
Secondo la tua puntuale osservazione Nathan era troppo compromesso per essere in qualche modo salvato, ma un autore può ciò che vuole, se ha la volontà e l'ingegno per farlo. Dove la parola chiave è ingegno. Perchè io desidero la salvezza di Nathaniel ma non certamente attraverso un indegno sotterfugio, bensì attraverso un colpo di genio, di quelli che, quando hai smesso oramai anche solo di desiderare di sperare, trasformano pezzi di legno in draghi!

Leggendo Misery (scusate il brevissimo OT)
ho capito una cosa di me stesso: io sono Annie Wilkes. Non posso perdonare la morte dei miei eroi, ma allo stesso modo non posso consentire che vengano salvati senza una ragione accettabile. E qui entrano in gioco volontà e genio; Stroud avrebbe potuto sicuramente salvare Nathan perchè di certo è un genio, non ha voluto...Ha se io fossi effettivamente come Annie...

Come se la morte di Nath non fosse uno sprone sufficiente alla mia delusione, resta da considerare il destino di Lucy.
Non intendo considerare la possibilità mancata di un finale romantico, quello poteva anche rimanere nell'aria, un'eventualità aperta. Ma non trovo scuse per le condizioni miserevoli e disperate in cui viene lasciata Lucy.
Cosa aveva lei da espiare? Davvero trovo la scelta di Stroud assai deprecabile.

Un finale così proprio non riesco a farmelo piacere, è troppo lontano dal mio esprit de finesse.
Io ammetto la mia imperdonabile debolezza per i finali magari non del tutto lieti, ma che lasciano sperare...mi bastava un finale che, pur straziandomi l'anima, lasciasse aperto uno spiraglio di speranza.
Con questo non voglio dire che chi apprezza un finale di tipo tragico sia in possesso di un cuore a paragone del quale il deserto del sale è un tappeto di margherite,
sto solo dicendo che non volevo per forza un finale stucchevole, ma che me ne sarebbe bastato uno meno amaro

BREVE EPILOGO (saltabile) PER L'ASSASSINO [leggi]

Tenuto conto che l'accusa di coprobiblia è stata emessa senza conoscenza di causa, appurato che ars sine scientia nihil est , l'accusa viene rigettata unitamente ad ogni considerazione in senso vilesco delle opere di Gaiman.