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Mi interrompo per ripulire la penna. Su questa carta scadente la mia calligrafia è solo graffi o macchie. Ma non userò pergamena di buona qualità; non ancora. Non sono sicuro che parole simili vadano scritte. Mi domando: perché mettere tutto questo su carta? Forse che questo sapere non sarà trasmesso di bocca in bocca a coloro che ne sono degni? Forse. Ma forse no. Il sapere che oggi diamo per scontato potrebbe essere un giorno fonte di meraviglia e mistero per i nostri discendenti.
L’assassino di corte - prologo
Descrizione
Royal Assassin, secondo romanzo dei Lungavista, fu pubblicato nel Regno Unito il 21 marzo 1996 dalla HarperCollins; si guadagnò la candidatura al British Fantasy Society Award e al premio Locus, rispettivamente nel ’96 e nel ’97. Fu proprio questo libro a ispirare alla band olandese dei Within Temptation la canzone Hand of Sorrow (The Heart of Everything, 2007), dedicata alla storia di FitzChevalier. L’edizione Fanucci è del marzo 2004, con il titolo “L’assassino di corte”.

In questo secondo capitolo, troviamo Fitz fortemente provato, sia nel corpo che nello spirito, dai fatti narrati nel volume precedente. Sullo sfondo della Guerra delle Navi Rosse, che infuria tanto violenta da costringere il Re-in-attesa Veritas a partire in cerca di un miracolo, apprendiamo delle nuove trame contro la corona dei Sei Ducati e contro Fitz, del suo amore avventato per una ragazza del popolo e del fatidico incontro con Occhi-di-notte, destinato a lasciare un segno indelebile nella sua vita...
Riassunto completo
Gli eventi che portano alla conclusione del volume precedente lasciano Fitz molto debole e obbligato a passare un lungo periodo di convalescenza nel Regno delle Montagne, in compagnia di Burrich e Mani, uno degli stallieri, prima di poter far ritorno a Castelcervo. Dopo il tentativo di Regal di assassinare il principe Veritas e Fitz, il nostro riluttante eroe brama la vendetta. Durante il viaggio di ritorno a Castelcervo, Fitz ha un sogno d’Arte dove vede Molly, sua amica d’infanzia, essere vittima di un assalto dei Pirati delle Navi Rosse; la visione viene però interrotta dalla caduta di una trave infuocata, lasciando Fitz all’oscuro della sorte della ragazza.

Una volta tornato a Castelcervo il nostro eroe libera un cucciolo di lupo da una gabbia al mercato e subito si lega a lui tramite lo Spirito raggiungendo un’unione e una condivisione di pensieri mai provate prima: «Noi siamo un branco,» gli dice Occhi-di-Notte. Al castello, Fitz scopre che Molly è sana e salva ed è diventata la cameriera personale di dama Pazienza; i due giovani nel corso del libro vivranno una storia d’amore tormentata dalla segretezza, che devono mantenere, e dal poco tempo che Fitz può dedicare alla propria vita. Il nostro assassino si ritrova a dover fare da consigliere alla regina-in-attesa Kettricken e ad aiutarla a familiarizzare con le usanze di Castelcervo, così diverse da quelle di Jhaampe, e fa sovente visita al re-in-attesa che sempre più spesso si confida con lui.

Il principe Veritas, intanto, continua la sua estenuante lotta contro le Navi Rosse e chiede a Fitz, anche grazie al legame d’Arte che condividono, d’investigare sulla presenza di Forgiati nelle vicinanze di Castelcervo. Durante una di queste spedizioni si trova a dover affrontare un gruppo di Forgiati che hanno rapito una bambina; colto dalla frenesia della battaglia abbandona il legame d’Arte con Veritas e, messo alle strette da un Forgiato, si trova a combattere usando anche i denti. Poco dopo la fine dello scontro, in cui è stato aiutato da Occhi-di-Notte, sente arrivare un drappello di uomini comandato dal re-in-attesa in persona, seguito da Burrich e dalla madre disperata della bimba, morta subito prima dello scontro. Quella stessa sera Veritas chiede a Burrich di insegnare a Fitz l’uso dell’ascia in modo tale che Fitz si abitui a combattere tenendolo con sé tramite l’Arte; nel corso del colloquio risulta evidente anche che Veritas si è accorto dell’uso dello Spirito da parte di Fitz. Successivamente, il principe chiederà all’assassino di corte d’imbarcarsi sulla “Rurisk”, una delle navi della nuova flotta che Veritas ha fatto costruire, per muovere guerra contro i pirati.

Durante tutto il romanzo si assiste a un progressivo avvicinamento tra il Matto e Fitz. Nei loro brevi incontri, il Matto fa delle rivelazioni su di sé dicendo di essere nato in un paese lontano, fuori da ogni carta geografica, e di essere giunto a Castelcervo per sventare una profezia. E la chiave di volta, al centro di ogni crocevia di possibilità trova sempre Fitz, il Catalizzatore del cambiamento. Il piccolo giullare del Re suggerisce poi al ragazzo di cercare notizie sul leggendario popolo degli Antichi (Elderlings) e su altri adepti dell’Arte, che sembravano tutti stranamente spariti o morti. Grazie ai suoi ammonimenti il Bastardo scopre che re Sagace è stato ridotto all’impotenza dal principe Regal, il quale ne aveva affidato le cure a un proprio uomo.

Verso la fine gli eventi precipitano: Veritas parte alla ricerca degli Antichi e, durante la sua assenza, Regal fa di tutto per rovinare i Sei Ducati, vendendo proprietà e spostando progressivamente i suoi beni verso Guado dei Mercanti, con l’intenzione di abbandonare Castelcervo alla mercé dei Pirati delle Navi Rosse. Il re-in-attesa viene dato per morto, ma Fitz tramite l’Arte sa che non è vero, lo riferisce a Sagace e organizza un piano per portare lui e la regina-in-attesa al sicuro fuori da Castelcervo. Ma al momento della fuga il re decide di restare a morire nel suo letto e chiede a Fitz di aiutarlo a raggiungere Veritas per dirgli addio: in un breve scambio tramite l’Arte dice a Fitz che a suo modo l’ha sempre amato e si scusa con lui per quello in cui l’ha trasformato, esortandolo ad andarsene e a costruirsi una vita altrove. Re Sagace non riesce a contattare Veritas perché le sue energie si esauriscono prima; in quel momento, tramite il legame d’Arte che stava condividendo con il sovrano, l’assassino di corte si accorge di ciò che in realtà stava accadendo da tempo: la confraternita di Galen stava risucchiando le energie a Sagace, lentamente e inesorabilmente, portandolo così alla morte. Fitz, affidati Kettricken e il Matto a Umbra e a Burrich, uccide i traditori e viene arrestato per il loro assassinio. Viene quindi condannato a morte come possessore dello Spirito. Dopo essere stato torturato dagli uomini di Regal, per salvarsi la vita abbandona il suo corpo congiungendosi con Occhi-di-notte. Saranno poi Burrich e Umbra a riportarlo indietro e ad aiutarlo a riappropriarsi della propria umanità.

Giovanni “Cloudly” Cossetto
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